Diabete: che cos’è e cosa bisogna mangiare
Una patologia metabolica che va conosciuta e trattata con terapie specifiche e accorgimenti alimentari.
Il diabete è una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha riportato nel 2022 circa 537 milioni di persone colpite da diabete a livello globale. Si tratta di una condizione molto complessa che influisce sul modo in cui il corpo umano gestisce il glucosio presente nel sangue e proveniente dall’alimentazione, ma non solo. In questo articolo, si capirà cos’è il diabete, i sintomi ad esso associati, le differenze fondamentali tra il diabete di tipo 1 e di tipo 2, e le migliori pratiche alimentari per gestire questa condizione.
Cos’è il Diabete?
Il diabete è una malattia metabolica che si verifica quando il corpo umano non è in grado di regolare adeguatamente i livelli di zucchero (glicemia) nel sangue. Il glucosio è essenziale per il funzionamento dell’organismo, poiché fornisce energia a tutte le cellule e a tutti i tessuti. Tuttavia, affinché il glucosio possa essere utilizzato come energia, il corpo ha bisogno di un ormone chiamato insulina, prodotto dal pancreas, che aiuta a far entrare il glucosio all’interno delle cellule per la produzione di energia. Ciò comporta anche una riduzione della glicemia (glucosio nel sangue), ma quando il pancreas non funziona o i tessuti non sono responsivi all’insulina, si viene a creare la condizione diabetica.
Quali sono i sintomi del diabete?
I sintomi del diabete possono variare a seconda del tipo di diabete e della gravità della condizione. Tuttavia, alcuni sintomi comuni includono:
- Aumento della sete e della fame.
- Minzione frequente.
- Perdita di peso inspiegabile.
- Affaticamento.
- Visione offuscata.
- Ferite che guariscono lentamente.
- Infezioni frequenti.
È importante notare che i sintomi possono svilupparsi gradualmente, rendendo il diabete difficile da rilevare. In molti casi, il diabete viene scoperto solo attraverso test diagnostici o quando compaiono complicanze sulla salute generale.
Diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1 è una forma di diabete autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule del pancreas che producono insulina. Di conseguenza, le persone con diabete di tipo 1 devono assumere insulina sintetica per regolare i livelli di glucosio nel sangue. Questo tipo di diabete si sviluppa spesso in giovane età ed è generalmente considerato irreversibile.
Diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 è la forma più comune di diabete ed è associato principalmente a uno stile di vita insalubre e all’insulino-resistenza. Nel diabete di tipo 2, il pancreas può ancora produrre insulina, ma il corpo non riesce a utilizzarla in modo efficiente. Si ha una sorta di desensibilizzazione dei tessuti nei confronti dell’insulina, generando una non risposta o una risposta ridotta all’ormone. La gestione del diabete di tipo 2 spesso coinvolge modifiche dello stile di vita, comprese l’alimentazione e l’esercizio fisico, oltre a farmaci o insulina, se necessario.
Differenze tra diabete di tipo 1 e tipo 2
Ecco alcune delle principali differenze tra il diabete di tipo 1 e di tipo 2:
- Origine: il diabete di tipo 1 è di origine autoimmune, mentre il diabete di tipo 2 è spesso associato a uno stile di vita insalubre.
- Età di insorgenza: il diabete di tipo 1 si sviluppa di solito in giovane età, mentre il diabete di tipo 2 colpisce spesso gli adulti, ma può verificarsi anche in età più giovane.
- Trattamento: le persone con diabete di tipo 1 devono assumere insulina, mentre il trattamento per il diabete di tipo 2 può coinvolgere la gestione dello stile di vita, farmaci ipoglicemizzanti e insulina se necessario.
- Reversibilità: il diabete di tipo 1 è generalmente considerato irreversibile, mentre il diabete di tipo 2 può essere gestito e, in alcuni casi, invertito attraverso modifiche dello stile di vita, ma soprattutto prevenuto.
Quali sono i valori della glicemia?
Di seguito una tabella che riporta i valori della glicemia in milligrammi per decilitro (mg/dl). Tuttavia, bisogna tenere presente che i range di valori di riferimento possono variare leggermente a seconda del laboratorio o delle linee guida mediche utilizzate. È importante consultare il proprio medico o un professionista della salute per una valutazione accurata dei livelli della glicemia:
Categoria | Valore della Glicemia (mg/dl) |
Glicemia a digiuno (digiuno notturno) | Meno di 100 mg/dl |
Glicemia casuale (senza digiuno) | Meno di 140 mg/dl |
Glicemia due ore dopo un pasto (post-prandiale) | Meno di 140 mg/dl |
Glicemia prima del pasto (pre-prandiale) per persone con diabete | Tra 70 e 130 mg/dl |
Glicemia prima del pasto (pre-prandiale) per bambini con diabete | Tra 100 e 180 mg/dl |
Glicemia prima del pasto (pre-prandiale) per neonati con diabete | Tra 100 e 200 mg/dl |
Glicemia due ore dopo un pasto (post-prandiale) per persone con diabete | Meno di 180 mg/dl |
Glicemia due ore dopo un pasto (post-prandiale) per bambini con diabete | Meno di 200 mg/dl |
Alimentazione e diabete
L’alimentazione e la dietoterapia sono aspetti cruciali nella gestione del diabete. Una dieta equilibrata può aiutare a regolare i livelli di glucosio nel sangue e prevenire complicazioni. Ecco alcune linee guida per l’alimentazione nel diabete:
- Controllare i carboidrati: monitorare l’apporto di carboidrati e zuccheri semplici, in particolare quelli ad alto indice glicemico. Scegliere carboidrati complessi come cereali integrali, verdure e legumi, che hanno un indice glicemico più basso.
- Fibre alimentari: le fibre rallentano l’assorbimento dei carboidrati e aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Includere alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura, legumi e cereali integrali aiuta ad ammortizzare i picchi glicemici ed evita conseguenti picchi di insulina.
- Proteine magre: le proteine magre aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Optare per carni magre, pesce, latticini magri e legumi.
- Gestione delle porzioni: controlla le dimensioni delle porzioni per evitare l’assunzione eccessiva di calorie e carboidrati. Anche se si scelgono alimenti a basso indice glicemico, se consumati in grandi quantità possono offrire un carico glicemico eccessivo per il corpo.
- Monitoraggio regolare: tenere sempre un diario alimentare e monitorare i propri livelli di glucosio nel sangue per capire come i diversi alimenti influenzano la propria glicemia, sia a digiuno che dopo i pasti.
- Cibo preparato in casa: prepara i pasti in casa in modo da avere il controllo sugli ingredienti e le porzioni da consumare durante la propria dieta quotidiana.
- Dolcificanti: si possono sostituire gli zuccheri con dolcificanti artificiali o sostanze edulcoranti naturali, come la stevia.
Fonti bibliografiche:
-Global Report on Diabetes, OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).