Mercatini gastronomici di Natale

Un viaggio nei mercatini di Natale più belli d'Italia: ecco quali sono i prodotti tipici che dovete assolutamente assaggiare.

Non tutti amano il Natale, ma è difficile trovare una persona che non apprezzi i mercatini tipici di questo periodo. Sul finire di novembre, quasi tutte le città – italiane e non – si popolano di bancarelle di legno che offrono diversi prodotti, nella maggior parte dei casi artigianali. A far da padrone, però, è soprattutto l’offerta gastronomica che, a parte i must have come il vin brulé, varia da regione a regione. Andiamo alla scoperta delle prelibatezze che si possono assaggiare nei mercatini di Natale italiani.

Mercatini gastronomici di Natale : dove sono nati

La tradizione dei mercatini di Natale è nata a Vienna, nel lontano 1298, quando l’imperatore Albrecht I concesse ai negozianti la possibilità di organizzare un mercato per uno o due giorni all’inizio dell’inverno, così da permettere ai cittadini di fare rifornimenti in vista della stagione fredda. Inizialmente, si vendeva soltanto la carne, poi con il passare del tempo si sono aggiunti altri tipi di bancarelle: ceste, giochi in legno, frutta secca e caldarroste. Non solo, vista l’atmosfera di festa, gli abitanti hanno condito il tutto con musica e balli popolari.

In Italia quelli più famosi sono in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta, ma in tutto lo Stivale si possono trovare bancarelle interessanti.

Mercatino di Bolzano

Il nostro viaggio non può che iniziare con il famoso Christkindlmarkt di Piazza Walther a Bolzano, il primo mercatino di Natale italiano. Passeggiando tra una bancarella e l’altra, si possono degustare diversi prodotti tipici: canederli fatti in casa, bretzel o pretzel, carne di maiale, stinco di manzo e salami di cervo, capriolo, muflone e alce. Immancabile è il vin brulé, da sorseggiare bollente per combattere il freddo, che volendo si può alternare ai vini della zona, come il Lagrein e il Santa Maddalena. Se preferite qualcosa di più forte, vi consigliamo di fare una sosta alla casetta dedicata alle grappe e ai distillati. Una su tutte? La cosiddetta grappa del contadino o dell’agricoltore.

Marcé da Nadé a Corvara

Restando in provincia di Bolzano, a Corvara troviamo il famoso Marcé da Nadé. Le bancarelle degli artigiani locali, con creazioni uniche e particolari, si alternano a quelle del buon cibo. Anche in questo caso, trovate tutte le ricette tipiche del Trentino: dai canederli ai bretzel, passando per lo speck, gli spätzle e lo strudel di mele. Un peccato di gola a cui non potete rinunciare? Gli schlutzkrapfen fatti a mano, ossia una sorta di ravioli ripieni di ricotta e spinaci conditi con burro e parmigiano. Dopo aver assaggiato i piatti tipici, prendetevi una bella tazza di vin brulé e godetevi il presepe a grandezza naturale dell’artista Leo Moroder. Il maestro aggiunge ogni anno nuovi figuranti e rende l’atmosfera ancora più particolare, specialmente quando ci sono i concerti di musica dal vivo.

Nadé te Plaza di San Cassiano

Leggermente più piccolo rispetto al mercato di Corvara è il Nadé te Plaza di San Cassiano, ma anche qui non mancano ottimi piatti tipici da assaggiare. Il primo peccato di gola che vi proponiamo è un bel piatto di cajincí arestis, dei ravioli a mezzaluna ripieni di ricotta e patate o spinaci. Poi, meritano attenzione i canederli, gli spätzle, i salumi e i formaggi, specialmente quelli speziati. Le üties – le casette in legno tipiche delle Dolomiti – offrono anche vin brulé e altre bevande con cui riscaldarsi, come la grappa o un semplice tè.

Il Trenatale di Renon

Il mercatino di Renon, il cosiddetto Trenatale, è un altro appuntamento imperdibile per gli amanti del Natale. Si tiene in quattro località diverse: piazza della stazione a Soprabolzano, stazione a Collalbo, centro di Collalbo e lo storico Maso Plattner Costalovara. Le bancarelle, a forma di vecchio trenino, sono assai caratteristiche e rendono l’atmosfera particolare, quasi antica, più lenta rispetto agli altri mercati. Ricordate le cartoline natalizie di un tempo? Ecco, per intenderci, l’ambientazione è simile. Sul versante delle prelibatezze da assaggiare non potete che iniziare dal tradizionale zelten, un dolce a base di frutta secca da degustare con il vin brulé, il succo di mela caldo o con uno degli infusi speziati che propongono in loco. Consigliamo anche il miele, le confetture, i canederli e i piccoli krapfen del Renon.

Mercatino di Bressanone

In provincia di Bolzano, a Bressanone, c’è un altro mercato di Natale con specialità da leccarsi i baffi. In questa cittadina medievale bellissima, che tra l’altro vanta una festa del pane molto rinomata, potete trovare stand che offrono veri e propri comfort food, in primis: zelten, speck e kaminwurz. Questi ultimi sono dei salamini affumicati che si mangiano come vuole la tradizione, ossia strappandoli direttamente a morsi. Non lasciatevi sfuggire neanche i biscotti speziati, lo strudel, le caldarroste e, ovviamente, i vari tipi di pane.

