Storia e ricetta tradizionale dello spritz
Lo Spritz è un simbolo di aperitivi, apericena e brunch per ogni occasione, famosissimo in Italia. Scopri storia, ricetta originale e varianti.
Lo Spritz è uno degli aperitivi più amati in Italia, colorato, poco alcolico e fresco, che ha avuto un grandissimo successo negli ultimi 20 anni. Si tratta di un drink tipico del Nord Italia ma ormai in qualunque bar italiano è possibile richiederne uno: quale barista non conosce la ricetta dello Spritz? Nonostante sia un caposaldo dei cocktail in Italia, pare però che il primo fosse austriaco. Oggi, ci sono diverse varianti al classico Spritz arancione, che in origine, in realtà, era bianco.
- Come è nato lo Spritz
- Spritz: ricetta originale
- I segreti per un ottimo Spritz
- Le varianti dello Spritz
Come è nato lo Spritz
Lo Spritz nasce agli inizi del 800 ma non ad opera di un italiano, ma degli austriaci. I soldati asburgici, che all’epoca si trovavano in Veneto, trovavano troppo forti i vini del Nord Italia e così, per non rinunciare a bere, dovettero allungarli con una spruzzata di acqua frizzante. Questa mossa diede vita a uno dei cocktail più popolari d’Italia. Il nome? Deriva proprio dal verbo tedesco "spritzen", che significa appunto spruzzare.
La versione originale "bianca", a base di vino bianco e acqua gasata, rimane per molti quella tradizionale e infatti non è raro trovarla nei bar del Friuli-Venezia Giulia. Il colore aranciato, del resto, arriva più tardi, negli anni Venti, quando si pensò di introdurre il bitter (con successo).
Nel 2011, l’IBA, International Bartender Association, ha riconosciuto ufficialmente lo Spritz preparato con Aperol come cocktail, grazie anche al suo successo in tutto il mondo.
Spritz: ricetta originale
Lo Spritz è molto semplice da preparare: prima di tutto bisogna lavare e affettare un’arancia, meglio se biologica. Poi, bisogna preparare il cocktail seguendo queste proporzioni: Aperol 4/10 e prosecco 6/10. La ricetta ufficiale prevede Aperol, prosecco e soda ma è molto diffusa anche la variante col Campari.
Mettere il ghiaccio, l’Aperol e il prosecco in uno shaker, uno strumento utilizzato nei bar per miscelare gli ingredienti nella preparazione di cocktail attraverso lo scuotimento dello strumento stesso (ma acquistabile in molti negozi e online), e agitare per pochi secondi.
A questo punto, basta versare la bevanda in un bicchiere largo e aggiungere l’acqua frizzante o il seltz (acqua potabile arricchita di CO2) prima di servire con una fettina di arancia all’interno di ogni calice.
Il drink ottenuto non è molto alcolico, parliamo di 11° di media, motivo per cui viene tradizionalmente preparato in occasione di un aperitivo (anche perché ha poche calorie, quindi, è anche leggero).
I segreti per un ottimo Spritz
Tradizionalmente lo Spritz prevede l’impiego del seltz o della soda ma, in mancanza di questi ingredienti, basta utilizzare l’acqua gassata ma molto frizzante.
In molti consigliano di abbondare con il ghiaccio perché più ne viene utilizzato e meno si corre il rischio di annacquare lo Spritz in quanto il ghiaccio si scioglierà più lentamente.
Per ottenere una miscelazione e un gusto più uniforme, invece, è meglio versare prima il Prosecco e poi Aperol: in questo modo il cocktail avrà un colore arancione più brillante.
Infine, prima di aggiungere la fettina d’arancia a guarnizione del calice, è possibile dare un paio di mescolate, senza agitare: in questo modo non si perde la frizzantezza del Prosecco e della soda o dell’acqua frizzante.
Le varianti dello Spritz
Lo Spritz si trova solitamente in due varianti: arancione o bianca. Tuttavia, ci sono altre bevande simili allo Spritz, come il Campari Orange, che molto ricorda lo Spritz soprattutto a livello visivo e si prepara con bitter e succo d’arancia.
Una bevanda che utilizza il prosecco ma integra il gin e il succo di arancia è il cocktail succo di arancia, dal sapore fresco, originale e accattivante ideale anch’esso per un aperitivo semplice e in compagnia.
Del resto, il prosecco è alla base di un numero significativo di cocktail per aperitivo, perchè si integra perfettamente con tanti ingredienti. Come accade per il classico Bellini, un cocktail italiano doc e amato in tutto il mondo, che si prepara con prosecco (o spumante brut) e con la polpa di pesca.