Cosa si mangia a San Faustino: le ricette tipiche della festa dei single

San Faustino è la festa dei single: ecco cosa si mangia il 15 febbraio.

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San Faustino, nota a molti come la festa dei single, si festeggia il 15 febbraio, non a caso all’indomani di San Valentino. Una celebrazione sentita in diverse zone d’Italia, dove si organizzano anche serate a tema dedicate a coloro che sono in cerca dell’anima gemella. Vi siete mai chiesti qual è l’origine della ricorrenza? Ripercorriamo le tracce del Santo per capire come si è arrivati a onorare gli "scoppiati" del Belpaese e scopriamo quali sono i piatti tipici di questo particolare giorno dedicato all’amore, o meglio alla speranza di innamorarsi.

San Faustino: origine e storia della festa dei single

Mentre il 14 febbraio si festeggia San Valentino, la festa degli innamorati, il giorno seguente, ossia il 15 febbraio, si ricorda San Faustino e si celebra la giornata dei single. Quanti sono alla ricerca dell’anima gemella aspettano con ansia la ricorrenza, soprattutto perché da qualche anno a questa parte si organizzano serate a tema, dove magari si può davvero incontrare l’altra metà della mela. Tralasciando i nostri party moderni, è curioso scoprire come si è arrivati dal ricordo del santo agli "scoppiati" del Belpaese.

Imprigionato, torturato e ucciso sotto l’imperatore Adriano, Faustino era un giovane cavaliere nato a Brescia nel II° secolo d.C.. Di famiglia nobile, intraprese la carriera militare insieme al fratello Giovita. Entrambi coraggiosi e abili con la spada, divennero cavalieri, ma la loro vita cambiò quando conobbero Sant’Apollonio, vescovo di Brescia. Il sacerdote li convertì al Cristianesimo e, vista la loro abilità oratoria, li incaricò di evangelizzare. Questo non piacque a molti, motivo per cui durante le persecuzioni vennero arrestati e torturati. Condannati a morte perché non disposti a rinnegare Dio, Faustino e Giovita vennero decapitati il 15 febbraio.

Senza ombra di dubbio, la loro vita è un esempio di forza, sacrificio e resilienza, ma perché solo Faustino è associato ai single? Secondo la tradizione, non era soltanto un abile cavaliere, ma era anche bravo ad aiutare le giovani donne a trovare marito. Non solo, pare che riuscisse a combinare matrimoni perfino quando le ragazze possedevano una scarsa dote. Sembra che sia questo il motivo per cui il 15 febbraio è la festa di coloro che cercano l’anima gemella. Magari, con l’aiuto del santo, potrebbero davvero esaudire il sogno di trovare l’altra metà della mela.

È bene sottolineare, però, che l’usanza di celebrare la festa dei single nel giorno in cui si ricorda Faustino potrebbe anche non avere nulla a che fare con le capacità da Cupido del santo. Il 15 febbraio, infatti, segue San Valentino, giornata dedicata alle coppie fin dalla notte dei tempi. Probabilmente, è stata scelta questa data a mo’ di consolazione nei confronti delle persone sole, così che anche loro possano avere qualcosa da celebrare. Inoltre, secondo altre fonti, la ricorrenza potrebbe essere legata proprio all’etimologia del nome Faustino: dal latino "faustus", che si può tradurre con propizio o con qualcosa o qualcuno che porta fortuna.

Cosa si mangia nel giorno di San Faustino

In Italia, la città in cui è d’obbligo festeggiare San Faustino è Brescia, dove lui e il fratello San Giovita sono patroni. Nella cittadina lombarda si organizza una grande fiera, con espositori da tutto il mondo, ma il protagonista assoluto è il tirapicio o tira picio. Tipico dolce da "passeggio" per grandi e bambini, perfetto da gustare camminando, è stato inventato dai caramellai e dai pasticceri della zona dopo la Seconda Guerra Mondiale.

La tradizione vuole che all’epoca i maestri dolciari erano soliti versare lo zucchero, il miele e la melassa sul bancone di zinco, impastando il composto fino a ottenere una matassa di caramello densa ma elastica. A questo punto, l’appendevano su un grosso gancio di ferro tipico delle macellerie e iniziavano a lavorarlo, tirandolo per quasi un metro e poi riarrotolandolo su se stesso. Questo procedimento veniva ripetuto più e più volte, poi la matassa veniva tagliata in tanti bastoncini che infine venivano lasciati indurire. Raggiunta la consistenza desiderata, il tirapicio veniva venduto alla popolazione.

Sul perché del nome tirapicio ci sono diverse leggende, ma quella più credibile è una. Il termine con cui si chiama il dolce è formato da due parole, "tira" che sta a indicare gli impasti e i tiraggi necessari per creare i bastoncini e picio che rappresenta una persona un po’ incapace, motivo per cui il padrone era solito urlargli contro per indurlo a lavorare con maggiore alacrità. Da qui, tirapicio o tira picio.

Un altro dolce che si prepara a Brescia in occasione di San Faustino e in tante altre festività è la persicata. Una ricetta antica, che affonda le radici in una storia molto commovente, che sa di tradizione e memoria. In periodo di guerra, una donna aveva raccolto delle pesche molto buone e volendo farle arrivare al figlio impegnato al fronte escogitò un modo per non far rovinare un frutto così delicato durante il trasporto. Pensò così di trasformarle in barrette di gelatina e nacquero delle caramelle gelee che ancora oggi sono molto amate da tutti i bresciani.

Immancabile pure il tipico biscotto bresciano, un classico cookie da inzuppo con una sfumatura dolce appena accennata e una friabilità particolare data da un pizzico di burro. È una preparazione semplice e rustica, ma perfetta sia per la colazione che per il "passeggio". Abbiamo poi il bossolà, tipica ciambella di Brescia, venduta sia intera che a fette. Soffice e vaporosa, è a base di farina, burro e uova. La sua particolarità sta soprattutto nella lavorazione, diverse fasi e tante ore di lievitazione, che garantisce anche un sapore particolarmente delicato. Tra i dolci tipici del 15 febbraio ci sono anche i biscotti brigidini, delle sfoglie croccanti all’anice molto sottili, e le biline, ossia le castagne cotte nel latte. Per quanto riguarda il salato, è il cibo da strada a trionfare. Considerando che a San Faustino c’è la fiera, ovunque si trova il tradizionale pà e strinù, ossia il panino con la salamella.

Mentre nel territorio bresciano la festività del 15 febbraio è molto sentita ed è legata a piatti gastronomici particolari, nelle altre zone d’Italia non ci sono ricette specifiche da portare in tavola. Nei ristoranti dove si organizzano serate dedicate ai single ci sono menù ad hoc, sicuramente legati alle tradizioni culinarie della regione di riferimento, ma che poco hanno a che fare con i festeggiamenti di San Faustino.

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