Come pulire le seppie

Come pulire le seppie è un’attività fondamentale per poter utilizzare al meglio questo prelibato mollusco, molto comune nei nostri mari e appartenente alla stessa famiglia di polpi e calamari.

In cucina le seppie si prestano a molteplici preparazioni, come ad esempio piatti in umido, ripiene, con piselli o in zuppa. Tuttavia, le preparazioni più raffinate sono quelle realizzate con il nero di seppia, utilizzando anche l’inchiostro che arricchisce di sapore e colore i piatti.

Ecco allora che diventa importante seguire le giuste indicazioni per la pulizia delle seppie e, soprattutto, per l’estrazione del nero dalla sacca, che ci permetterà in primis di capire quanto siano fresche: se il nero risulta fluido significa infatti che la seppia è fresca mentre se invece presenta dei granuli probabilmente è stata decongelata…

Forse non tutti sanno che l’osso di seppia, noto anche come gladio o penna di seppia, è un organo interno (presente solo nelle seppie, nei calamari e nei polpi) che svolge una funzione di sostegno e protezione per l’animale ma non solo: grazie alla sua composizione chimica, l’osso di seppia viene spesso utilizzato come fonte di calcio in integratori alimentari e prodotti per la cura dei denti, oltre ad essere utilizzato in medicina per trattare disturbi come l’osteoporosi, l’artrite e altri problemi articolari grazie alla presenza di minerali e nutrienti come il calcio, il magnesio e il fosforo.

Vediamo insieme, allora, il metodo migliore poer pulire questi gustosi molluschi!

Come pulire le seppie

Pulire le seppie prima di cucinarle è un passaggio fondamentale per eliminare eventuali residui e parti non commestibili del mollusco. Inoltre, la pulizia accurata delle seppie è essenziale per garantire un risultato finale di alta qualità, sia dal punto di vista del sapore che dell'aspetto estetico del piatto. Ricordate: prima di iniziare è importante indossare dei guanti in lattice perché il nero delle seppie è un inchiostro molto resistente e non si laverà dalla pelle facilmente.

  1. Prendete le seppie e individuate l'osso facendo una lieve pressione con le dita sul ventre del mollusco, poi con l'aiuto di un coltello praticate un taglio trasversale per eliminarlo. Ora, allargate delicatamente la membrana incisa per individuare la sacca dell'inchiostro (ricordate che non è presente in tutte le seppie!) ed estraetela con le dita facendo attenzione a non schiacciarla, così da evitare la fuoriuscita dell'inchiostro.

  2. Separate la testa della seppia dal corpo: tenete fermo il corpo con una mano e tirate via la parte dei tentacoli con l'altra. Ora adagiate la seppia sul tagliere per eliminare le piccole appendici interne al corpo con le mani, poi girate la seppia e praticate una piccola incisione per rimuovere la pelle, sfilandola delicatamente con le mani. In questo modo, la parte del corpo della seppia sarà pulita.

  3. Ora concentratevi sulla testa della seppia: prendete la testa con una mano e con l'altra strappate le interiora, che saranno facilmente riconoscibili al tatto per la loro consistenza più molle e vischiosa. Eliminate il "rostro", ovvero il dente (o becco) posizionato al centro dei tentacoli facendo una leggera pressione con i pollici nella parte sottostante il rostro: così facendo sarà più facile individuare ed estrarre il dente con un coltellino.

  4. Asportate poi anche gli occhi, incidendoli in maniera circolare intorno al bulbo. Sciacquate bene sia la testa che il corpo della seppia sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui: a questo punto la seppia è pronta per essere utilizzata in cucina!

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