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Kyminasi Diet: come funziona la dieta che fa perdere da 3 a 50 kg

La Kyminasi Diet fa sempre più proseliti, ma fa davvero dimagrire fino a 50 kg? Vediamo come funziona e cosa dicono gli esperti.

piatto con cibo e sveglia su un tavolo di legno bianco

Nel grande marasma di diete, negli ultimi anni se n’è aggiunta una che sta facendo parecchio discutere: la Kyminasi Diet. Un regime alimentare che promette di far perdere da 3 a 50 chili velocemente e senza troppi sforzi. Non solo, i sostenitori garantiscono a coloro che devono buttare via tanti chili che non si ritroveranno con la pelle cadente. All’apparenza sembra un sistema miracoloso, che tra l’altro comprende un piccolo chip che viene applicato sulla pancia senza causare alcun tipo di effetto collaterale. Vediamo cos’è, come funziona e quali sono le informazioni che è bene conoscere prima di stravolgere o cambiare la propria alimentazione.

Kyminasi Diet: cos’è e come funziona

Alcune persone sono fortunate, seguono una dieta e mantengono il peso forma per tutta la vita, mentre altre combattono tutti i giorni con i chili di troppo. Ovviamente, ci sono anche i pochi, pochissimi super fortunati che non hanno e non avranno mai bisogno di seguire regimi alimentari restrittivi. Quanti sono abituati a vedere il proprio corpo ingrassare e dimagrire come se fosse una fisarmonica sanno benissimo la frustrazione che si prova nel passare l’esistenza a fare attenzione agli alimenti che si portano in tavola. Non è complicato soltanto buttare via i chili di troppo, ma anche mantenere l’ago della bilancia costante nel tempo. In situazioni di questo tipo è facile cedere a diete che promettono di tornare in forma velocemente e senza sforzi, proprio come fa la Kyminasi Diet.

Ideato dal ricercatore svizzero Fulvio Balmelli e dal dottor Elia Roberto Cestari, questo regime dietetico associa l’alimentazione a un dispositivo medico di classe I. Questa unione, a detta dei sostenitori, consente una riprogrammazione del metabolismo, che stimola l’organismo a nutrirsi dei propri grassi in eccesso. Il protocollo, che può essere prescritto soltanto da medici aderenti al progetto Kyminasi, si suddivide in fasi di quattro settimane e può essere seguito da due a più di sette mesi, tempistica che varia in base alla condizione fisica del paziente e al peso forma da raggiungere. Se si segue la dieta senza sgarrare e rispettando alla lettera le indicazioni del dottore, si perdono da 3 a più di 50 chili e, in casi di obesità, non si rischia di ritrovarsi con la pelle cadente. Questo, è bene sottolinearlo, è quanto promettono i fautori del regime dietetico.

Prima di iniziare la Kyminasi Diet, i pazienti vengono sottoposti ad analisi di controllo, esami del sangue compresi, poi viene applicato loro un cerotto anallergico munito di una medaglietta in acciaio chirurgico grande quanto una monetina da 10 centesimi, tramite la quale vengono inviate all’organismo delle particolari frequenze elettromagnetiche. Questa specie di chip viene posizionato sull’addome, a una distanza di circa 2 centimetri dall’ombelico. Il dispositivo non ha la batteria e funziona grazie all’energia dell’organismo, quindi è privo di effetti collaterali. Le onde elettromagnetiche, oltre a spingere il corpo a ritrovare le naturali capacità metaboliche, aiutano a desiderare alimenti più sani e a bloccare la fame immotivata. Come se non bastasse, vanno a eliminare progressivamente i propri grassi ed eventuali intolleranze alimentari.

