I 5 errori da non commettere quando cucini la pasta
La pasta è un simbolo italiano ed è semplice da preparare. La si può cucinare e condire in tanti modi, ma occhio: ci sono alcuni errori da non fare
La pasta è un simbolo italiano ed è semplice da preparare. La si può cucinare e condire in tanti modi, dalla classica carbonara ai bucatini all’amatriciana, dagli spaghetti con le vongole alle trofie al pesto e a tanti, tanti altri piatti ancora. Attenzione, però: ci sono alcuni errori da non fare.
Quali? Bene, un aspetto su cui fare massima attenzione è il fatto di non sbagliare formato, che va scelto in base al sugo. Esistono trecento tipi diversi di pasta e ognuno ha il suo "accompagnatore" ideale. Anche se per molti l’abbinamento è per certi versi obbligato. Esistono, infatti, delle accoppiate indissolubili come i rigatoni alla carbonara, le tagliatelle al ragù, le linguine ai frutti di mare, le penne all’arrabbiata, le trofie al pesto, i bucatini all’amatriciana, i ditaloni coi fagioli o i fusilli alla puttanesca, per non parlare delle orecchiette, rigorosamente alle cime di rapa.
Importante, poi, scegliere sempre la pentola adatta, larga o alta e usare il coperchio solo in attesa che l’acqua bolla. Una volta che l’acqua ha raggiunto l’ebollizione, il coperchio deve lasciar filtrare un po’ d’aria.
Il sale, poi, va aggiunto all’acqua quando è in ebollizione. La combinazione perfetta? Ci vogliono un litro di acqua e 7 grammi di sale per 100 grammi di pasta, questo almeno è quanto raccomandato dai puristi.
Inoltre, la pasta va fatta rigorosamente al dente. È d’obbligo: mai scuocere la pasta, siamo in Italia. La consistenza, la capacità di una pasta di "tenere la cottura" è sinonimo di qualità ed è indice di gusto. La pasta scotta non piace proprio a nessuno.
E se la pasta va mantecata in padella scolatela anche prima. La pasta va mantecata con il sugo usando l’acqua di cottura. Quindi, mai buttarla: conservatene sempre un poco.