I 10 "comandamenti" di Academia Barilla
Academia Barilla ha pubblicato un decalogo che evidenzia una serie di convinzioni errate che il resto del mondo ha sulla nostra cucina.
Una delle gastronomie più note al mondo è senza dubbi quella italiana, che porta con se una ventata di romanticismo oltre alla sua famosa e riconosciuta bontà e ricercatezza.
Ma ecco che avviene uno strano fenomeno, quando una ricetta italiana passa la frontiera subisce delle strane metamorfosi a causa delle libere interpretazioni che lo chef locale applica in base a convinzioni del tutto personali (e del tutto errate!) sulla nostra cucina, ed ecco comparire delle improbabili salse, o anche pasta utilizzata come contorno, e perfino strane bevande che accompagnano il pasto.
Academia Barilla ha deciso allora di porre un freno ad una serie di convinzioni errate che il resto del mondo ha sulla nostra cucina, e l’ha fatto elencando i 10 peggiori errori che si possono commettere al riguardo dell’italian food.
Tale decalogo ha avuto una diffusione enorme anche sul web al punto che è stato ripreso anche da importanti giornali esteri, come il Daily Mail, suscitando la meraviglia dei lettori e demolendo una serie di cattive abitudini che si sono radicate attorno alla nostra ottima cucina.
Analizziamo allora questi 10 "comandamenti" che riflettono gli errori più gravi che vengono solitamente commessi:
1) La presenza del cappuccino alla tavola di mezzogiorno è sicuramente uno degli errori più gravi che sia possibile commettere, mai un italiano pasteggerebbe a pranzo o a cena con tale bevanda, relegata giustamente all’ora di colazione.
2) L’utilizzo della pasta o del riso come contorno non è ammesso, eccezion fatta per l’ossobuco con il risotto, questi alimenti costituiscono dei primi piatti e come tali vanno usati, e con la carne o il pesce si serve un’insalata!
3) La cottura della pasta va fatta esclusivamente in acqua bollente più o meno salata, con una cottura al dente, e nell’acqua di cottura della pasta non vanno assolutamente aggiunti condimenti vari, a partire dall’olio.
4) Versare il ketchup sulla pasta costituisce un vero peccato mortale! Nessun italiano si sognerebbe di utilizzare questo condimento sulla pasta, relegandolo giustamente ad accompagnare patatine fritte o qualche secondo.
5) Gli "spaghetti alla bolognesa" che spesso si leggono nei menù dei ristoranti all’estero non esistono, a parte che la dizione corretta è "bolognese", questo saporito piatto emiliano va fatto con le tagliatelle all’uovo, le uniche ammesse a "convivere" nello stesso piatto con il ragù alla bolognese grazie al modo in cui questa pasta porosa si amalgama col condimento.
6) Gli spaghetti al pollo non esistono, e facciamolo capire anche agli americani!
7) La Caesar salad, creata dallo chef italiano Caesar Cardini, non ha avuto in nessuna regione italiana la fama e la notorietà che le viene attribuita all’estero, dove viene presentata come un famosissimo piatto italiano.
8) Le "famose" fettuccine all’Alfredo, non esistono! In effetti sono state create da Alfredo Di Lelio, proprietario di un ristorante romano, ma anche per questo piatto il successo in Italia è stato pari a zero, alla faccia delle convinzioni degli americani che arrivano in Italia sperando di poterne assaporare piatti monumentali.
9) Nessun ristorante italiano degno di tale nome coprirebbe i tavoli con tovaglie a quadrettoni rossi e bianchi, ferma convinzione di molti turisti che arrivano dalle nostre parti, solo qualche locale che serve piatti che certamente non appartengono alla cucina italiana utilizza queste tovaglie.
10) La cucina non è un’opinione, le ricette vengono tramandate di generazione in generazione con amore e genuinità, e per assaporarle correttamente rivolgiamoci pure alla nonna che ancora prepara il ragù dal giorno prima lasciandolo cuocere su una fiamma invisibile per ore ed ore.