Passione caffè: quante tazze al giorno si possono bere?
Il caffè fa parte della cultura e degli usi della popolazione italiana, ma spesso si esagera con la sua assunzione. Scopriamo qual è il numero massimo di caffè da assumere ogni giorno!
Il caffè è molto più di una semplice bevanda per molte persone, soprattutto in Italia. Si tratta di un rituale che sveglia al mattino, accompagna la gente durante le proprie giornate frenetiche e offre momenti di puro piacere con amici e colleghi. Gli amanti del caffè sanno che questa bevanda aromatica non è solo un elisir di energia, ma una vera e propria forma d’arte. In questo articolo, si esplorerà il mondo del caffè, capendo la sua composizione chimica e risponderemo a una delle domande più comuni: quante tazze di caffè al giorno sono sicure e sane per l’organismo?
La composizione chimica del caffè:
Il caffè ha una storia ricca e affascinante, che affonda le sue radici in molte culture di tutto il mondo. Originario dell’Etiopia, il caffè è stato scoperto per la prima volta dai pastori che notarono l’energia aggiuntiva dopo aver mangiato i frutti di tale pianta. Da allora, il caffè è diventato un punto fermo nella vita quotidiana di molte persone e rappresenta il simbolo dell’energia, del risveglio e perché no, anche della produttività. Ma da quali elementi chimici è composto?
Il caffè è una bevanda complessa che contiene una vasta gamma di composti chimici, che includono:
- Caffeina: la caffeina è il composto più noto nel caffè ed è responsabile degli effetti stimolanti della bevanda. La quantità di caffeina può variare tra i diversi tipi di caffè, ma in media una tazza di caffè contiene circa 95 milligrammi di tale sostanza.
- Acidi clorogenici: questi elementi hanno un’azione antiossidante naturale e contribuiscono al suo sapore amaro e ai benefici per la salute. Gli acidi clorogenici possono essere correlati anche alle azioni reflussogene per lo stomaco. Molte persone assumono caffè decaffeinati proprio nella speranza di ridurre al minimo l’impatto acido sullo stomaco, non sapendo che il principale responsabile di tale azione non è la caffeina, bensì gli acidi clorogenici e altre molecole presenti nel caffè.
- Oli essenziali: il caffè contiene anche oli essenziali volatili che contribuiscono al suo aroma distintivo. Questi oli sono responsabili del profumo del caffè appena preparato.
È importante notare che la composizione chimica del caffè può variare a seconda del tipo di caffè (ad esempio, varietà arabica o robusta), del metodo di preparazione e della tostatura. Inoltre, gli additivi come lo zucchero, il latte e le creme possono influire sulla composizione nutrizionale complessiva di una tazza di caffè, alterando quello che è il suo profilo nutrizionale. In sintesi, la complessità chimica del caffè è una delle ragioni per cui ha un sapore così distintivo e offre una gamma di effetti sia positivi che negativi sulla salute, a seconda del consumo e delle sensibilità individuali.
Benefici del caffè sul corpo umano:
Mentre molti bevono il caffè per il suo sapore e il suo effetto stimolante, ci sono anche diversi benefici per la salute associati ad un suo consumo moderato. Ecco alcuni dei vantaggi di cui gli amanti del caffè possono beneficiare:
- Miglioramento delle prestazioni cognitive: il caffè è noto per migliorare la concentrazione, l’attenzione e la memoria a breve termine. Una tazza di caffè può essere un alleato prezioso durante le lunghe ore di studio o in ufficio. Per questo viene utilizzato tantissimo nelle pause di lavoro per recuperare lucidità mentale.
- Antiossidanti: questa bevanda è ricca di antiossidanti, che aiutano a combattere i radicali liberi nel corpo e a ridurre il rischio di malattie croniche.
- Riduzione del rischio di malattie: diverse ricerche hanno visto protagonista il caffè e un consumo moderato, come fattori associati a un minor rischio di alcune malattie, tra cui il diabete tipo 2, l’Alzheimer, il Parkinson e alcune patologie epatiche.
- Miglioramento dell’umore: il caffè può contribuire a migliorare l’umore e a ridurre il rischio di depressione, inoltre può aumentare l’energia e la carica dell’organismo.
Effetti benefici del caffè a livello epatico:
È interessante notare come alcuni studi scientifici hanno suggerito che il consumo moderato di caffè potrebbe associato ad effetti benefici sul benessere delle cellule del fegato.
- Protezione dal Fegato Grasso Non Alcolico (NAFLD): la ricerca ha indicato che un consumo moderato di caffè può essere associato a un minor rischio di sviluppare il fegato grasso non alcolico (NAFLD), una condizione in cui il grasso si accumula negli epatociti in assenza di consumo eccessivo di alcol. Uno studio pubblicato nel Journal of Hepatology nel 2014 ha suggerito che bere almeno tre tazze di caffè al giorno potrebbe essere correlato a un rischio significativamente ridotto di NAFLD.
- Riduzione del rischio di cirrosi: alcuni studi hanno anche indicato che il consumo moderato di caffè potrebbe essere associato a un minor rischio di cirrosi epatica, una condizione in cui il tessuto epatico sano viene sostituito da tessuto cicatriziale. Uno studio pubblicato nell’American Journal of Gastroenterology nel 2016 ha riportato una relazione inversa tra il consumo di caffè e il rischio di cirrosi epatica.
Quante tazzine di caffè al giorno consumare?
Una volta esaminati alcuni dei vantaggi per la salute associati al caffè, è il momento di affrontare la domanda iniziale: quante tazze di caffè al giorno sono considerate sicure e sane?
Secondo le linee guida, il consumo di caffè dovrebbe essere moderato. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che bere fino a 3 tazze di caffè al giorno è generalmente sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, è importante sottolineare che la tolleranza individuale al caffè può variare e con essi gli effetti "collaterali" che questa bevanda può provocare al corpo umano.
- La sensibilità al caffè varia da persona a persona. Alcune persone possono tollerare più caffè di altre senza sperimentare effetti collaterali negativi, come tachicardia, nervosismo, sudorazione eccessiva, insonnia e acidità di stomaco.
- La caffeina è la sostanza principale responsabile degli effetti stimolanti del caffè, ma non è contenuta solo in questa bevanda. Bisogna assicurarsi di monitorare il proprio consumo complessivo di caffeina derivante da tutte le fonti (caffè, tè, bevande energetiche, integratori) per evitare un eccesso.
- Le donne incinte e in fase di allattamento dovrebbero limitare il consumo di caffè. Le linee guida consigliano di non superare i 200-300 mg di caffeina al giorno durante la gravidanza.
- Il caffè può interagire con alcuni farmaci. Consultare il medico se si stanno assumendo farmaci si hanno dei dubbi sull’assunzione del caffè.
In conclusione, gli amanti del caffè possono continuare a godere di questa bevanda aromatica con la consapevolezza che il consumo moderato è generalmente sicuro e può persino offrire alcuni benefici per la salute. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla propria sensibilità personale, al contenuto di caffeina e agli eventuali effetti collaterali che possono manifestarsi nel proprio corpo.
Fonti bibliografiche:
-Kennedy, O.J., Fallowfield, J.A., Poole, R. et al. Tutti i tipi di caffè riducono il rischio di esiti clinici avversi nella malattia epatica cronica: uno studio della Biobanca del Regno Unito. BMC Sanità pubblica 21, 970 (2021). https://doi.org/10.1186/s12889-021-10991-7
– Journal of Hepatology (2014);
-American Journal of Gastroenterology (2016)