Tisane, infusi e decotti: differenze e tipologie

Scoprite la differenza tra tisane, infusi e decotti. Dagli ingredienti alla preparazione passando per le loro proprietà benefiche.

Dopo i pantagruelici pasti delle feste natalizie, ma in generale nel periodo invernale, tisane, infusi e decotti diventano i protagonisti delle corte giornate e soprattutto delle fredde serate di questa stagione. Tisane, infusi e decotti sono "pozioni" antiche che, grazie a un po’ s’acqua calda (ma non sempre) e a spezie, fiori, radici, erbe aromatiche e ingredienti vegetali hanno la funzione di dare conforto al nostro organismo. Ma non solo! Tisane, decotti e infusi sono spesso considerati anche dei toccasana per ricorrere con metodi naturali ai malanni di stagione ad esempio, ma anche per tenere sotto controllo lo stress e per favorire il sonno. Tutto dipende da cosa contengono le tisane e gli infusi che beviamo. Gli infusi e le tisane in generale servono anche per aiutarci ad assumere più acqua durante la giornata, cosa che non sempre è gradita nella stagione fredda. Sebbene spesso si crede che siano sinonimi, tisane, infusi e decotti hanno delle differenze. Ecco quali!

Tisane, infusi e decotti: differenze

  • Che cos’è una tisana? Si tratta di un infuso o di un decotto preparati con elementi vegetali e si ottiene tramite l’infusione o la bollitura di varie parti di questi ingredienti come ad esempio i fiori, i frutti, le radici, le foglie e i semi. Quindi quando ci si riferisce ad una tisana sarebbe meglio specificare se si tratta di un decotto o di un infuso.
  • Che cos’è un infuso? È una bevanda (che può essere servita sia calda che fredda) che si prepara tramite l’infusione in acqua bollente di elementi vegetali (come erbe e spezie). In questo modo gli aromi e le proprietà medicinali della pianta si trasferiscono al liquido che andrà poi bevuto. Nella preparazione dell’infuso sono solitamente usate le parti più delicate della pianta come i fiori, le foglie e i frutti.
  • Che cos’è un decotto? Anche il decotto è una bevanda che può essere bevuta sia calda che fredda a seconda degli ingredienti utilizzati. A differenza dell’infuso, per preparare un decotto si usano le parti più dure e coriacee della pianta (radici, semi, corteccia) e le stesse si fanno bollire in acqua.

Come si prepara un infuso

Per preparare correttamente un infuso e beneficare così di tutte le proprietà e i benefici delle piante scelte, dovrete selezionare vegetali di qualità. Cercate quindi un’erboristeria affidabile che venda ottime piante secche da infuso. Portate l’acqua ad ebollizione, spegnete il fuoco e immergete i fiori, le foglie o i frutti. Coprite e lasciate in infusione. La copertura è molto importante per evitare che le preziose sostanze volatili si disperdano con il vapore. Il tempo di infusione di ogni erba varia a seconda delle sue proprietà e delle sue caratteristiche. Trascorso il tempo giusto, filtrate e mettete l’infuso in una tazza o in un contenitore che lo mantenga caldo (se si tratta di un tipo di tisana da bere fredda potrete anche farla raffreddare coperta prima di metterla in tazza o in una bottiglia).

Come si prepara un decotto

Abbiamo visto che per preparare un vero decotto servono le parti più dure della pianta: radici, semi e cortecce. Riempite un pentolino di acqua fredda e immergete all’interno gli elementi vegetali scelti. Portate sul fuoco a fiamma bassa e lasciate sobbollire dolcemente. Filtrate poi il decotto e servitelo ben caldo. Quanto tempo deve bollire un decotto? Dipende chiaramente dagli ingredienti utilizzati, ma il lasso di tempo varia solitamente dai 10 ai 30 minuti. In questo tempo i principi attivi delle piante usate vengono rilasciati nell’acqua calda.

Tisane, infusi e decotti: zucchero si o zucchero no?

La risposta è chiaramente zucchero no. Per diversi motivi, primo fra tutti è che lo zucchero va assunto con parsimonia perché in grandi quantità non fa bene al nostro organismo. È quindi importante limitarne il più possibile l’uso che potrete sostituire con il miele se proprio amate i sapori dolci. Altro motivo per cui è meglio non mettere lo zucchero nelle tisane è per evitare di coprire il sapore dei vegetali utilizzati. La natura è dotata di colori magnifici e di sapori altrettanto prodigiosi che meritano di essere provati ed esaltati. Non usare lo zucchero nelle tisane è cosa facile, si tratta solo di (buona) abitudine.

Cosa succede se una tisana sta troppo in infusione?

Avete dimenticato il vostro infuso? Niente paura, quando i vegetali stanno troppo tempo in infusione non fanno male, ma purtroppo si perdono le proprietà. Succede con il tè ad esempio, che oltre i 5 minuti di infusione perde tutte le proprietà eccitanti della teina e resta solo una buona bevanda.

Ricette di 5 tisane da provare

  • Decotto per la colazione: mettete in un pentolino due cucchiai di scorze di arancia (un potente energizzante), aggiungete un cucchiaino di pacche di ginepro e due bacche di anice stellato. Coprite con acqua fredda e portate ad ebollizione. Fate bollire per qualche minuto, poi spegnete il fuoco, filtrate e servite.
  • Infuso per il raffreddore: scaldate l’acqua e quando avrà raggiunto il bollore spegnete il fuoco. Aggiungete un cucchiaio di fiori di sambuco e qualche fettina di zenzero. Lasciate in infusione per 5 minuti, filtrate e servite.
  • Infuso per dormire meglio: portate ad ebollizione l’acqua, poi spegnete il fuoco e immergete un cucchiaino di fiori di biancospino, uno di fiori di melissa e lasciate in infusione coperto per 5 minuti. Filtrate e bevete.
  • Decotto per digerire: partendo da acqua fredda immergente in un pentolino mezzo limone, 3 foglie di alloro e un pezzetto di zenzero fresco. Portate a ebollizione e lasciate sobbollire per 5 minuti, poi filtrate e servite.
  • Infuso per il reflusso: scaldate l’acqua e immergetevi tre foglie di salvia, un pezzetto di scorza di limone e qualche fiore di camomilla. Lasciate in infusione per 5 minuti, filtrate e servite.

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