Alito cattivo: i cibi da evitare e i rimedi a tavola per combatterlo

L'alitosi è un disturbo che può dipendere anche dal cibo e si può risolvere con una dieta adeguata: scopri cosa mangiare per avere un alito fresco.

L’alitosi, cioè quella spiacevole condizione per cui l’alito ha un odore sgradevole, è un disturbo comune che può causare imbarazzo e disagio, specie quando si è in compagnia di altre persone. Può dipendere da una cattiva igiene orale o da problemi di salute, per esempio di natura gastrointestinale, ma può anche essere legata al consumo di alcuni alimenti che favoriscono la comparsa dell’alito cattivo. Ecco perché fare attenzione a cosa portiamo in tavola può essere uno dei rimedi più efficaci per tenere lontano e combattere questo inconveniente. Scopri quali sono i cibi da evitare e qual è la dieta più indicata per prevenire e contrastare l’alitosi.

Le cause dell’alitosi

In molti casi, l’alitosi è dovuta a problematiche della bocca, come una scarsa igiene, la secchezza, o xerostomia, la carie o la presenza di processi infiammatori come la gengivite – che interessa le gengive ed è spesso causata da depositi di placca e tartaro – e la parodontite – che colpisce il parodonto, il legamento che tiene la radice del dente attaccata all’osso -: queste condizioni fanno sì che i batteri presenti in bocca, che si nutrono dei residui di cibo, in particolare di materiale proteico, rilascino composti a base di zolfo e azoto che emanano cattivo odore.

A volte, invece, dietro l’alito cattivo possono esserci patologie più complesse, in particolare a carico dell’apparato gastrointestinale: è il caso del reflusso gastroesofageo, perché la risalita di materiale acido dallo stomaco all’esofago può dare all’alito un odore sgradevole, ma anche di disturbi che coinvolgono altri organi, come i reni e il fegato, e delle intolleranze alimentari, come nell’alitosi da intolleranza al lattosio.

Infine, può accadere che l’alito cattivo sia la conseguenza del consumo di determinati alimenti che possono scatenarlo.

In tutti i casi è fondamentale curare l’alimentazione, sia evitando i cibi che possono favorire l’alitosi, sia mangiando in modo bilanciato per prevenire e controllare le patologie, soprattutto dentali e gastrointestinali, che possono essere all’origine di questo disturbo. Ecco qualche consiglio.

I cibi da evitare per tenere lontana l’alitosi

Come è facile immaginare, tra i primi responsabili dell’alitosi ci sono i cibi dall’odore forte, come aglio e cipolla, che proprio per questo vengono utilizzati per insaporire e dare aroma ai piatti ma che, purtroppo, producono lo stesso effetto anche nella nostra bocca quando li mangiamo.

Anche altri alimenti possono portare a questo inconveniente perché tendono a causare disidratazione e una ridotta produzione di saliva, con conseguente secchezza della mucosa orale: è il caso dei cibi salati, ma anche delle bevande alcoliche, perché l’alcol agisce come un diuretico e può avere un effetto disidratante sull’organismo, specie in caso di consumo eccessivo.

L’alito cattivo può essere dovuto anche all’abuso di cibi ricchi di grassi che rallentano la digestione, come le carni rosse e i condimenti come il burro e la margarina.

Anche gli alimenti ricchi di zuccheri semplici possono favorire l’alitosi perché stimolano la proliferazione batterica, soprattutto se vengono consumati tra un pasto e l’altro e non sono seguiti da un’adeguata igiene orale.

Ci sono poi dei cibi che determinano la formazione di sostanze maleodoranti che possono rendere l’alito poco gradevole: tra questi rientrano i formaggi, perché le proteine del latte, a contatto con i batteri presenti nella bocca, danno origine ai cosiddetti composti solforati volatili (CSV), molecole organiche contenenti zolfo responsabili dell’alito cattivo che spesso compare subito dopo aver mangiato questi prodotti caseari. Questo effetto collaterale sembra essere meno marcato con gli altri derivati del latte, in particolare quelli fermentati come lo yogurt e il kefir, perché la loro acidità, facilitando la digestione e quindi l’eliminazione delle scorie, può inibire la produzione dei composti che causano cattivo odore, aiutandoci a preservare la freschezza del nostro alito.

I rimedi contro l’alito cattivo: la dieta che aiuta a prevenirlo e combatterlo

Per proteggersi dall’alitosi è utile adottare una dieta equilibrata e sana, ridurre il consumo di cibi troppo ricchi di grassi, sale e zuccheri e privilegiare alimenti facilmente digeribili, per esempio le proteine di carni bianche, pesce, uova e legumi. Un ruolo molto importante è giocato dalla frutta e dalla verdura, ricche di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti essenziali per proteggerci dall’infiammazione che può essere alla base dell’alitosi e per aiutarci a reagire meglio, rinforzando le nostre difese immunitarie. Le verdure crude, come finocchi, carote e sedano, contribuiscono anche a ripulire i denti dai residui di cibo, riducendo il rischio che i batteri possano proliferare nella bocca e dare origine a carie, infiammazioni e cattivi odori. Prova il nostro pinzimonio esotico! Per questo motivo, uno dei principi base della sana alimentazione, che prevede un consumo quotidiano di almeno 5 porzioni tra frutta e verdura, è un efficace rimedio naturale e una valida arma preventiva anche contro l’alitosi.

Oltre a portare in tavola i cibi giusti, è fondamentale assicurarsi una buona idratazione, che non solo aiuta l’organismo a mantenersi in salute e a funzionare correttamente ma previene anche fenomeni di secchezza delle fauci che possono portare all’alitosi. È utile bere almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno, avendo cura di farlo regolarmente lungo tutto l’arco della giornata, senza aspettare lo stimolo della sete ma anticipandolo, e aumentando il consumo di liquidi se fa caldo o in caso di attività fisica intensa. Anche i cibi ricchi di acqua sono degli ottimi alleati per mantenersi idratati.

Infine, alcune cautele specifiche sono utili se l’alito cattivo è il sintomo di una patologia, come il reflusso gastroesofageo, perché una dieta adeguata può contribuire a lenire i disturbi, dunque anche ad attenuare l’alitosi: in un’alimentazione anti-reflusso è consigliabile, per esempio, limitare il consumo di alimenti cosiddetti "reflussogeni" come il pomodoro, gli agrumi, gli alcolici, il cioccolato, la menta e il caffè, oltre ad adottare una serie di buone abitudini che riducono la risalita acida dallo stomaco all’esofago, come mangiare lentamente, masticare bene, fare pasti piccoli e frequenti e non sdraiarsi subito dopo aver mangiato.
Allo stesso modo, se l’alitosi è causata dall’intolleranza al lattosio, seguire un’alimentazione senza lattosio aiuterà anche a contenere questo disturbo.

Queste accortezze a tavola, unite a una corretta igiene orale con spazzolino, dentifricio e collutorio, riducono il rischio di soffrire di alitosi e aiutano a controllarla.

Fonti:

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