Mercatino di Trento

Il mercatino di Trento si svolge in due zone della città, in Piazza Fiera e in Piazza Cesare Battisti. Le bancarelle, sia di artigiani locali che provenienti dall’Alto Adige, offrono pietanze per tutti i gusti, ma ce ne sono due che dovete assolutamente assaggiare: il tortel de patate e i Cevap. Il primo è una specie di frittella di patate grattugiate, mentre il secondo è a base di carne trita condita con spezie e aromi, solitamente cotta alla griglia. Ovviamente, non mancano altri piatti tipici, come gli spätzle, lo strudel, i canederli, i wurstel con i crauti e la polenta.

Festa della Micòoula di Hône

Un mercato molto atteso è quello che si svolge ogni anno a Hône, comune della bassa Valle d’Aosta, nel giorno dell’Immacolata. L’8 dicembre, infatti, ricorre la festa della Micòoula, ossia un pane di segale arricchito con noci, uva passa, castagne, fichi secchi e, qualche volta, scaglie di cioccolato. Le bancarelle riempiono la cittadina solo in questa occasione, quando gli abitanti organizzano anche dimostrazioni di preparazione e cottura del pane. Se vi trovate in zona, questo mercatino merita senz’altro una visita.

Oh Bej, Oh Bej a Milano

Nel nostro viaggio nei mercatini di Natale più caratteristici d’Italia non poteva mancare il rinomato Oh Bej, Oh Bej che si svolge ogni anno a Milano dal giorno di Sant’Ambrogio (7 dicembre) fino alla domenica successiva. Nella magnifica cornice del Castello Sforzesco si trovano stand di ogni tipo, con specialità enogastronomiche sia lombarde che provenienti da altre regioni, o addirittura Stati. Senza ombra di dubbio, protagonisti assoluti sono i dolciumi e le caldarroste. Quest’ultime sono in vendita anche nella versione firunatt, ossia dei filoni di castagne affumicate.

Mercatino di Natale Santa Croce a Firenze

Spostandoci in Toscana, precisamente in Piazza Santa Croce a Firenze, troviamo il Weihnachtsmarkt, ossia il classico mercatino tedesco in stile italiano. Oltre ai prodotti tipici della Germania, i ristoratori fiorentini occupano alcune delle casette di legno proponendo piatti della tradizione locale. Tra taglieri di salumi e formaggi, consigliamo di assaggiare assolutamente il panino col lampredotto: un vero peccato di gola. Per quanto riguarda i dolci, invece, non lasciatevi scappare i ricciarelli, i cantucci col vinsanto e il panforte.

Villaggio Tirolese ad Arezzo

Restando in Toscana non possiamo evitare di fare un salto nel Villaggio Tirolese di Piazza Grande ad Arezzo. Si tratta del mercato tirolese più grande d’Italia, che ovviamente propone soprattutto specialità gastronomiche tirolesi: dallo stinco arrosto ai brezel vuoti o farciti, passando per gli spätzle, i canederli, la raclette e i panini con salsiccia tirolese. Non mancano neanche le birre, rigorosamente made in Tirolo, il vin brulé e il sidro di mele. Tra le tipicità aretine consigliamo di assaggiare l’abbucciato, un pecorino dal sapore molto forte, abbinato a mele e vinsanto.

Mercatino di Natale di Piazza Navona a Roma

A Roma non c’è Natale senza il mercato di Piazza Navona. Oltre alle bancarelle dedicate alla Befana, grande attrazione della Capitale nel periodo delle feste, c’è spazio anche per le specialità gastronomiche. Protagonisti sono soprattutto i dolciumi, che vanno a braccetto con la vecchietta del 6 gennaio. Consigliamo di provare le bombe calde, ossia delle ciambelle fritte vuote o ripiene di crema, le mele candite, il croccante di mandorle e le diverse varietà di torrone. Poi, se volete tornare bambini per qualche minuto lo zucchero filato è d’obbligo.

Mercatini di Natale di San Gregorio Armeno a Napoli

Concludiamo il nostro viaggio nei mercatini di Natale più belli d’Italia con Napoli e la sua bellissima Via di San Gregorio Armeno. Anche se non è un mercato vero e proprio, visto che la via dei maestri del presepe è attiva tutto l’anno, nel periodo delle feste questo posto ha una magia che è impossibile descrivere a parole. D’altronde, parliamo dell’unica città al mondo che viene definita un teatro a cielo aperto. Immergetevi nell’atmosfera e, di tanto in tanto, approfitattene per fare una sosta in uno dei tanti street food. Non avete che l’imbarazzo della scelta: dalla pizza a portafoglio a quella fritta, passando per il cuoppo, il pagnottiello, i taralli sugna e pepe, la frittata di pasta, la sfogliatella, il babà, gli struffoli e il fiocco di neve.

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