I cibi più detestati, dell'infanzia e non
Non c'entra l'età, forse è un po' colpa del colore o della forma: a tavola ci sono dei cibi che detestavamo da piccoli e continuiamo a non mangiare. Eccone alcuni esempi e qualche sfizioso rimedio culinario
"O mangi questa minestra o salti dalla finestra". Nino Ferrer ci intitolò una canzone, ma chi da bambino non ha ascoltato questo motivetto ripetuto con ferrea intransigenza dalle proprie mamme? Accanto alle classifiche che parlano di food trend e di quelli che sono gli alimenti più amati della popolazione c’è tutta una narrativa che parla dei cibi che meno ci aggradano, quelli che hanno segnato le punizioni della nostra infanzia perché "se non finisci tutto niente giochi e tv". Poi, c’è chi da grande ha imparato a mangiare con gusto anche ciò che prima non gli piaceva o chi si è arenato sulle proprie solide convinzioni.
Ognuno di noi detesta un cibo diverso nello specifico ma non esiste una risposta precisa del motivo, almeno secondo Paul Rozin, professore di psicologia all’Università della Pennsylvania. "La maggioranza della gente ha una nutrita lista di alimenti che non gradisce", afferma il docente, ma è tutta una questione di genetica.
Alzi la mano chi ancora fa fatica a mangiare questi cibi
Cavoli e cavoletti. D’accordo. Sono ricchi di antiossidanti: ma quel caratteristico odore sulfureo non aiuta di certo la loro appetibilità! Di ragioni per mangiarne ce ne sarebbero parecchie e per ovviare al problema del cattivo odore molti nell’acqua aggiungono qualche foglia di alloro, in alternativa un cucchiaio di aceto bianco o di latte.
Nell’immaginario collettivo anche gli spinaci non vengono un granché apprezzati, o forse siamo solo prevenuti. Ok, magari neanche la storia che saremmo diventati come Braccio di Ferro ci ha fatto cambiare idea. Ma quel sapore così amarognolo proprio non va giù ancora ad alcuni adulti, figuriamoci ai bambini. La regola aurea da seguire in questo caso è metterli in una pentola con cubetti di ghiaccio subito dopo averli lessati: tale escamotage farà scivolare via l’amaro fissando il colore verde delle foglie che risulteranno anche più dolci. Altra soluzione è camuffarli a mo’ di polpetta o usarli per condire la base di una pizza!
Secondo alcuni è la barbabietola la verdura meno apprezzata di tutte, ma rinunciandovi si perdono tante proprietà nutritive importanti per il nostro organismo. Servitela a tavola in incognito, possibilmente dandole la forma delle patatine fritte che potreste cuocere nel forno e servire con del ketchup. State certi che questo trucchetto funziona anche con le carote.
Poi, c’è tutta la sfilza di carne un po’ da gastrofighetto che adesso va anche di moda mangiare, tipo lingua o fegato: ma a chi piacciono realmente? Negli ultimi tempi si nota un accanimento contro l’avocado che tanto ha spopolato nelle poké bowl negli ultimi anni e che adesso molti non capiscono, accusandolo di essere insipido, caro e superfluo.
Altri ammettono di avere un cattivo rapporto con i cetrioli, ma c’è anche chi non riesce proprio a fare pace con le spezie, in particolare cumino e curcuma. Il mondo è bello perché è vario ma non diamo tutta la colpa al minestrone!