Topinambur: origini, storia e curiosità sul carciofo di Gerusalemme
Scoprite origini, storia e curiosità sul topinambur, uno dei tuberi più gustosi da abbinare a carciofi e patate per ricette strepitose.
Cos’è il topinambur? Quali sono le sue origini e la sua storia? Chiamato anche carciofo di Gerusalemme, il topinambur è un tubero antichissimo che ha però incontrato le nostre cucine recentemente. Scopriamo insieme le origini del topinambur, la sua storia e anche qualche deliziosa ricetta da provare.
Cos’è il topinambur e come sceglierlo
Quando si parla di topinambur si intende il rizoma della pianta Helianthus tuberosus. Si tratta di una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Quella del topinambur è una pianta erbacea diffusa nei territori umili e soleggiati che cresce spontanea lungo corsi d’acqua (torrenti, fiumi). La pianta del topinambur ha un singolo fusto con foglie opposte alla base e alternate verso la cima, tipica caratteristica di queste specie. Fiorisce tra agosto e ottobre, momento in cui poi fiorisce. I tuberi commestibili si raccolgono nel periodo invernale quando la pianta in superficie è secca. I tuberi di topinambur si raccolgono dopo le prime gelate invernali, momento in cui il loro sapore è particolarmente dolce e gradevole. I topinambur vengono raccolti a mano facendosi spazio nel terreno fino a circa 30 cm di profondità.
Topinambur: origini e storia
Il topinambur è originario del Nord America e del Canada. Si ha rilevanza delle prime colture in Sud America già intorno al 1400. Inizialmente apprezzato solo come pianta ornamentale per i suoi bei fiori gialli che ricordano quelli del girasole, il topinambur fu assaggiato per la prima volta durante il XV secolo da un esploratore di origini francesi. Fu così esportato in Europa dove ebbe un discreto successo, che però fu presto sostituito dalle patate, più semplici da conservare e pulire.
Come conservare i topinambur
Dopo la loro raccolta, i topinambur possono essere conservati in frigorifero fino a 10 giorni avvolti in un panno e chiusi all’interno di un sacchetto per alimenti.
Tutti i nomi del topinambur
Il nome bizzarro del topinambur non è l’unico che si da a questo gradevolissimo tubero. Viene chiamato anche:
- Carciofo di Gerusalemme: pur non avendo origini di questa città e non essendo un carciofo, viene spesso chiamato così forse per il sapore che lo ricorda. Le origini di questo nome sono incerte, alcuni sostengono che i Puritani anglosassoni, una volta arrivati nel Nuovo Mondo, avessero denominato questa pianta erbaceain onore della Nuova Gerusalemme che intendevano fondare nei territori appena scoperti. Un’altra fazione sostiene invece che si tratti di un’errata pronuncia da parte dei popoli anglofoni della parola girasole, termine utilizzato dai coloni italiani nel Nord America per chiamare il fiore giallo di questa pianta. Probabilmente nel tempo la parola girasole artichoke si sia contaminata nella pronuncia anglofona in Jerusalem artichoke, corrispondente inglese del carciofo di Gerusalemme.
- Girasole del Canada: nome che deriva dall’aspetto del fiore di questa pianta, che è molto simile a un girasole e i cui primi rinvenimenti sono avvenuti in Canada.
- Rapa tedesca: nome che risale all’arrivo di questo ortaggio in Germania nel XVII secolo, dove veniva considerato un alimento molto raffinato.
- Tartufo canadese: per la forma bitorzoluta di questo alimento che nella sua dimensione ricorda vagamente i tartufi del Nord America.
- Patata Canada: nome attribuitogli da una tribù brasiliana
- Altri nomi di origine incerta: carciofo di canna, patacca, trifola, taratufolo.