All’applicazione del cerotto, che ha la durata di una fase, quindi di 28 giorni, e poi deve essere sostituito, bisogna necessariamente abbinare la dieta vera e propria, che non è né ipocalorica né iperproteica. Non è tanto importante la quantità, ma la scelta dei cibi, che devono essere sempre selezionati con attenzione. Nei primi tempi si consumano per lo più carni bianche, pesce, verdure e frutta, poi vengono pian piano reinseriti tutti gli altri alimenti. Oltre al dimagrimento, la Kyminasi punta alla disintossicazione, motivo per cui il regime viene descritto anche come rieducazione alimentare. I medici, non a caso, insistono molto sulla lettura delle etichette dei prodotti, spingendo i pazienti a mettere nel carrello solo cose di qualità.

Sindrome metabolica e rischi

Kyminasi Diet: quanto costa

Il piano alimentare della Kyminasi varia in base al paziente, ai chili che deve perdere e alla durata del trattamento. Se, ad esempio, si segue il programma di tre fasi il primo mese è quello più restrittivo perché si devono pesare i cibi e si salta la colazione. Si consumano per lo più carni bianche e pesce, alcune verdure e massimo 600 grammi di alcuni tipi di frutta. Non sono concessi i grassi, olio extravergine di oliva compreso, ma si possono aggiungere sale, spezie e limone. Il secondo mese non bisogna più fare attenzione alle quantità e si possono reinserire tutte le verdure e ogni varietà di pesce, carne (a esclusione del maiale) e frutta (sempre 600 gr massimo). Infine, nel terzo mese si passa all’inclusione di ogni tipo di alimento, fino a tornare a un’alimentazione completa.

In Italia, al momento, ci sono 234 centri medici abilitati a prescrivere la Kyminasi Diet. Da Nord a Sud, a esclusione del Trentino Alto Adige, ogni regione ha medici di riferimento. Può essere seguita da persone di ogni sesso, che abbiano un’età maggiore a 10 anni, ma sono esclusi pazienti che hanno determinate malattie, come l’insufficienza renale, le patologie cardiovascolari, le neoplasie o le sindromi di immunodeficienza. Sono escluse anche le persone che seguono alcune terapie farmacologiche, comprese quelle psichiatriche, e le donne in gravidanza o allattamento. In ogni modo, il dottore che effettua gli esami per accedere al regime dietetico valuterà caso per caso.

Per quanto riguarda il costo, questo varia in base alla durata del trattamento. Per la dieta di un mese, si devono mettere in conto 150 euro per il dispositivo e altri 150 euro per la vista, per un totale di 300 euro. Secondo i sostenitori, in 31 giorni si possono perdere fino a sei chili. Ovviamente, più lungo sarà il percorso e maggiore sarà la spesa da sostenere.

Kyminasi Diet: tra sostenitori e odiatori

Navigando sul web si trovano soltanto recensioni positive sulla Kyminasi Diet. Secondo il dottor Roberto Settembre, dirigente del reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Di Venere di Bari Carbonara, raggiunto da La Stampa, questo regime alimentare è "un rimedio innovativo contro l’obesità", in quanto garantisce ottimi risultati "evitando interventi gastrici importanti". Non solo, è anche disintossicante, equilibrata e consente di combattere le intolleranze alimentari che oggigiorno affliggono gran parte della popolazione mondiale. Ciliegina sulla torta, "si fonda sui principi basilari della nutrizione umana".

Gli odiatori sono in assoluta minoranza. Tra loro troviamo il dottor Paolo Solito, biologo nutrizionista, che ci ha tenuto a sottolineare che "non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri l’efficacia di diete che prevedano l’applicazione di dispositivi come bottoni o cerotti per la perdita di peso e di massa grassa". A suo dire, la perdita di peso che si ottiene con la Kyminasi non può essere associata alle onde elettromagnetiche, ma "esclusivamente a delle diete fortemente ipocaloriche, anche al di sotto del metabolismo basale, le quali possono determinare la perdita di massa grassa, ma anche di massa muscolare, con ripercussioni negative sullo stato di salute".

In conclusione, a prescindere dalla dieta che si sceglie di seguire, è bene affidarsi nelle mani di un medico esperto. Diffidate sempre da coloro che propongo miracoli e perdite di peso senza sforzi perché è pressoché impossibile dimagrire senza accorgersene e, soprattutto, con il sorriso sulle labbra.

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