Come cucinare il cotechino
Ricco, abbondante: il cotechino è uno dei pezzi più popolari della salumeria italiana. Non c'è notte di San Silvestro in cui non ne campeggi uno
Ricco, abbondante, opulento: il cotechino è uno dei pezzi più popolari della salumeria italiana. Non c’è notte di San Silvestro in cui, sulle tavole degli italiani, non ne campeggi uno: l’abbinamento tra lenticchie e cotechino, non a caso, si ritiene rappresenti un auspicio di buone fortune per l’anno nuovo.
Preparazione e cottura del cotechino
Il cotechino si prepara riempiendo la parte grassa del maiale con un misto di carne e pancetta tritata. Prima della cottura il cotechino viene forato con una forchetta, per evitare che il budello che lo avvolge si rompa, ed è avvolto strettamente in un panno molto sottile che solitamente viene legato con una cordicella. Il cotechino può essere preparato in molti modi, il più popolare – indovinate un po’? – è con le lenticchie.
Come cucinare il cotechino?
Per farlo cuocere a dovere basta appunto avvolgere il cotechino in un panno molto sottile (per evitare che si rompa) e coprirlo con acqua, per un’ora e mezza. Successivamente va scolato, tagliatelo a fette e servito con le lenticchie, che devono letteralmente sommergerlo. Ci sono però altre maniere per gustarsi questo piatto. Il cotechino in crosta ad esempio, che si prepara lessando la carne mentre a parte vanno scottate le foglie di verza lavate da porre dentro la pasta sfoglia insieme al prosciutto e al cotechino. Oppure il cotechino in galera, che viene avvolto in una fetta di manzo ricoperta da una fetta di prosciutto e viene condito con vino Lambrusco. C’è anche il cotechino con le verze (in cui il cotechino viene lesso ed unito alle verze rosolate in padella), ma per chi non vuole rinunciare alle lenticchie c’è la versione dove il cotechino viene avvolto da pasta sfoglia e spinaci (cotechino in crosta con spinaci e lenticchie).