Proprietà del topinambur
Il topinambur ha diverse proprietà benefiche per il nostro organismo, è un ortaggio ricco di carboidrati, di acqua e di inulina, una fibra alimentare solubile simile all’amido delle patate che viene però metabolizzata a livello del colon. Queste sue caratteristiche ne fanno un prezioso alimento probiotico, che favorisce la digestione e lo sviluppo di batteri utili come i lattobacilli. L’apporto di questi ultimi nella microflora intestinale rende il topinambur un alimento spesso indicato per donne in fase di allattamento o durante la gravidanza, in quanto tali batteri vanno a stimolare la produzione del latte materno. Il consumo di topinambur a tavola è inoltre apprezzato per i diversi benefici che apporta in una dieta ipocalorica e ipoglicemica, tra i quali quello di contenere l’assorbimento del colesterolo, di regolare la glicemia e il glucosio nel sangue e di favorire il benessere intestinale. Quest’ortaggio da tubero è infine privo di glutine e contiene quantità significative di vitamine del gruppo A, B e C e di potassio, andando così a sostenere il sistema immunitario e a combattere stress, stanchezza e affaticamento muscolare.
Che sapore ha il topinambur?
Il gusto del topinambur ricorda molto quello del carciofo e la sua consistenza è simile a quella della patata. A differenza della patata, il topinambur si consuma sia crudo che cotto, con la buccia (solo se pulita molto bene) o dopo averlo pelato qualora la buccia risulti troppo spessa. I tuberi del topinambur sono piccoli e bitorzoluti, leggermente rosati in superficie.
Il topinambur in cucina
Il topinambur è un ortaggio le cui radici con tubero hanno diversi e gustosi utilizzi in cucina. Il suo sapore è delicato e la sua consistenza è croccante al palato. Queste due caratteristiche consentono numerosi abbinamenti, questo ne fa un alimento molto apprezzato nella cucina domestica ma anche nell’alta gastronomia e in diverse ricette della cucina vegana e vegetariana. Se consumato crudo, il topinambur può essere gustato con tutta la sua buccia ed è perfetto nelle a insalate insieme a frutta secca come mandorle, noci, nocciole e anacardi; può anche essere grattugiato e aggiunto a zuppe e minestroni. Se mangiato cotto, il topinambur riduce il suo apporto calorico e i suoi valori nutritivi e si presta alla preparazione di primi, secondi e contorni. Ottimo in forma di crema, purè, chips, ma anche semplicemente saltato in padella con un filo d’olio.
Ricette con il topinambur
Crema di topinambur
La crema di topinambur è molto leggera, proprio perché questo tubero dal sapore particolare e delicato, a metà tra la patata e il carciofo, è poco calorico e assai nutriente. Gustoso ed energizzante, il topinambur può essere utilizzato per preparare una crema perfetta per ogni accompagnamento, una sorta di vellutata profumata e deliziosa.
Risotto al topinambur
Il risotto ai topinambur è un piatto dal sapore gradevole e delicato, in cui lo spessore del riso incontra il gusto particolare di questi tuberi dalle mille qualità. Il suo segreto? La cremosità!
Topinambur al forno
Il topinambur si cucina come le patate e se fatto al forno può risultare veramente squisito, oltre ad essere un piatto ricercato ed elegante. Provatelo al forno e diventerà uno dei vostri contorni preferiti.
Topinambur in padella
Se cercate una ricetta facile, veloce e gustosissima, il topinambur in padella è ciò che fa al caso vostro. Provatelo come contorno da affiancare a piatti a base di carne bianca o pesce.
Topinambur saporiti
I topinambur saporiti andranno lavati e puliti con cura prima di essere lessati mentre a parte si preparerà una salsa con farina, olio e brodo vegetale incorporando il timo durante la cottura e aggiungendo poi il tuorlo d’uovo; la salsa sarà poi unita ai topinambur scolati e tagliati a rondelle e infine il tutto, cosparso di Parmigiano, sarà passato in forno per la gratinatura. Buonissimi!