Cosa si mangia nel mondo a Capodanno
Il 31 dicembre è una data spartiacque tra il vecchio e il nuovo anno e viene festeggiata con piatti tipici che variano da Paese a Paese. Scopriamo le ricette più famose
Paese che vai, Capodanno che trovi. Il 31 dicembre segna una data spartiacque tra il vecchio e il nuovo anno, un passaggio che a tavola è legato a ricette speciali e piatti tipici della tradizione. Mentre in Italia non c’è San Silvestro senza lenticchie e cotechino coordinandosi con il brindisi allo scoccare della mezzanotte, fuori confine ci sono altri rituali portafortuna da praticare. Come in Spagna che si mangiano 12 acini d’uva, uno per ogni rintocco della mezzanotte oppure in Grecia, dove la scaramanzia si associa alla melagrana, frutto che viene sbattuto a terra generando una rottura in cui più chicchi si staccheranno più sogni si realizzeranno nel nuovo anno.
Menu di Capodanno facendo il giro del mondo
Oltre a gesti portafortuna e a credenze popolari, esistono tradizioni culinarie che forse non immaginiamo ma valorizzano le tipicità locali di ciascun luogo. In Francia, ad esempio, non mancano foie gras, ostriche, escargots e fiumi di Champagne, una tavola raffinata e chic che predilige il pesce alla carne. Nella fredda Russia la protagonista resta l’insalata russa, la più opulenta macedonia di verdure cotte, anche se vengono menzionati tipi diversi di pirozhski, fagottini ripieni dai sapori più vari. Oltremanica, si porta avanti la tradizione del tacchino ripieno e per la portata dolce c’è il Christmas Pudding farcito di monete: all’interno di questo zuccotto a base di uova, mandorle, frutta candita, rum e spezie, vengono nascoste delle monete e chi le troverà avrà molta fortuna per l’anno davanti. In Germania ci si scalda con una bevanda simile al vin brulé, ovvero il Feuerzangenbowle a base di vino rosso, rum, bucce di arancia, cannella e chiodi di garofano, e si cucina il maialino in crosta di marzapane in attesa dello scambio di praline e cioccolatini. Sempre l’impasto a base di pasta di mandorle è usato negli Stati Uniti nella preparazione dei dolcetti natalizi aromatizzati con zenzero e altre spezie, dolcetti simili a quelli sfornati in Svezia che assumo simpatiche forme a tema. La sfera è, invece, la dimensione perfetta nella cucina cinese e simboleggia l’unità della famiglia e la gioia dello stare insieme: durante i festeggiamenti del nuovo anno in Cina non sarà difficile assaggiare il tāngyuán, ovvero polpettine di riso glutinoso farcite con pasta di sesamo nero, fagioli rossi, arachidi ma anche cioccolata. L’alternativa giapponese si chiama invece kagami-mochi.