Cucinare vegan

Cucinare vegan, ecco come cuocere gli alimenti in modo da preservarne al massimo il gusto e le proprietà alimentari.

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Cucinare vegano implica un radicale cambiamento sia dal punto di vista degli alimenti da consumare ma anche sulle modalità di cottura degli alimenti, modalità decisamente articolate il cui scopo fondamentale è quello di preservare per quanto possibile le vitamine e i minerali contenuti nelle verdure.
Anche per il calore utilizzato si suggerisce, cosa purtroppo poco fattibile nelle nostre abitazioni, di utilizzare legna o antracite, in alternativa va sempre utilizzata una piastra rompifiamma e una cottura a fiamma bassa.

Le pentole migliori sono in ghisa, che mantiene e distribuisce meglio il calore, in terracotta o in acciaio inox, che non altera il sapore delle verdure che vi vengono cotte; una pentola molto utilizzata per questo tipo di preparazioni è il wok, realizzata con diversi materiali ed usata per friggere, saltare e stufare.
Dimenticarsi dei contenitori di plastica preferendo invece quelli in vetro o in acciaio, mentre le posate migliori sono quelle in legno.

Cerchiamo ora di schematizzare per quanto possibile i vari modi disponibili per la cottura delle verdure:

Nischimè: è una cottura senza olio che consente la cottura a strati delle verdure partendo dalle più dure alle più morbide tagliate tutte a pezzetti regolari, la fiamma dovrà essere regolata al minimo.
Bollitura: può essere realizzata in acqua calda o in acqua fredda, nel primo caso si farà bollire abbondante acqua per poi cuocervi un tipo di verdura per volta per pochi minuti, nel secondo si disporranno le verdure a strati aggiungendo poi acqua fredda e cuocendo a fiamma vivace per qualche minuto.- –  — Verdure saltate: questo tipo di cottura può essere realizzato in 3 modi differenti, con olio, utilizzando qualche goccia di olio di sesamo, con acqua e senza nessuna aggiunta, in quest’ultimo caso si sfrutta il liquido contenuto nelle verdure stesse.
Tempura: gli alimenti vengono prima passati un una pastella di acqua e farina e poi fritti in abbondante olio, unica avvertenza: la pastella deve essere messa in frigorifero prima dell’utilizzo o deve essere realizzata con acqua freddissima.
A vapore: una cottura ottima per carote, cipolle, ravanelli ecc.
Al forno: una tipologia di cottura da utilizzare prevalentemente nel periodo invernale
A pressione: un tipo di cottura che riduce anche di molto i tempi di cottura ma ha di contro che le temperature elevate distruggono molte delle vitamine presenti nelle verdure
Alla griglia: cottura indicata per cipolle,broccoli, cavolfiori, zucca spalmando sulle verdure una miscela di tamari e olio.

 

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