Perché bere acqua troppo fredda fa male?

In estate è naturale avere voglia di bere acqua fredda contro l'afa, ma questa abitudine nasconde dei rischi: scopri quali e come evitarli.

Quando le temperature salgono e il caldo torrido diventa sfiancante, è naturale cercare un po’ di refrigerio in un sorso di acqua ghiacciata, che appare l’unico rimedio contro l’afa. L’acqua, inoltre, che rappresenta un elemento essenziale per il nostro organismo 365 giorni all’anno, in estate è ancora più cruciale per ripristinare le scorte di liquidi che perdiamo con il sudore. Tuttavia, a dispetto dei benefici dell’acqua e dell’istantanea sensazione di freschezza che dona, bere acqua troppo fredda nasconde anche qualche insidia. Quali sono i rischi? E come dissetarsi e rinfrescarsi senza mettere a repentaglio la propria salute? Scopri perché bere acqua fredda fa male e come proteggersi con i consigli e i rimedi giusti.

Bere acqua fredda fa male allo stomaco

I principali effetti nocivi che possono derivare dall’abitudine di bere acqua troppo fredda riguardano lo stomaco. È importante evitare di bere acqua ghiacciata soprattutto durante i pasti o subito dopo, in fase digestiva, perché il contatto con il freddo può far sì che alcuni cibi aumentino di volume, causando gonfiore e dolore addominale. Bere acqua troppo fredda è sconsigliato anche quando fa molto caldo o durante le attività che determinano un aumento della temperatura corporea, per esempio dopo uno sforzo fisico intenso: il freddo dell’acqua, infatti, a contrasto con il calore del corpo può provocare uno shock termico all’organismo. Se questo repentino cambio di temperatura si verifica durante la digestione può causare una congestione, con conseguenze potenzialmente molto gravi.

Acqua fredda e congestione digestiva: sintomi e rimedi

La congestione digestiva è provocata da un rapido sbalzo di temperatura durante la digestione. "Congestione" è un termine medico che indica un accumulo di sangue in una determinata area del corpo. Dopo mangiato, il sangue affluisce nell’apparato digestivo per facilitare i processi digestivi, ma se in quel momento avviene un brusco cambio di temperatura, come accade quando si beve velocemente acqua troppo fredda, l’organismo subisce uno squilibrio che fa sì che il sangue venga "sequestrato", ovvero resti troppo a lungo, in quel distretto e fatichi a raggiungere gli altri, come il cuore, il cervello e i tessuti periferici: questo processo blocca il processo digestivo ed espone l’organismo a una situazione di pericolo.

Come si riconosce una congestione? I sintomi tipici sono malessere generale e pallore, sudorazione fredda sempre più abbondante, mal di testa, brividi, forte spossatezza, dolore addominale con nausea e a volte vomito. Nei casi peggiori è possibile soffrire di capogiri e arrivare a perdere conoscenza, un eventualità che richiede il tempestivo ricorso al pronto soccorso: se invece la persona resta vigile, per velocizzare il recupero e scongiurare le conseguenze peggiori è sufficiente assicurarsi che stia a riposo in un ambiente asciutto e ventilato, a clima temperato, preferibilmente con le gambe sollevate per favorire l’afflusso di sangue agli organi vitali. La congestione digestiva, dunque, è una condizione clinica potenzialmente molto pericolosa, che è bene non sottovalutare e prevenire bevendo acqua a temperatura ambiente, soprattutto quando fa molto caldo.

Acqua fredda e diarrea

Bere acqua ghiacciata o troppo fredda può anche aumentare il rischio di sviluppare una gastroenterite, un’infezione che può avere origine virale o batterica e che d’estate tende a essere più frequente a causa del caldo e dei viaggi, specie in paesi tropicali, che espongono a condizioni igienico-sanitarie non sempre ottimali e a temperature molto elevate. Se si beve acqua gelata, lo sbalzo di temperatura dopo aver mangiato, specie se il pasto è stato molto abbondante, può rallentare la digestione e favorire la proliferazione di virus e batteri che sono stati eventualmente ingeriti con il cibo. I sintomi con cui la gastroenterite si manifesta sono la diarrea, il vomito e i dolori addominali.

Bere acqua fredda in estate e in inverno: c’è differenza?

Abbiamo visto quali rischi corre il nostro organismo se beviamo acqua troppo fredda in estate, quando le temperature esterne sono bollenti. E in inverno, ingerire acqua ghiacciata è meno pericoloso? In realtà può essere altrettanto nocivo. Il nostro corpo, infatti, è sempre impegnato, in tutte le stagioni, in un processo di termoregolazione che ha l’obiettivo di mantenere la temperatura costante intorno ai 36°C: un’adeguata idratazione gioca un ruolo determinante in questo meccanismo, ma se l’acqua che beviamo è troppo fredda può sortire l’effetto opposto e ostacolare questa funzione fisiologica fondamentale per la nostra salute e la nostra stessa sopravvivenza. Ecco perché, anche d’inverno, è meglio bere acqua a temperatura ambiente.

L’acqua fredda fa male alla gola

È consigliabile evitare di bere acqua troppo fredda anche se si soffre di denti o gengive sensibili e in presenza di gola irritata, perché il freddo potrebbe acuire i sintomi.

Bere acqua fredda: i consigli per non correre rischi

Per concludere, indipendentemente dalla temperatura esterna e dai nostri gusti personali, per scongiurare rischi per la salute sarebbe meglio evitare di bere acqua ghiacciata. È comprensibile, tuttavia, che quando fa molto caldo l’acqua fredda sia preferibile per ristorarsi. Che fare? Ci sono alcune precauzioni che è possibile adottare per limitare i danni: ecco 4 regole che ti mettono al riparo da ogni pericolo.

  • Al posto di quella ghiacciata, bevi acqua fresca, che rappresenta il giusto compromesso se non ami l’acqua a temperatura ambiente: ti basta tenerla 10-15 minuti fuori dal frigorifero prima di berla.
  • Bevi l’acqua fresca lentamentea piccoli sorsi per evitare di sottoporre l’organismo a sbalzi di temperatura troppo bruschi.
  • Bevi l’acqua fredda durante la giornata, ma non ai pasti, in modo che non ostacoli la digestione.
    Evita di bere acqua freddissima dopo uno sforzo fisico o se sei molto accaldato.

Tieni presente che queste raccomandazioni non si applicano solo all’acqua ma a tutte le bevande, che è sempre bene preferire fresche, ma non gelate. Soprattutto d’estate, quindi, via libera a frullati, estratti e centrifughe, magari a base di frutta e verdura di stagione, da bere, però, rigorosamente a temperatura ambiente o fredde, mai freddissime.

Ricorda anche che bere acqua non è l’unica risorsa per rinfrescare l’organismo e idratarsi nelle giornate bollenti: può essere utile anche portare in tavola i cibi ricchi d’acqua, che con il loro elevato contenuto di liquidi integrano l’acqua che beviamo, aiutandoci a mantenere la giusta idratazione e a fare scorta dei sali minerali che perdiamo con il sudore, soprattutto quando fa molto caldo. Le nostre tagliatelle con pomodorini e cetrioli, da aggiungere a crudo alla pasta, sono una ricetta nutriente per fare il pieno d’acqua.

Fonti:

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