Pane nuvola dietetico: è davvero questa la realtà? Scopriamo il cloud bread
Il cloud bread o pane nuvola è gettonatissimo, soprattutto perché considerato dietetico: scopriamo come si fa e se è un toccasana come dicono.

Navigando sui social i video che riguardano il food sono tantissimi e quasi tutti propongono ricette gustose e, all’apparenza, semplicissime. Tra queste c’è il pane nuvola o clou bread che, pur essendo nato intorno agli anni Settanta, soltanto negli ultimi tempi è diventato virale. La tendenza è esplosa per diversi motivi: la facilità della preparazione, il basso apporto calorico, la versatilità del panino e l’estetica accattivante che lo rende ‘instagrammabile’. Andiamo alla scoperta di questo prodotto che di panificazione ha ben poco, ma che tutti possono tranquillamente replicare a casa.
- Tutti amano il pane nuvola, ma pochi sanno chi l'ha inventato
- Pane nuvola: pro e contro del cloud bread
Tutti amano il pane nuvola, ma pochi sanno chi l’ha inventato
Gustare un pane leggero e gustoso, che non faccia impennare l’ago della bilancia, è il sogno di molti. A oggi, però, non hanno ancora inventato un panino che faccia dimagrire, o almeno non ingrassare. Forse è anche per questo che la tendenza del cloud bread ha fatto incetta di like, commenti e repliche fai da te da postare sui social. I motivi del suo successo sono diversi: ha poche calorie (101 kcal per 50 grammi), è semplice da preparare, non necessita di lievitazione, ha un basso contenuto di carboidrati, è privo di glutine e ha un’estetica ammaliante.
Anche se il pane nuvola è diventato famoso negli ultimi tempi, la sua nascita risale agli anni Settanta, quando il cardiologo americano Robert C. Atkins ideò la dieta Atkins. Un regime alimentare simile a quello chetogenico, a basso contenuto glucidico, che punta a soddisfare le richieste energetiche soprattutto tramite grassi e proteine. Un menù giornaliero tipo? Colazione con uova fritte e pancetta (le famose bacon egg), spuntino con un pezzo di formaggio, pranzo e cena con bistecca e verdure. Lo scopo di un’alimentazione del genere è mantenere costanti i livelli di insulina, trasformando l’organismo in una vera e propria macchina brucia grassi.
Il pane nuvola è perfetto per Atkins, visto che la dieta mira a ridurre l’apporto di carboidrati a 5 grammi al giorno. Eppure, questo regime ha scatenato diverse polemiche tra coloro che si occupano di nutrizione. Tante le critiche, legate soprattutto al ridotto apporto di fibre, vitamine e minerali, così come i rischi che si corrono nel mangiare quasi esclusivamente proteine: da semplici nausea, cefalea e affaticamento a malattie più pericolose come ipercolesterolemia, tumore al colon e disturbi cardiovascolari.
Fatta questa doverosa precisazione, torniamo a Bomba. Il cloud bread, oggi consumato come sostituto del pane tradizionale, pur avendo poco in comune con i prodotti di panificazione a cui siamo abituati, è composto da tre semplici ingredienti. Un tempo venivano utilizzati uova, crema di formaggio e lievito istantaneo, ma i tiktoker hanno riportato in auge la ricetta modificandola con albumi, zucchero e amido di mais. La marcia in più di questa preparazione è una: in base al proprio estro culinario, si possono aggiungere vaniglia, estratto di fragola, granelli di mandorle, coloranti alimentari, glitter alimentari (che sconsigliamo perché non proprio salutari) e chi più ne ha ne metta. Navigando sui social, quindi, vi potrebbe capitare di vedere il pane nuvola di colore rosa o perfino arcobaleno.
Tonalità a parte, la preparazione è adatta anche ai bambini. Non bisogna fare altro che montare gli albumi, aggiungere lo zucchero e l’amido di mais (o se si preferisce la ricetta classica con uova, crema di formaggio e lievito istantaneo) e continuare a usare la frusta fino a quando il composto non sarà omogeneo. A questo punto si dispone l’impasto su una taglia unta con olio o rivestita di carta da forno e, utilizzando una spatola, si forma una pagnotta o dei panini. Bastano venticinque minuti in forno a 150° (o 180° in base al proprio elettrodomestico) e si ottiene un cloud bread da mangiare così o farcire a piacimento.
L’aspetto è simile a quello di un pane meringato molto soffice, elastico e umido, quindi dimenticate la croccantezza tipica del ‘vero’ pane. La consistenza, per intenderci, è molto più simile a quella del pan bauletto. Un consiglio per il consumo? Essendo tipo soufflé, è meglio mangiarlo appena sfornato altrimenti il suo sapore (l’uovo è predominante) perde un po’. Ovviamente, il gusto cambia molto anche in base alla farcitura. Un piccolo suggerimento, specialmente se intendete servirlo agli ospiti: preferite la versione salata a quella dolce perché quest’ultima è molto particolare e non piace a tutti.
Pane nuvola: pro e contro del cloud bread
Inutile mentire, il cloud bread è affascinante, sia per la forma, spesso a cupola, che per il gusto. Inoltre, è saziante, dettaglio che quando si segue una dieta è fondamentale, ma ci sono alcune informazioni nutrizionali che vale la pena conoscere prima di inserirlo nella propria alimentazione. Tralasciando la ricetta originaria, visto che il mix di uova, crema di formaggio e lievito istantaneo non ha bisogno di commenti, soffermiamoci sulla preparazione che oggi va per la maggiore, quella a base di albumi, zucchero e amido di mais.
Bisogna considerare che 100 grammi di albume d’uovo offrono un apporto di circa 43 calorie, quasi esclusivamente sotto forma di proteine. Parliamo di proteine di alta qualità, apportatrici di una serie di amminoacidi, tra cui serina, metiotina, alanina, leucina, fenilalanina e acido aspartico. È anche una fonte di micronutrienti alleati del buon funzionamento del metabolismo e di minerali che svolgono azione antiossidante. Questi benefici, però, sono strettamente legati al tipo di uova. Per non correre rischi, optate per un prodotto biologico (codice 0) o di galline allevate all’aperto (codice 1).
Lo zucchero è la nota dolente, ma si può facilmente sostituire con quello di canna, con il miele, il golden syrup fatto in casa o con un altro dolcificante naturale. Per quanto riguarda l’amido di mais, pur essendo abbastanza calorico (381 gr per 100 gr) e presentando un contenuto inferiore di fibre, acqua, proteine e lipidi rispetto alle altre farine, si utilizza in quantità minime e non rappresenta un problema.
Alla luce di quanto detto, inserire nella propria dieta il cloud bread non è un male, ma bisogna sempre ricordare che ha un elevato contenuto di colesterolo e che l’albume è tra gli alimenti istamino liberatori. Pertanto, il consumo quotidiano non è consigliato, così come è preferibile non esagerare con le quantità.