Quali sono i migliori chef e gli chef stellati d’Italia
La classifica 2018 degli chef più titolati d'Italia secondo la prestigiosa Guida Michelin
Sono molte le guide che segnalano i migliori chef d’Italia. Fra di esse una delle più seguite è la Guida Michelin. Sapete quali sono i top chef italiani per la guida rossa?
La prestigiosa guida incorona i migliori chef attribuendo delle stelle (da una a tre) a quelli che reputa al vertice. La Guida Michelin Italia 2018 è stata presentata a fine 2017 e in quell’occasione sono stati elencati i ristoranti stellati italiani. Quest’anno sono 356 gli stellati d’Italia e la più grande novità è rappresentata dalla conquista delle 3 stelle (il riconoscimento più alto) allo chef Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus, di San Cassiano, in Alto Adige.
Con il St. Hubertus di Norbert Niederkofler diventano 9 i ristoranti italiani premiati con le 3 stelle Michelin. Gli altri ristoranti tristellati sono il Piazza Duomo ad Alba dello chef Enrico Crippa, Da Vittorio a Brusaporto diretto dai fratelli Cerea, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio gestito dalla famiglia Santini, il Reale a Castel di Sangro dello chef Niko Romito, l’Enoteca Pinchiorri a Firenze dove la cucina è seguita da un volto noto al pubblico televisivo del programma Top Chef Italia, ovvero Annie Feolde. Completano la prestigiosa selezione l’Osteria Francescana a Modena del celebre chef Massimo Bottura, La Pergola a Roma con la cucina del cuoco tedesco Heinz Beck, Le Calandre a Rubano grazie alle sorprendenti doti ai fornelli dello chef Massimiliano Alajmo.
Se i tristellati sono solo 9, i ristoranti con 2 stelle Michelin sono 41 e con 1 stella Michelin ben 306.
La Guida Michelin nasce in Francia nel 1900, per volere dei fratelli Édouard e André Michelin, i fondatori della Michelin, come strumento di supporto per gli automobilisti francesi in viaggio, contenendo informazioni su dove fare rifornimento, dove trovare un’officina, dove cambiare i pneumatici, dove mangiare e dormire. In Italia, la prima Guida Michelin è del 1956. Con il tempo la Guida Michelin è diventata un punto di riferimento nell’ambito della ristorazione. Gli ispettori Michelin svolgono il loro lavoro in modo anonimo, valutando il livello della cucina in base a diversi criteri. In particolare fanno attenzione alla qualità dei prodotti, al gusto, all’abilità nella preparazione dei piatti, alla combinazione dei sapori, al rapporto qualità-prezzo e alla continuità̀.
Roma con la cucina del cuoco tedesco Heinz Beck, Le Calandre a Rubano grazie alle sorprendenti doti ai fornelli dello chef Massimiliano Alajmo.