L’alimentazione del giovane studente

L’alimentazione dei più piccoli, dei giovani uomini che affrontano le giornate scolastiche, sono troppo spesso influenzate dalle abitudini degli adulti.

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Ecco quindi che è facile trovare nei piatti dei nostri figli troppe proteine e grassi mentre i principi della sana alimentazione mediterranea con pesce, frutta, verdura e legumi sono poco praticati e cucinati.
Da una parte il tempo dall’altra parte anche una mancata informazione portano purtroppo risultati negativi giù nei primi anni di vita.
E’ fondamentale infatti cercare fin dalla giovane età educare il piccolo studente ad avere una corretta alimentazione in modo da abituare a mangiare sano, equilibrato e con un regime proteico corretto.

In linea generale fornire una sana alimentazione al nostro piccolo studente non è complicato. 
Vero però che anche la scuola dovrebbe poi proseguire questo nostro impegno cercando di proporre, nei pranzi scolastici, un menù equilibrato e il più possibile corretto.
Ma anche se questo avvenisse poi siamo soliti a concedere ai nostri figli degli ‘strappi’ alle regole che spesso vanificano il risultato finale.

Ricordiamoci infatti che il giovane studente ha un bisogno energetico che varia sia in base all’età e alla conformazione fisica ma anche rispetto al tipo di vita che svolge.
Una alimentazione corretta prevede di dosare le calorie necessarie per la giornata proprio in base all’attività fisica svolta.
Come per gli adulti la suddivisione dei pasti è importante, partendo dalla prima colazione fino ad arrivare a cena, mediante un percorso di 5 pasti che non dovremmo mai far saltare fornendo in questo modo anche le corrette calorie e prevenendo l’obesità infantile, sempre più purtroppo presente.

Ricordiamoci inoltre che i nostri piccoli hanno necessità di avere una alimentazione completa e varia. Proteine, che devono essere circa del 15%, grassi, intorno al 30% e carboidrati, la rimanente parte, devono essere infatti assunte regolarmente in modo da assicurare un corretto equilibrio. Anche la percentuale di proteine animali e vegetali come la proporzione tra gli zuccheri semplici e quelli complessi o ancora le vitamine ed i sali minerali, deve essere il più possibile equilibrata e proporzionata.
Per questo occorre anche limitare l’apporto di sale proprio come opera di prevenzione fin dalla più giovane età dei fenomeni di ipertensione.

Parlando di 5 pasti al giorno consideriamo uno spuntino di metà mattina e una merenda. Mangiare fuori pasto è dannoso per la corretta formazione alimentare poiché la piramide delle calorie parte da un 15% della prima colazione, un 5% nello spuntino, il 40% nel pranzo, il 10% nella merenda e il rimanente 30% nella cena.
Ecco quindi che è facile, se non si rispettano i 5 pasti al giorni, provocare uno squilibrio nella ripartizione calorica provocando oltre a sovrappeso anche altri possibili disturbi che negli anni a seguire potranno compromettere il metabolismo.

Ricordiamoci quindi di prestare la massima attenzione fin dai primi di anni di vita attiva dei nostri figli in modo da garantire loro un percorso di vita sano e sereno.

 

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