I 5 errori da non commettere quando cucini la carbonara
Invitante, profumata, bella da vedere ma soprattutto buona da mangiare. La carbonara è un piatto tipico della gastronomia romana
Invitante, profumata, bella da vedere ma soprattutto buona da mangiare. La carbonara è un piatto tipico della gastronomia romana, ma è anche e soprattutto uno dei simboli della cucina italiana nel mondo. Sono innumerevoli i tentativi di imitazione, spesso mal riusciti.
Come cucinare una carbonara perfetta?
La domanda è pertinente, visto che nell’impresa si cimentano in tanti. Niente paura, anzitutto: la carbonara è facile da preparare, ma non si devono fare errori grossolani. Occorre scegliere gli ingredienti giusti, soprattutto. E seguire alcune piccole regole auree.
Ad esempio, dell’uovo si usa solo il tuorlo, mai l’albume. Per questo motivo, solo la parte gialla va utilizzata in sede di preparazione della carbonara, un dettaglio da non dimenticare mai.
Altro imperativo categorico: no pancetta! Usare solo il guanciale, più morbido e decisamente più adatto a un tipo di condimento come quello della carbonara. No anche a olio o burro: per rosolare, sono di troppo. Del resto, c’è già il tuorlo d’uovo che agisce come corroborante.
Terza cosa da tenere bene a mente: il formaggio deve essere quello tipico del Lazio e dell’Abruzzo, cioè il pecorino. Il parmigiano reggiano non è concesso. Utilizzarlo nella preparazione non è semplicemente un peccato veniale, ma un errore grave, da circoletto rosso.
Proibito anche solo pensare all’uso di panna nel sugo, come anche vino, aglio o cipolla. Il corretto dosaggio degli ingredienti base e il rispetto dei vari passaggi della ricetta bastano a creare una carbonara densa e corposa allo stesso tempo, senza bisogno di inutili "additivi".
Infine, l’errore più grave da evitare: saltare la carbonara sul fuoco. Così si cuocerà l’uovo e otterrete una frittata. E di frittate alla carbonara ci sono pochi estimatori in circolazione.
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