Perché è importante mangiare cibi di stagione?

Portare in tavola alimenti di stagione è una scelta gustosa, fa bene alla salute e rispetta l'ambiente: scopri benefici e ricette.

In autunno zucche e castagne, in inverno broccoli e cavolfiori, in estate albicocche e pomodori, in primavera fave e piselli: ogni stagione ha i suoi tesori dell’orto e, che siano frutti o verdure, rispettare la stagionalità è una buona abitudine che fa bene sia alla tua salute che all’ambiente. Scopri i vantaggi di scegliere un’alimentazione stagionale e impara a comprare, cucinare e mangiare cibi di stagione in modo semplice e gustoso con i consigli e le ricette di Buonissimo.

Alimentazione stagionale: cosa significa?

L’alimentazione stagionale è un’alimentazione che segue e rispetta i ritmi e i cicli della natura, portando in tavola i cibi solo nel periodo in cui crescono spontaneamente. Una pratica normalissima in passato, quando non esistevano metodi e tecniche di coltivazione in grado di rendere disponibile ogni frutto e ogni verdura in qualsiasi periodo dell’anno, quindi la loro crescita avveniva solo in determinate stagioni, quando il clima era favorevole. Oggi, grazie alle innovazioni che si sono susseguite in ambito agricolo, è possibile coltivare frutti e ortaggi anche al di fuori della loro stagione naturale: un’opportunità che aumenta la disponibilità e la varietà di prodotti che possiamo portare in tavola tutto l’anno, ma che non deve far dimenticare i vantaggi di un’alimentazione stagionale, sia in termini di gusto e salute, sia sul fronte della salvaguardia delle risorse del Pianeta. Approfondiamo tutti i motivi per sceglierla.

Perché preferire i cibi di stagione?

Saporiti, salutari, sostenibili: sono le tre principali qualità dei cibi di stagione, che ci danno una mano a mangiare in modo saporito, genuino e rispettoso dell’ambiente. Vediamo più in dettaglio perché è importante inserirli nella propria alimentazione.

Completezza nutrizionale

La frutta e la verdura di stagione, cioè coltivate e raccolte nel loro naturale periodo di maturazione, assicurano una maggiore concentrazione di micronutrienti, come vitamine e sali minerali, proprio nei mesi dell’anno in cui il nostro organismo ne ha più bisogno per soddisfare specifiche esigenze: in estate, mangiare cibi di stagione, come pomodori, anguria, cetrioli e zucchine, vuol dire portare in tavola alimenti ricchi di acqua, potassio e magnesio che aiutano a mantenere una corretta idratazione e a reintegrare le perdite di liquidi e sali minerali causate dalla sudorazione, in inverno puntare sulla stagionalità di agrumi, kiwi e cavolfiori significa fare il pieno di vitamina C, che rinforza le nostre difese in un momento in cui si è più esposti alle aggressioni di virus e batteri, mentre in autunno assumere adeguate quantità di vitamine del gruppo B consumando in abbondanza le verdure a foglia verde come gli spinaci è essenziale per avere la giusta energia e sostenere il sistema immunitario, contrastando la stanchezza autunnale.

Variare il consumo di frutta e verdura secondo le stagioni, inoltre, dà la possibilità di diversificare l’apporto di nutrienti portando in tavola ogni mese prodotti differenti con il loro specifico patrimonio di sostanze preziose per la salute. L’alimentazione stagionale, dunque, ci aiuta ad assicurarci tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno, alla massima concentrazione possibile e proprio nel momento in cui ci servono di più, beneficiando al meglio delle proprietà benefiche dei cibi.

Gusto

Non c’è dubbio che le fragole siano più gustose in primavera, le arance in inverno, i pomodori in estate: questo perché i cibi di stagione, se li mangiamo nel periodo in cui naturalmente crescono, oltre a portarci in dote un’esplosione di nutrienti sono anche più saporiti.

Sostenibilità ambientale

Coltivare frutta e verdura nel loro periodo naturale richiede un minore dispendio di risorse energetiche e idriche e dà la possibilità di sfruttare quelle già esistenti, come il calore del sole, senza bisogno di ricrearle artificialmente con sistemi e combustibili che comportano l’emissione di sostanze inquinanti. L’alimentazione stagionale è quindi una scelta più green e sostenibile, che contribuisce a tutelare e rispettare l’ambiente premiando un’agricoltura a impatto più ridotto sull’ecosistema.

Comprare cibi di stagione, inoltre, spesso significa fare una spesa a km zero, acquistando da produttori locali: questo, oltre a sostenere le economie rurali, permette di contenere gli effetti nocivi del trasporto di alimenti su lunghe distanze, diminuendo le emissioni di CO2 legate alla distribuzione delle merci su scala globale.

Gli effetti positivi dell’attenzione alla stagionalità nelle nostre scelte alimentari non riguardano solo frutta e verdura, ma interessano anche il pesce: mangiare pesce di stagione vuol dire risparmiare le specie che si trovano in fase riproduttivaprivilegiare quelle provenienti dai mari e dagli oceani più vicini, per salvaguardarne la sopravvivenza ed evitare l’impatto devastante della pesca intensiva sull’ecosistema marino.

I consigli e le ricette per portare in tavola cibi di stagione

Abbiamo approfondito l’importanza della stagionalità a tavola: come iniziare, allora, a nutrirsi seguendo i cicli della natura? La strategia è agire su tre fronti.

  • Consapevolezza: per fare scelte di consumo orientate al rispetto delle stagioni è essenziale imparare a conoscere i periodi di maturazione di frutti e ortaggi e quelli di riproduzione dei pesci. Ti danno una mano i calendari della stagionalità di Buonissimo, che mese per mese suggeriscono i prodotti della terra e le specie ittiche da portare in tavola.
  • Canali di acquisto: come detto, comprare da produttori e venditori locali e privilegiare prodotti a km zero è un modo per avere la certezza di portare in tavola cibi di stagione e può anche essere utile per prendere coscienza, mentre fai la spesa, delle delizie che la natura offre in ogni stagione.
  • Ricette: mangiare di stagione dà la possibilità di scoprire e sfruttare tutto il potenziale culinario dei cibi, utilizzandoli per tantissime preparazioni diverse nei loro periodi di stagionalità. In autunno, per esempio, la zucca si può cucinare al forno come contorno ma anche usare come base per polpette e gnocchi, gustare sotto forma di sformato oppure aggiungere all’impasto dei muffin. Insomma, quando è disponibile, con la zucca puoi realizzare un pasto completo, dall’antipasto al dolce, tutto a base di questo ortaggio. E lo stesso vale per gli asparagi in primavera, per le arance in inverno, per le prugne in estate e per tutti i prodotti di stagione. L’alimentazione stagionale, quindi, è anche un modo per stimolare la fantasia in cucina, sperimentando tutte le specialità che è possibile preparare con un unico alimento quando la natura ce lo offre nella sua massima esplosione di gusto e nutrienti.

Fonti:

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