Pizza margherita
- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Birra Pilsner
- COSTO: Economico
- CUCINA REGIONALE: Campania
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: -
- TEMPO: 20 min di preparazione 3h di lievitazione20 min di cottura
“Vedi Napoli e puoi muori”: una frase simbolo che evidenzia lo splendore del capoluogo campano dove chiunque viva o si rechi per piacere non può fare a meno di gustare la famosa pizza margherita. Ogni pizzaiolo che si rispetti custodisce gelosamente la propria ricetta ma questa prelibatezza, conosciuta in tutto il mondo, è sempre e solo caratterizzata da ingredienti unici e inimitabili.
Simbolo del made in Italy (il 17 gennaio di ogni anno si celebra la sua Giornata mondiale), la pizza fornisce un mix di diversi nutrienti (dai carboidrati complessi alle vitamine del gruppo B) che restituiscono energia e, in parallelo, condizionano la produzione di neurotrasmettitori legati allo stare bene.
Punto di riferimento della tradizione gastronomica mediterranea, la pizza margherita custodisce come un tesoro il suo punto di forza nella mozzarella e la ragione è semplice: il fiordilatte contiene pochissima acqua e la pizza all’interno del forno non rischierà di risultare annerita sul cornicione e acquosa nella parte centrale.
E ancora, la sua meravigliosa semplicità punta forte su altri ingredienti clou che piacciono a tutti (e come potrebbe essere diversamente?): la salsa di pomodoro, il basilico, l’olio extravergine di oliva. Da gustare quantomeno una volta a settimana, la pizza margherita nasce a Napoli nel 1889 dalle mani di un conosciuto pizzaiolo dell’epoca, Raffaele Esposito, che la creò per un evento speciale: la visita della regina Margherita, sovrana d’Italia, con il re Umberto I.
Un appuntamento importantissimo, nell’ambito del quale il pizzaiolo realizzò tre differenti pizze: si racconta che la regina adorò su tutte quella a base di pomodoro e mozzarella, ragione per cui, da quel momento, le venne attribuito in suo onore il nome “Margherita”.
Vediamo insieme come prepararla correttamente!
Ingredienti
- Farina 00 500 g
- Lievito di birra fresco 10 g
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Sale 1⁄2 cucchiaino
- Passata di pomodoro q.b.
- Fior di latte 1
- Basilico qualche foglia
- Zucchero 1 cucchiaino
Preparazione
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In una terrina mettete 25 ml di acqua tiepida in cui sciogliere il lievito, poi lasciate coperto per 20 minuti a lievitare. Ora setacciate la farina e unitela al sale, al lievito già preparato, allo zucchero e all'olio: lavorate l'impasto (aggiungendo acqua affinché sia abbastanza morbido) fin quando non sarà omogeneo.
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Coprite la terrina con un panno pulito e lasciate lievitare la pasta in un posto caldo. Ora tagliate il fiordilatte a fettine sottili. Non appena la pasta sarà lievitata, ungete con l'olio una teglia e stendete l'impasto, facendo attenzione a mantenere uno spessore uniforme.
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Distribuite la passata di pomodoro, qualche fogliolina di basilico, un filo d'olio e il fiordilatte. A questo punto fate cuocere in forno preriscaldato a 220° C per 15/20 minuti (in funzione dello spessore che le avete dato). Appena dopo averla sfornata servitela, ancora fumante, in tavola!
Consigli
I pizzaioli professionisti utilizzano soltanto un pizzico di lievito in polvere, lasciando poi per parecchie ore l'impasto a lievitare. Una gustosa variante della pizza margherita è costituita dalla cosiddetta "bufalina", che prevede l'utilizzo della mozzarella di bufala e il filetto di pomodoro. Un ultimo suggerimento: ua volta estratta la pizza dal forno, non dimenticate il tocco finale: un goccino di olio extravergine d'oliva a crudo.