Con quale vino abbinare le lasagne
Parlare di lasagna significa citare una delle prime paste mai prodotte in casa.
Generalmente rettangolare è una tipologia di pasta il cui spessore è maggiore rispetto a quello delle tagliatelle.
Gli impasti sono quasi sempre quelli classici ovvero farina e uova. Da questo impasto viene data poi l’impronta regionale, in grado di variare di parecchio il piatto.
Le lasagne possono anche essere ‘a nastro’, ovvero con una forma più longilinea.
Qui possiamo correlare le toscane pappardelle o i vincisgrassi delle Marche. Nel sud del Paese facile sentire parlare anche di lagane.
In base alla forma troviamo anche i diversi impieghi. Le lasagne a nastro sono generalmente preparate e servite come una qualsiasi pasta lunga.
Le lasagne rettangolari, quelle più larghe, generalmente vengono preparate per essere infornate a strati.
Nel caso di lasagne all’aquilana, ovvero le lasagne che vengono condite con peperoncino e guanciale, ci troveremo di fronte ad un piatto dal sapore sia dolce che sapido.
Qui il vino ideale è un rosso di medio corpo, fresco di acidità e con una morbidezza relativamente pronunciata.
Completano una sensazione di bouquet di frutta rossa e di spezie dolci.
La nostra scelta è sicuramente quella di un vino come il Montepulciano d’Abruzzo, per rimanere in zona, oppure ad un Cerasuolo di Vittoria.
Se il nostro piatto è invece un bel primo di lasagne verdi alla bolognese, ovvero farcite con ragù di carne magra, sia vitello o maiale, possiamo abbinarci un rosso giovane e morbido.
Lo dovremo cercare fresco di acidità e non è da escludere anche che sia frizzante. Il bouquet deve avere una buona intensità e quindi le scelte possono ricadere su un Lambrusco come quello di Sorbara
o anche un Oltrepò Pavese Rosso. Niente male anche una Barbera.
Altro piatto classico sono le lasagne al pesto. In questo caso il piatto è dolce e aromatico e andremo ad abbinare un vino secco ed aromatico.
Scegliamo una bottiglia fresca di acidità, morbida e con la presenza di un bouquet di frutta e fiori.
Rimaniamo in Liguria, la patria del condimento base, con il Riviera Ligure o anche con un vino del sud quale il Contessa Entellina Chardonnay.
Se invece ci troviamo di fronte ad una lasagna con una prevalenza di verdure come quelle alla calabrese dovremo puntare l’attenzione un rosso di medio corpo e relativamente giovane.
Cerchiamo una bottiglia morbida con una nota di freschezza non eccessivamente ampliata ed un bouquet dai sentori di prugna e anche delle note finali di pepe verde e rosa.
Le nostre scelte potranno andare su un Carmignano o un Colli Orientale del Friuli Cabernet-Sauvignon.
Parlare di lasagna significa citare una delle prime paste mai prodotte in casa.
Generalmente rettangolare è una tipologia di pasta il cui spessore è maggiore rispetto a quello delle tagliatelle.
Gli impasti sono quasi sempre quelli classici ovvero farina e uova. Da questo impasto viene data poi l’impronta regionale, in grado di variare di parecchio il piatto.
Le lasagne possono anche essere ‘a nastro’, ovvero con una forma più longilinea.
Qui possiamo correlare le toscane pappardelle o i vincisgrassi delle Marche. Nel sud del Paese facile sentire parlare anche di lagane.
In base alla forma troviamo anche i diversi impieghi. Le lasagne a nastro sono generalmente preparate e servite come una qualsiasi pasta lunga.
Le lasagne rettangolari, quelle più larghe, generalmente vengono preparate per essere infornate a strati.
Nel caso di lasagne all’aquilana, ovvero le lasagne che vengono condite con peperoncino e guanciale, ci troveremo di fronte ad un piatto dal sapore sia dolce che sapido.
Qui il vino ideale è un rosso di medio corpo, fresco di acidità e con una morbidezza relativamente pronunciata.
Completano una sensazione di bouquet di frutta rossa e di spezie dolci.
La nostra scelta è sicuramente quella di un vino come il Montepulciano d’Abruzzo, per rimanere in zona, oppure ad un Cerasuolo di Vittoria.
Se il nostro piatto è invece un bel primo di lasagne verdi alla bolognese, ovvero farcite con ragù di carne magra, sia vitello o maiale, possiamo abbinarci un rosso giovane e morbido.
Lo dovremo cercare fresco di acidità e non è da escludere anche che sia frizzante. Il bouquet deve avere una buona intensità e quindi le scelte possono ricadere su un Lambrusco come quello di Sorbara
o anche un Oltrepò Pavese Rosso. Niente male anche una Barbera.
Altro piatto classico sono le lasagne al pesto. In questo caso il piatto è dolce e aromatico e andremo ad abbinare un vino secco ed aromatico.
Scegliamo una bottiglia fresca di acidità, morbida e con la presenza di un bouquet di frutta e fiori.
Rimaniamo in Liguria, la patria del condimento base, con il Riviera Ligure o anche con un vino del sud quale il Contessa Entellina Chardonnay.
Se invece ci troviamo di fronte ad una lasagna con una prevalenza di verdure come quelle alla calabrese dovremo puntare l’attenzione un rosso di medio corpo e relativamente giovane.
Cerchiamo una bottiglia morbida con una nota di freschezza non eccessivamente ampliata ed un bouquet dai sentori di prugna e anche delle note finali di pepe verde e rosa.
Le nostre scelte potranno andare su un Carmignano o un Colli Orientale del Friuli Cabernet-Sauvignon.