Con quale vino abbinare le ostriche
La Francia è il primo produttore europeo per le ostriche. Ed è proprio la Francia a stabilire gli standard che definiscono la commerciabilità.
Le più pregiate sono quelle tonde, le belon, che hanno il pregio di poter raggiungere i 15 cm di diametro. Normalmente però la dimensione tipica di un’ostrica è invece di circa 10 cm, ma a volte anche inferiore.
Normalmente quando si mangiano ostriche si è soliti accompagnare dello Champagne.
L’abbinamento però non è esclusivo e tutto sommato nemmeno unico consigliabile.
Diverse sono infatti le alternative come un Valle Isarco Veltliner.
Questo vino nasce nella Valle del fiume Isarco, siamo in zona Alto Adige e vicino ai comuni di Bressanone, Chiusa, Villano e Varna, tra gli altri.
Il profumo di questa bottiglia è quello di frutta fresca, in modo particolare la mela ma anche le pere William e la pesca bianca.
I più esperti degustatori potranno riconoscere anche delle note di pompelmo giallo.
E’ un vino fresco di acidità e piuttosto sapido, ideale per essere abbinato alle ostriche.
Ma non solo. Il Valle Isarco Veltliner riesce molto bene ad abbinarsi alle verdure. Un pinzimonio o anche delle complesse torte salate o ancora con delle grigliate di verdure sono ideali con un buon calice di Veltliner.
Rimane naturalmente una valida proposta anche per i molluschi e anche per i pesci di acqua dolce.
Da provare anche con i pecorini o con i formaggi freschi.
Tornando alle ostriche la denominazione francese le suddivide sostanzialmente in due tipologie.
Le più pregiate sono denominate speciales mentre le tutte le altre sono le fines.
Le ostriche tonde hanno un sapore più delicato rispetto alle allungate.
Le seconde infatti hanno un sapore deciso pur rimanendo armoniche.
Gli estimatori apprezzano anche le ostriche bretoni, le marennes, che si distinguono per una leggera orlatura verde.
Sono delle ostriche davvero rare e difficilmente le troverete importate in Italia.
Ad ogni modo, tranne poche eccezioni, i ristoranti propongono normalmente delle ostriche allungate.
Ecco quindi che pare davvero inutile sprecare dello champagne, magari costoso, con delle ostriche decisamente poco pregiate
Del resto sono diversi, dicevamo, le alternative.
I francesi in effetti non consumano champagne ma più probabilmente un calice di Muscadet.
Il Muscadet è un bianco della Loira occidentale piuttosto leggero e con una buona intensità nel gusto e nell’olfatto.
Una veloce panoramica sui vigneti italiani possono invece comprendere una bottiglia di Zibibbo, ideale per le ostriche più sapide.
Con ostriche ma con i crudi in generale non dimentichiamoci del Locorotondo DOC, un vino pugliese dal profumo intenso.
Per terminare anche un rosso come la Lacrima di Morro d’Alba potrebbe essere una proposta. La lasciamo proprio in fondo, diciamo che se avete già provato il resto potrebbe anche essere una sorpresa.
E come tale non proseguiamo oltre.