Spopolano le uova alla Jova, sia salate che dolci: ecco come si preparano

Le uova alla Jova conquistano tutti: scopriamo come si preparano, sia nella versione salata che dolce.

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Jovanotti è sulla bocca di tutti, ma questa volta non c’entra niente la sua musica. Il cantante, probabilmente in modo del tutto inconsapevole, ha lanciato sui social una tendenza food che ha avuto lo stesso successo dei suoi concerti. Stiamo parlando delle ormai famosissime uova alla Jova, create dalla chef personale dell’artista Maria Vittoria Griffoni. La ricetta, a essere onesti, non è stata inventata di sana pianta dalla cuoca. Tutt’al più possiamo etichettarla come una sua personale rivisitazione di una preparazione che affonda le radici nel 1600.

Uova alla Jova: cosa sono e come si fanno

Impossibile non conoscere le uova alla Jova. Ammesso che non frequentiate il mondo virtuale, cosa assai improbabile al giorno d’oggi, vi sarà di certo capitato di imbattervi nelle "ova" in uno dei tanti programmi televisivi che si occupano di food. Perfino lo chef Daniele Persegani le ha preparate in diretta nel cooking show È sempre mezzogiorno, in onda dal lunedì al venerdì su Rai 1 con la conduzione di Antonella Clerici. Siamo pronti a scommettere che Jovanotti non immaginava che, mostrando la sua colazione sui social, ottenesse un successo del genere. Ma facciamo un passo indietro.

Lorenzo Cherubini – questo il nome all’anagrafe dell’artista – condivide quotidianamente con i fan alcuni del momenti più importanti della sua giornata. Recentemente, in uno dei filmati postati su TikTok, ha confidato ai follower di amare alla follia le "ova alla Jova", pietanza che la sua chef personale Maria Vittoria Griffoni gli prepara per una colazione super proteica. Il cantante non ha fatto altro che mostrare la prelibatezza, addentarla e decantarne il gusto. Nulla di più, eppure la ricetta ha mandato in visibilio il mondo dei social.

Ma cosa sono le uova alla Jova? La chef Griffoni, che si occupa della sua alimentazione dal 2015, le ha ideate per lui nel lontano 2018. "Gliele ho fatte una volta ed è impazzito, gli piaceva la consistenza. Si tratta di uova nuvola dove gli albumi vengono montati. Ora ne faccio anche varianti, per dare un po’di sapore", ha raccontato la cuoca nel corso di un’intervista al Gambero Rosso. Niente di così particolare, quindi, ma una pietanza dall’estetica accattivante, perfetta per il mondo dei social.

Eppure, a fare la fortuna della ricetta non è stato solo l’aspetto, ma anche il gusto, la facilità della preparazione e i pochi, pochissimi ingredienti. Per realizzare le ova di Cherubini non bisogna fare altro che separare i tuorli dagli albumi, sbattendo i rossi con una forchetta (spezie a piacere ma non obbligatorie) e montando a neve i bianchi con una frusta. Poi, sulla carta forno adagiata su una teglia si dà una spennellata di tuorli e vi si adagia sopra una cucchiata di ‘spuma’ di albumi. Infine, basta cuocere in forno ventilato a 175° per 6/7 minuti, fino a quando le uova non si staccano dalla carta o non si forma una specie di crosticina dorata.

Una ricetta molto semplice, ma che nasconde un piccolo incidente di percorso che è capitato quasi a tutti coloro che si sono cimentati con la preparazione. A svelarlo è stato lo stesso Jovanotti, pubblicando un secondo video in compagnia della sua "cheffa": le nuvolette di uova si sgonfiano appena tirate fuori dal forno. A detta di Griffoni, ciò accade perché gli albumi non sono stati montati correttamente. Come scoprire se l’operazione è stata fatta alla perfezione? Semplice, con il metodo classico: rovesciare la ciotola dove sono stati montati e accertarsi che il composto resti attaccato al fondo. Insomma, dal contenitore non deve cadere neanche una goccia di liquido.

"Sembra un marshmallow al sapore di paradiso", ha esclamato Jovanotti dopo l’ennesimo boccone delle sue ova. È bene sottolineare che il cantante è molto attento alla sua alimentazione e compra soltanto uova biologiche. Al massimo, la sua cuoca aggiunge qualche spezia per cambiare leggermente il gusto della pietanza, raramente il sale o altri condimenti poco salutari.

Chi ha inventato le ova alla Jova

Anche se le uova alla Jova hanno riscosso un successo non indifferente sui social, dobbiamo ammettere che Maria Vittoria Griffoni non ha inventato nulla. La chef non ha fatto altro che rivisitare una ricetta che risale a 400 anni fa. Stiamo parlando delle uova nuvola, di cui si parla per la prima volta all’interno del libro di cucina Le Cuisinier François, pubblicato in Francia nel 1861. La preparazione è quasi identica a quella di Jovanotti, differisce solo per un dettaglio: nella variante classica, i tuorli non vengono sbattuti.

Le uova nuvola, infatti, si preparano separando i tuorli dagli albumi e lasciando intatti i primi e montando a neve i secondi. Poi, si posiziona solo il bianco sulla carta forno e si fa cuocere in forno per 3 minuti a 230°, dopo di che si aggiunge il rosso al centro della montagnola creata e si fa cuocere per altri tre minuti. La preparazione assume così l’aspetto di una specie di vulcano in eruzione.

Anche se la chef di Jovanotti non ha inventato nulla, visto che parliamo di una ricetta datata, dobbiamo comunque riconoscerle di aver ridato vita a una preparazione che gran parte della popolazione aveva chiuso in un cassetto. Non a caso, Griffoni ne ha ideata pure una versione dolce.

Ova alla Jova dolci: un’altra gustosa variante

Sempre tramite i social, Maria Vittoria ha condiviso la preparazione delle ova alla Jova in versione dolce. La ricetta è identica all’altra, cambia soltanto l’ingrediente zuccherino che si aggiunge. "Cannella, vaniglia, gocce di cioccolato. Nell’impasto dell’albume ho messo solo cannella e vaniglia e alla fine gocce di cioccolato fondente. Nel tuorlo che ho messo sopra ho messo un po’ di pappareale e miele, in modo da farlo caramellizzare. Il dolce è dato dal Monfruit, un dolcificante naturale e dal miele", ha spiegato la "cheffa".

Ovviamente, gli ingredienti si possono cambiare in base ai propri gusti. Bisogna soltanto rispettare la preparazione, quindi separare i rossi dai bianchi e aggiungere le sostanze dolci agli albumi facendo attenzione a non smontarli, amalgamando sempre dal basso verso l’alto. Poi, se si desidera una consistenza caramellata sui tuorli è necessario usare una sostanza ad hoc come il miele.

Quanti sono particolarmente golosi possono optare per pezzi di cioccolato al latte o bianco, ma consigliamo di dosare bene eventuali altri condimenti dolci. Potete anche evitarli, magari mettendo un pizzico di vaniglia in più. Una sola accortezza: i pezzi di cioccolata devono essere tagliati piccoli così da non ‘appesantire’ i tuorli.

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