Quali sono i fiori commestibili e come si usano in cucina
Scopriamo quali sono i fiori commestibili, come si mangiano e quali sono le regole da rispettare per un consumo in completa sicurezza.
Negli ultimi anni, specialmente nelle cucine dei grandi chef, sono tornati in auge i fiori commestibili. Una scelta che oggi, agli occhi dei più, appare bizzarra, ma che in realtà affonda le radici nella notte dei tempi. Era una tradizione gastronomica già all’epoca dei Romani, per cui è un’usanza che si tramanda da secoli. Ma sapete quali sono le varietà che si possono mangiare? Bisogna prestare molta attenzione perché alcune sono velenose, quindi molto pericolose.
- Fiori commestibili: una tradizione gastronomica antica
- Quali sono i fiori commestibili
- Fiori eduli: ingredienti troppo spesso ignorati
- Fiori delle erbe aromatiche
- Precauzioni per il consumo dei fiori eduli
- Liquore ai fiori
Fiori commestibili: una tradizione gastronomica antica
I fiori non sono soltanto bellissimi, perfetti per rallegrare le stanze di una casa o come dono a una persona speciale, ma sono anche molto utilizzati in cucina. Il merito di averli riportati in auge, o meglio di aver mostrato sui social le ricette con l’utilizzo di specie commestibili va agli chef. Eppure, il loro uso in cucina risale a migliaia di anni fa. Dalla civiltà cinese a quella romana, passando per la greca: tutte li hanno sfruttati come ingrediente principale o aggiunta.
Anche se l’impiego dei fiori in ricette sia dolci che salate può sembrare una scelta bizzarra, sappiate che probabilmente li avete già mangiati. Magari inconsapevolmente, ignari che quella prelibatezza fosse un bocciolo. Senza ombra di dubbio, la specie più famosa, cucinata in tutto il Belpaese, da Nord a Sud, è il fiore di zucca. Fritto, in padella con pangrattato o come condimento di un bel piatto di pasta: si può preparare in tanti modi.
Cosa dire, poi, della rosa? Le marmellate sono paradisiache, ma anche il risotto non è da meno. I fiori commestibili non sono tutti uguali, sia per quel che riguarda il sapore che la consistenza. Alcuni danno un tocco speziato, mentre altri sono più erbacei, alcuni sono perfetti per ogni pietanza, mentre altri soprattutto per i dessert o i cocktail.
Quali sono i fiori commestibili
Elencare tutti i fiori eduli è un’impresa titanica, ma possiamo partire dalle specie più diffuse in Italia. Così, se vi venisse voglia di provare a inserirle nei piatti, vi basterebbe raggiungere la campagna più vicina per trovarle. La prima specie commestibile, forse anche quella più popolare, è il nasturzio, che si può consumare in tutte le sue parti: dalle foglie ai frutti, passando per i petali e i semi.
In tanti colori brillanti, il nasturzio si può usare sia crudo che cotto, per insaporire un’insalata, saltandolo in padella a mo’ di contorno oppure come ripieno di una pasta fresca. Il sapore è simile al crescione, un po’ dolce, ma al palato risulta leggermente piccante. Un’altra specie nota, specialmente per le tisane rilassanti, è la camomilla. Oltre che per queste bevande, però, potete usarla per preparare biscotti e torte: il gusto delicato vi lascerà senza parole.
Utilizzo simile per i fiori di lavanda, dolci, speziati e molto profumati. Sono ottimi sia per preparazioni salate che dolci, non dovete fare altro che sbizzarrirvi. Se amate i biscotti, prendete spunto da una ricetta tipica francese, di Marsiglia per l’esattezza: le navette.
Fiori eduli: ingredienti troppo spesso ignorati
Tra i fiori eduli più sottovalutati, anche se l’ortaggio di riferimento è stra utilizzato, troviamo quelli di finocchio, sia classico che selvatico. Il gusto somiglia a quello della liquirizia, ma questo non deve trarvi in inganno: si possono usare sia per i piatti dolci che salati, anche se questi ultimi hanno una marcia in più. Dai taralli agli arrosti, donano un tocco unico.
Perfetto per bevande e infusi, ma ottimo pure per arricchire biscotti e torte è il gelsomino. La nota profumata è inconfondibile, ma non risulta eccessiva. Idem per l’ibisco, ma attenzione: i fiori devono essere usati in piccole quantità. Il motivo è presto detto: sono particolarmente dolci. Vi consigliamo di prepararci la marmellata, dall’intenso colore rosso.
Buonissimi, soprattutto se fritti, sono i fiori di acacia. Profumati e delicati, se cotti con una pastella semplice sono super croccanti e deliziosi. Un po’ come la salvia, che fritta è a dir poco meravigliosa. Meno noti, ma altrettanto buonissimi, sono i boccioli del sambuco. Vi consigliamo di prepararli tra maggio e giugno, quando sono nel pieno della fioritura. Tra l’altro, con il sambuco si ottiene pure uno sciroppo delicato e fresco, perfetto per la bella stagione.
Se amate il glicine, sappiate che sono eduli solo i piccoli petali viola. Si possono pastellare e friggere, oppure aggiungere semplicemente alle insalate, alle frittate o ai dolci. Volendo, potete anche mangiarli puri, così come sono.
Fiori delle erbe aromatiche
Ci sono, poi, i fiori commestibili delle erbe aromatiche, che quasi sempre vengono scartati. In realtà, si possono mangiare proprio come le foglie. Quelli della menta, ad esempio, hanno lo stesso profumo della pianta, mentre il sapore risulta leggermente più delicato. Idem per il rosmarino, l’aneto, l’angelica, il basilico, il coriandolo e il cerfoglio. Rispetto alle erbe sono più delicati, ma sempre ottimi.
Non solo erbe aromatiche, ma anche verdure. Pensiamo, ad esempio, ai fiori della cicoria che in salamoia sono squisiti, oppure a quelli della borragine, che hanno un gusto di cetriolo. Consigliamo di assaggiare pure i boccioli della rucola, che hanno un sapore pepato più forte delle foglie.
Precauzioni per il consumo dei fiori eduli
I fiori commestibili sono buonissimi, ma per consumarli in sicurezza bisogna saperli riconoscere. Questo perché alcune varietà sono velenose e potenzialmente letali. Assicuratevi sempre di mangiare boccioli eduli e se avete qualche dubbio consultate un libro specializzato oppure evitate il consumo.
Inoltre, se non li avete coltivate voi stessi e non avete la certezza della completa assenza di pesticidi, evitateli. Così come non dovete mai consumare i fiori dei giardini pubblici o colti in strada. Infine, se avete problemi di allergie consigliamo di inserirli nella dieta in modo graduale, così da verificare eventuali reazioni avverse.
Liquore ai fiori
Volendo, con i fiori potete realizzare anche un ottimo liquore. Il gusto migliore si ottiene mescolando: violette (170gr), rose rosse (170gr), acacia (170gr), fiori d’arancio (170gr), garofano (100 gr) e gelsomino (100 gr). L’unione perfetta è con il brandy, ma potete anche scegliere un altro alcolico come la vodka.
Dovete solo avere l’accortezza di lavare bene i fiori e metterli in un barattolo di vetro con chiusura ermetica con il brandy. Lasciate al sole per un mese, scuotendo di tanto in tanto, e poi filtrate il liquido con una garza. Il gusto può essere aggiustato aggiungendo un po’ di zucchero di canna.