Uova alla Benedict, un classico della colazione americana
Pane tostato, bacon, uova in camicia e salsa olandese: scopri come sono nate le Eggs Benedict e come preparare la ricetta originale e le varianti.
Le uova alla Benedict, o Eggs Benedict, sono un simbolo della colazione e del brunch americani. Questo piatto nutriente e saporito è a base di uova in camicia adagiate su fette di pane tostato e accompagnate da bacon croccante e salsa olandese. Una specialità che gli Stati Uniti festeggiano il 16 aprile con il National Eggs Benedict Day. Come sono nate le uova alla Benedict? E come preparare la ricetta originale e le sue innumerevoli varianti?
Uova alla Benedict: chi le ha inventate
Le uova alla Benedict sono un piatto dall’origine controversa.
Una delle ipotesi più accreditate è quella che lega l’invenzione delle Eggs Benedict al Delmonico’s Restaurant, storico ristorante di New York. Era il 1860 quando la signora LeGrand Benedict, cliente fissa del locale, stanca del solito menù chiese questo inusuale piatto per colazione. Nacquero così le uova alla Benedict. Lo chef del locale, Charles Ranhofer, inserì la ricetta nel suo libro di cucina del 1894, "The Epicurean", con il nome di Eggs a’ la Benedick.
Secondo un’altra teoria, sempre nel 1894 fu Lemuel Benedict, un broker di Wall Street, a chiedere per primo al Waldorf Hotel un toast imburrato con uova in camicia, bacon croccante e salsa olandese. Il motivo? Ne aveva bisogno per smaltire una sbornia. Al maître dell’hotel il piatto piacque così tanto che decise di inserirlo nel menù.
Una terza ipotesi, riportata nel 1967 dal giornalista Craig Clairborne sul New York Times, attribuisce la nascita delle uova alla Benedict al Commodoro Elias Cornelius Benedict, banchiere e velista neyworkese.
C’è, infine, una quarta teoria, secondo la quale le Eggs Benedict furono create in Francia, non in America. A sostenerlo è la scrittrice gastronomica britannica Elizabeth David nel suo libro "French Provincial Cooking". Secondo David, il piatto si chiamava œufs bénédictine e si preparava adagiando su triangoli di pane fritto una crema di baccalà e patate, sormontata da uova in camicia e salsa olandese. Solo successivamente, per adattarsi al gusto americano, le uova alla Benedict cambiarono pelle e diventarono quelle che conosciamo oggi.
Eggs Benedict: la ricetta classica e le varianti da provare
Nella ricetta tradizionale, le Eggs Benedict si preparano con il muffin inglese, un panino soffice e rotondo tipico degli Stati Uniti, tagliato in due parti e tostato. Su ogni metà vengono disposti uno strato di bacon canadese grigliato e croccante, l’uovo in camicia e la salsa olandese, un’emulsione a base di tuorlo d’uovo, burro e succo di limone.
Nella versione italiana delle uova alla Benedict, al posto dei muffin si utilizzano del pane in cassetta, dei crostini di pane o dei panini per hamburger, mentre il bacon è generalmente sostituito con la pancetta.
Accanto alle Eggs Benedict originali, esistono tante varianti di questa specialità. Del resto, fin dagli albori della sua storia questo piatto ha subito molte trasformazioni: basti pensare che già la ricetta di Ranhofer, lo chef del Delmonico’s, prevedeva il prosciutto invece del bacon.
Un classico anglosassone simile alle uova alla Benedict sono le Eggs Royale, con il salmone affumicato al posto del bacon.
Nella versione sudamericana delle Eggs Benedict, le Huevos Benedictos, le uova sono abbinate ad avocado e chorizo, un salame piccante.
Altre varianti gustose sono le Eggs Benedict con gli asparagi, perfette per i vegetariani, e le uova alla Benedict light, in cui la salsa olandese è preparata con lo yogurt greco invece che con il burro.
Anche molti chef hanno proposto la loro rivisitazione delle Eggs Benedict. Gordon Ramsay ha rilanciato l’idea originaria del prosciutto (nel suo caso quello di Parma) in sostituzione del bacon, mentre Csaba dalla Zorza le ha preparate con la maionese al posto della salsa olandese e aromatizzate con erba cipollina e origano.
Insomma, se ti piacciono le uova e sei un amante della colazione americana o del brunch, non hai che l’imbarazzo della scelta!