Tutti pazzi per la tendenza hot honey: origini e ricetta del miele piccante
La tendenza del miele piccante è esplosa anche in Italia: ecco cos'è, dov'è nata e come si fa la salsa hot honey.
Da qualche mese a questa parte, sui social impazza la tendenza del miele piccante. È quasi impossibile scrollare le bacheche dei vari network virtuali senza incappare in contenuti che descrivono l’hot honey come una delle salse più buone al mondo. Neanche a dirlo, questo nuovo trend è esploso in America e pian piano si è esteso in tutto il globo. Parliamo, infatti, di un condimento che è nato intorno al 2010, per cui ha impiegato quindici anni buoni per giungere in Italia. Ripercorriamo le sue origini e cerchiamo di capire perché sta riscuotendo tanto successo anche nel Belpaese.
Tendenza del miele piccante: dove e quando è nata
Dalle pizza alla carne, passando per i gelati e i cocktail: l’hot honey si mette ovunque. Questo, almeno, è quanto ci mostrano sui social molti content creator che, in un modo o nell’altro, si occupano di food. La tendenza del miele piccante, salsa che oggi viene descritta come paradisiaca, è nata intorno al 2010, per merito dell’apprendista pizzaiolo Mike Kurtz. Quest’ultimo è arrivato alla ricetta perfetta dopo anni di sperimentazioni, ma a dargli l’idea del condimento è stato un incontro, o meglio un assaggio fortuito.
Nel 2003 Kurtz era uno studente universitario e si trovava in Brasile quando, al termine di un’escursione, si è seduto affamato ai tavoli di una pizzeria quasi nascosta in una valle verde. Qui ha assaggiato per la prima volta una salsa a lui sconosciuta, a base di peperoncini rossi macerati nel miele. Mike ha definito quel momento "trascendentale" e la combinazione dei sapori "ammaliante". Tornato in patria, si è messo al lavoro e ha trascorso anni a mescolare miele, peperoncini e aceto per arrivare alla ricetta perfetta. Quando l’ha ottenuta, ha iniziato a proporla ai clienti della pizzeria dove lavorava, il Paulie Gee’s a Greenpoint, Brooklyn. Gli avventori hanno apprezzato così tanto la salsa da arrivare a chiedergli confezioni da portare a casa. Non solo, è nata anche una pizza, la Hellboy con salame e miele piccante, che è diventata un pilastro del menù del locale.
Così l’hot honey ha spiccato il volo, arrivando a superare i confini americani. Di certo, Kurtz non immaginava che il suo miele piccante diventasse così popolare, diventando addirittura una nuova categoria di miele. Oggi questa salsa si trova sia nei menù dei ristoranti che nei supermercati degli Stati Uniti e genera un business da 40 milioni di dollari all’anno. In patria il suo utilizzo riguarda ogni prelibatezza: dalle insalate di Sweetgreen ai nugget di pollo al KFC, passando per le chips Utz, le confezioni di gelato Van Leeuwen negli Espresso Martini Cocktail di Starbucks Reserve. Volendo, si può sfoggiare – ovviamente sottoforma di brand – anche con le sneaker Hot Honey Sport Lite, nate da una collaborazione tra Kurtz e il marchio di calzature Ewing Athletics.
Il principale produttore di miele piccante resta Mike’s Hot Honey, ossia il suo ‘scopritore’, ma in Usa si trovano anche altri brand, come Savannah Bee Company che rifornisce Starbucks e Costco. Prima di vedere perché in Italia ha preso piede questa tendenza, una precisazione è d’obbligo. L’abbinamento tra miele e salsa piccante non è un’invenzione di Kurtz, visto che questo mix è molto apprezzato in diverse culture: dal nam jim gai Thailandese (salsa dolce al peperoncino) al pollo piccante di Nashville, passando per i biscotti allo zenzero dell’Europa settentrionale. Volendo andare molto indietro nel tempo, invece, possiamo pensare al vino al miele e pepe nero molto in voga nell’antica Roma. Insomma, l’aiuto pizzaiolo americano non ha inventato niente di nuovo, ma ha il merito di aver reso famosa in tutto il mondo la sua ricetta.
La tendenza del miele piccante in Italia
Rispetto all’America, in Italia la tendenza del miele piccante è arrivata con quindici anni di ritardo. Dopo la salsa ranch, il pumpkin spice e il chili crisp, l’attenzione della popolazione nostrana si è concentrata sull’hot honey e il merito è ancora una volta dei social. Specialmente su TikTok spopolano filmati in cui il condimento viene decantato e abbinato a diversi piatti: dai taglieri di salumi e formaggi al pollo fritto, passando per la pizza al salame piccante, le verdure grigliate, le costine di maiale alla brace, gli hamburger e i pop corn. Ricette semplici e comuni anche nel Belpaese, primo motivo per cui la tendenza ha trovato terreno fertile.
In secondo luogo, parliamo di una salsa in vendita su Amazon, per cui anche gli italiani riescono a togliersi lo sfizio di dare un tocco ‘americano’ ai loro piatti usando l’hashtag #hothoney. Il fatto di poter condividere sui social una prelibatezza internazionale che per di più è in tendenza ha contribuito tantissimo al successo nostrano del miele piccante. Il terzo motivo è collegato alla semplicità della ricetta, che richiede l’utilizzo di tre ingredienti facilmente reperibili: 120 grammi di miele (di acacia, millefiori o altra varietà delicata), due cucchiai di vino bianco o aceto bianco e peperoncini freschi (cinque per una piccantezza medio-bassa).
Non sono solo gli ingredienti di facile reperibilità ad attirare i consumatori, ma anche la preparazione del condimento. Basta fare delle piccole fessure nei peperoncini con un coltello affilato e portarli a ebollizione con l’aceto a fuoco medio-alto. Si aggiunge il miele e si lascia cuocere per dieci minuti, il tempo che il liquido si ritiri un po’. Appena il composto è freddo non bisogna fare altro che togliere i peperoncini e gustarla. Ciliegina sulla torta: si conserva per circa due settimane in frigorifero.
C’è da dire, inoltre, che l’hot honey è arrivato sulle nostre tavole in un periodo fortunato, in cui lo sweet & sour, ossia l’agrodolce, è stato ormai sdoganato. Da tempo, infatti, gli abbinamenti come il formaggio con la marmellata non sono più di nicchia, ma socialmente accettati dalla maggioranza della popolazione. Per cui, il miele piccante ha trovato un terreno più che fertile, anzi diciamo proprio che ha trovato la strada spianata.
Infine, c’è un altro motivo per cui l’hot honey ha preso piede, ma questo non riguarda soltanto il Belpaese. Sia in Patria che altrove, questo condimento è riuscito ad affermarsi in un settore che non vanta troppe varietà, ossia quello del miele. Solitamente, infatti, non si trova in vendita nel comparto delle salse, infinito soprattutto in America, ma in quello della prelibata sostanza zuccherina prodotta dalle api.