Cucinare con i bambini: 10 motivi per cui fa bene, a loro e ai genitori

Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti li aiuta a sviluppare tante abilità importanti per la loro vita e a mangiare più sano. Ecco perché.

Una ricorrenza come la festa del papà o della mamma, ma anche il pranzo della domenica, quando si ha più tempo da trascorrere ai fornelli: ogni occasione, più o meno speciale, è buona per cucinare con i bambini! Questa esperienza, infatti, aiuta a sentirsi vicini e complici, ma consente anche ai più piccini di sviluppare tante abilità importanti per affrontare più "attrezzati" la vita e di imparare a fare scelte più sane a tavola.

Mescolare gli ingredienti di una torta, sbattere le uova per una frittata, pesare l’occorrente per il pane fatto in casa, stendere e farcire la pizza: sembrano banali operazioni in cucina, ma hanno un grande valore per genitori e figli, se le eseguono insieme.
Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti, infatti, permette loro di acquisire, divertendosi, competenze relazionali, sociali e comunicative utili per il loro sviluppo e per la vita di ogni giorno. E fa bene anche alle mamme e ai papà, che grazie alla cucina hanno la possibilità di rinsaldare il loro rapporto con i figli e di aiutarli a crescere in modo più equilibrato, oltre che a mangiare in modo più sano e vario.

Ecco 10 vantaggi di cucinare con i bambini che vi faranno venire voglia di farlo più spesso!

Cucinare aiuta i bambini a sviluppare movimento e coordinazione

Manipolare diversi tipi di alimenti, eseguire gesti come impastare, mescolare, versare gli ingredienti nella ciotola, imparare a utilizzare attrezzi e utensili da cucina sono tutte attività che migliorano la manualità fine dei bambini e hanno un impatto positivo sulla coordinazione oculo-manuale, cioè sviluppano la loro capacità di fare movimenti corretti sulla base degli stimoli visivi ricevuti. Si tratta di abilità molto importanti e utili in tantissime occasioni e per moltissimi compiti quotidiani, dalla scrittura all’allacciarsi le scarpe, dall’abbottonarsi la giacca al mangiare.

Cucinare con i bambini migliora la relazione genitori-figli

"Prepariamo il tuo piatto preferito?" Per un genitore, questa è un’ottima proposta da fare a un figlio per catturare la sua attenzione e coinvolgerlo in un’impresa divertente che rafforzerà la loro relazione: cucinare insieme, infatti, richiede dialogo, intesa, complicità, migliora i rapporti, contribuisce a sciogliere le tensioni e aiuta a ridurre gli attriti che possono esserci in famiglia.

Stimola la capacità di collaborare con gli altri

Cucinare vuol dire creare qualcosa insieme e, esattamente come costruire una casa giocando con i mattoncini, anche sfornare una torta richiede collaborazione: ognuno deve dare il suo contributo perché venga buona, soffice e fragrante. In questo senso la cucina sviluppa la capacità di cooperare con gli altri, di sentirsi parte di un team e di impegnarsi insieme per raggiungere un obiettivo comune e prepara i bambini ad affrontare moltissime situazioni in cui il gioco di squadra è essenziale, dallo sport al lavoro.

Aiuta i bambini a disintossicarsi da tablet e smartphone

I bambini trascorrono moltissimo tempo davanti a tablet, smartphone e videogame e spesso vivono più nel mondo virtuale che in quello reale: cucinare con tutta la famiglia, sporcarsi le mani, pasticciare con gli ingredienti sono attività piacevoli che possono distoglierli dai dispositivi digitali e aiutarli a ritrovare il piacere di relazionarsi con gli altri e di socializzare dal vivo, non davanti a uno schermo. Scopriranno che un pomeriggio di esperimenti in cucina con gli amichetti, sotto la guida di mamma e papà, può essere divertente quanto una partita on line ai videogiochi.

Cucinare educa i bambini all’attesa e sviluppa la pazienza

Cucinare richiede metodo perché per la perfetta riuscita di un piatto è fondamentale eseguire i passaggi della preparazione correttamente, nell’ordine e con i tempi giusti: la pizza non è buona se l’impasto non viene fatto lievitare a sufficienza, così come il ragù, per essere gustoso, deve cuocere a lungo. Per questo, la cucina allena alla disciplina, all’attesa e alla pazienza, oltre a rendere i bambini più consapevoli del tempo.

Migliora l’autostima

Cucinare aiuta i più piccini a sviluppare l‘indipendenza, l’autonomia e il sentimento di autoefficacia: avere un compito da eseguire, infatti, li fa sentire investiti di un ruolo, di una responsabilità a cui dedicarsi con impegno, oltre a suscitare in loro orgoglio e soddisfazione una volta che l’impresa è completata. Sfornare un dolce preparato con le proprie mani e perfettamente riuscito è un’esperienza che dà gioia, fa aumentare l’autostima e fa crescere la fiducia nelle proprie abilità. Ma la cucina è anche una palestra che, oltre che a migliorarsi, aiuta ad accettarsi e ad accogliere di buon grado anche gli errori e i fallimenti. Nella preparazione dei piatti una svista può capitare e non bisogna farne un dramma o considerarla una dimostrazione della propria incapacità: è solo un piccolo incidente di percorso! A chi non è successo di dimenticare di aggiungere il sale a una ricetta o di far cuocere una torta troppo a lungo? Come dice il proverbio "non tutte le ciambelle escono col buco": un insegnamento importantissimo da tenere a mente, in cucina e nella vita.

Sviluppa le capacità matematiche

Cucinare è anche una questione di matematica: banalmente, calcolare le dosi di una ricetta per 10 persone se a tavola siamo in 3 è una questione di proporzioni, così come suddividere l’impasto del pane in piccole pagnotte chiama in causa le divisioni e tagliare la pizza a spicchi le frazioni. Per i bambini, dunque, pesare e misurare le quantità dei vari ingredienti di un piatto è molto utile per esercitare le loro abilità matematiche.

Potenzia le abilità linguistiche

Per la stessa ragione, cucinare sviluppa le capacità linguistiche: eseguire una ricetta implica leggerla e comprenderla, così come richiede di conoscere il significato delle parole, dagli ingredienti di un piatto agli attrezzi e agli utensili necessari per prepararlo. È quindi un’attività che incrementa il vocabolario dei bambini e migliora le loro abilità comunicative e di lettura.

Allena la memoria

Cucinare un piatto richiede di memorizzare i vari passaggi della preparazione, nell’ordine esatto in cui devono essere eseguiti, quindi è un buon allenamento anche per la memoria.

Cucinare insieme insegna ai bambini a mangiare sano e sostenibile

Per i bambini, infine, cucinare con i genitori è un modo per imparare a mangiare più sano acquisendo familiarità con i diversi alimenti e riuscendo, così, ad apprezzare anche i cibi che in genere non amano.
Diversi studi scientifici, per esempio, suggeriscono che la cucina sia un alleato per migliorare il rapporto dei più piccini con le verdure, aumentando la loro disponibilità a mangiarle. Più in generale, coinvolgere i bambini nella preparazione di pasti equilibrati per la famiglia può essere uno strumento per indirizzarli verso abitudini alimentari più sane, per esempio più attente alla stagionalità, alla freschezza e alla sostenibilità degli ingredienti, e potrebbe rappresentare una valida strategia di intervento per migliorare le diete e l’assunzione di verdure dei bambini, contribuendo a contrastare sovrappeso e obesità infantile.

Hai capito quanti sono i vantaggi di cucinare insieme ai tuoi figli? In questo articolo ti suggeriamo tante idee e 10 ricette da fare con i bambini.

Fonti:

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