Babka speculoos spopola sui social: ecco cos'è e come si fa

Immaginate un pan brioche farcito con crema spalmabile ai biscotti caramellati: è il babka speculoos. Ecco come si fa.

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Siamo pronti a scommettere che se non avete ancora preparato un babka speculoos appena finito questo articolo inizierete a mettere le mani in pasta. Lievitato di origine ebraica, somiglia a una treccia di pan brioche, ma nasconde una dolce e piacevole sorpresa. Ripercorriamo la sua storia e scopriamo a chi è venuto in mente di utilizzare anche la fragranza tipica dei biscotti speziati tipici di Francia, Belgio e Paesi Bassi.

Babka: l’origine del dolce ebraico

Non possiamo parlare del babka speculoos senza ripercorrere le origini del dolce, che non ha nulla a che vedere con l’aggiunta dell’aroma ai biscotti speziati che lo hanno portato in tendenza sui social. Il babka è una cosa, gli speculoos un’altra, ma insieme danno vita a una prelibatezza spaziale. Ma, procediamo con ordine. Sembra che il lievitato sia nato quasi per caso intorno all’Ottocento, grazie all’ingegno delle donne più anziane delle comunità ebraiche ashkenazite in Ucraina e Polonia. Era avanzato un po’ d’impasto della challah, un pane all’uovo particolarmente ricco, così pensarono di farcirlo, intrecciarlo e cuocerlo.

Secondo un’altra teoria, le comunità ebraiche hanno preso spunto dal panettone italiano, portato in Polonia nel XVI° secolo dalla regina consorte Bona Sforza. A prescindere dalla paternità, il babka è un lievitato ripieno di marmellata, frutta secca, semi di papavero, uvetta e spezie (cannella in primis), avvolto su se stesso, intrecciato e cotto in uno stampo lungo e basso (simile a quello del plumcake).

Per le comunità ebraiche era ed è ancora oggi un dolce della tradizione, perfetto per tutte le occasioni di festa. Grazie all’avvento dei social, la preparazione è diventata famosa ovunque, ma replicarla non è così semplice. Non tanto per l’impasto in sé, quanto per la lievitazione.

Come si fa il babka

Prima di vedere come si fa il babka, una precisazione è d’obbligo. Oggi ci sono diverse varianti del dolce, ma quella più famosa è con il ripieno al cioccolato. L’impasto è simile a quello del pan brioche, quindi a base di: farina, zucchero, uova, burro e lievito di birra. La farcitura, che è il vero pezzo forte, prevede: cacao amaro in polvere, cioccolato fondente, gocce di cioccolato, burro e zucchero a velo.

Dopo aver impastato, è necessaria una prima lievitazione di almeno due ore. Dopo di che, l’impasto va steso su una spianatoia e farcito con uno strato di crema. A questo punto bisogna arrotolarlo su se stesso fino a formare un cilindro che va tagliato a metà in lunghezza. Poi, si intrecciano le due parti, si mette il tutto in uno stampo da plum cake e si lascia lievitare ancora un paio d’ore. Infine, si inforna a 180° per circa 40 minuti.

Come si fa il babka speculoos

E il babka speculoos? È molto semplice: non è altro che la versione classica farcita con la crema spalmabile dei biscotti speziati tipici del Belgio, della Francia e dei Paesi Bassi. Se il nome della farcitura non vi dice niente, siamo pronti a scommettere che dicendovi Biscoff tutto vi apparirà più chiaro. È questa, infatti, la dicitura con cui cookies e derivati sono famosi a livello internazionale.

I biscotti sono sottili e speziati con cannella, chiodi di garofano e cardamomo. Originari della Contea delle Fiandre, territorio oggi condiviso tra Belgio, Francia e Paesi Bassi, un tempo venivano preparati solo per la ricorrenza di San Nicola. Oggi, invece, sono disponibili ogni periodo dell’anno e si trovano in vendita anche nei supermercati italiani. Non solo i biscotti, anche la crema spalmabile è ormai super diffusa. Ed è proprio con questa prelibatezza super calorica, al gusto di biscotto caramellato, che viene farcito il babka speculoos. La crema si vende anche online, a circa 6,40 euro per la confezione da 400 grammi.

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Quanti babka esistono

Tralasciando la variante allo speculoos, che modifica il dolce solo per quel che riguarda la farcitura, è bene precisare che esistono due tipi di babka. Di quello più famoso, ossia la versione ebraica, ne abbiamo parlato in abbondanza. L’altro, invece, è diffuso soprattutto in Polonia e non ha nulla a che vedere con la ricetta che hanno inventato le anziane delle comunità ashkenazite.

Il babka polacco è tondo e cosparso di zucchero a velo o glassa e canditi. Il nome deriva dalla parola babcia con cui i polacchi chiamano affettuosamente le nonne ed è da ricollegare allo stampo su cui viene sfornato, ossia quello ondulato tipico dei dolci casalinghi. Anche il gusto è molto diverso. Rispetto al dolce ebraico, la pietanza made in Polonia è simile al nostro panettone o alla colomba.

Come fare la crema speculoos in casa

Così come tutte le altre creme spalmabili, anche la speculoos si può fare in casa. Considerando che tra gli ingredienti ci sono i biscotti, la crema non risulterà del tutto liscia, ma grazie alla presenza del cioccolato bianco e del latte, l’aspetto granuloso non è fastidioso, anzi, è ancora più gustoso. Oltre che per il babka, si può usare sul pane, sulle fette biscottate e perfino sulla crostata. Insomma, al pari della Nutella, come vi aggrada maggiormente, anche come topping di gelato o yogurt.

Ovviamente, attenzione alle quantità perché si tratta di una crema molto calorica. Per prepararla avete bisogno di: biscotti (possibilmente gli originali Biscoff), cioccolato bianco, latte, olio di semi di arachide, miele, zucchero di canna, cardamomo e cannella in polvere. Il procedimento è semplicissimo, ma sono comunque necessarie delle accortezze.

Non dovete fare altro che scaldare il latte, portandolo quasi a bollore, poi aggiungere il cardamomo e lasciare in infusione per 10 minuti. Nel frattempo, riducete in polvere i biscotti con un mixer e mettete a sciogliere il cioccolato bianco. Infine, eliminate il cardamomo e unite tutti gli altri ingredienti al latte, mantenendo la fiamma bassa e continuando a mescolare. Infine, trasferite in un contenitore e lasciate che si raffreddi completamente a temperatura ambiente.

Come si conserva la crema spalmabile

La crema spalmabile, possibilmente in un contenitore di vetro come quello della Nutella, si conserva in frigorifero per massimo quattro giorni. Un consiglio importante: visto che a basse temperature la crema tenderà a diventare densa, vi consigliamo di tenerla a temperatura ambiente per mezz’ora prima del consumo. Inoltre, prima di utilizzarla, ricordate di mescolarla delicatamente, così che l’olio torni ad essere bene amalgamato al resto.

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