Cosa mangiare per contrastare il mal di testa
Mal di testa? Un'alimentazione corretta influisce sul mal di testa, riducendone i sintomi. Scopriamo come.
Chi non ha mai sofferto di mal di testa? Non quello leggero che appena si avverte, ma quello che si manifesta con un cerchio di ferro alla testa, con pulsazioni pesanti e dolorose all’interno come se qualcuno stesse cercando di uscire!
Il mal di testa è un malessere sfuggente (e spesso invalidante) che i neurologi difficilmente sono in grado di addebitare ad una specifica causa, dal momento che tali cause potrebbero anche essere dovute ad una predisposizione individuale.
Tra le cause però si è riuscito a determinare che l’assunzione di particolari alimenti può innescare una cefalea, in particolare se il soggetto soffre di sensibilità a particolari conservanti di normale consumo.
Tra gli alimenti "incriminati", la cui lista è decisamente corposa, spiccano i salumi e gli insaccati per i nitrati usati per la loro conservazione, i tannini dei vini rossi ed il glutammato di sodio presente in alcuni dadi da brodo.
Ma oltre ai conservanti anche una serie di alimenti, dalla digestione particolarmente laboriosa, può provocare un attacco di cefalea, tra questi citiamo i legumi, le cipolle, la frutta secca, le banane mature e pane e pizza caldi, purtroppo anche il cioccolato rientra in questa classe di alimenti.
Oltre ai cibi che fanno male, ovviamente esistono anche una serie di alimenti che combattono l’insorgere delle cefalee oppure ne alleviano i sintomi, pane, pasta e riso, in particolare quello integrale, frutta e verdure fresche (ancora un indicazione dell’assoluta necessita di consumare questa tipologia di alimenti) pesce e carne fresca, quest’ultima preferibilmente bianca, succhi e centrifugati freschi, e con moderazione anche caffè e tè.
Ovviamente queste sono indicazioni di massima, che possono variare in base alla sensibilità del particolare soggetto, per cui chi soffre di cefalee ricorrenti dovrebbe verificare, all’insorgere di un attacco, quali sono gli alimenti consumati nel pasto immediatamente precedente. Per cui ovviamente è sempre necessario un consulto dal proprio medico prima di intraprendere qualunque regime alimentare.