Fame e aggressività, ecco quanto sappiamo
Spesso la fame porta ad episodi di aggressività anche in quei soggetti che generalmente non hanno scatti di ira.
Gli esperti spiegano cosa accade al nostro cervello quando la minaccia della carenza di glucosio nel sangue comincia ad essere importante.
Non sempre ovviamente la regola è applicata, ma spesso.
Molti di noi avranno probabilmente provato del nervosismo a stomaco vuoto.
Il fenomeno ha una sua denominazione scientifica. Gli esperti infatti la definiscono ‘HANGRY’ ovvero l’unione di due termini inglesi quali ‘hungry’ e ‘angry’, ovvero affamato ed arrabbiato.
Nel nostro corpo avvengono infatti dei processi che durante la carenza di cibo escono allo scoperto.
La spiegazione è data dalla Senior Research del Boden Institute of Obesity, Nutrition, Exercise & Eating Disorders, Amanda Salis, che dalla Unversità di Sydney spiega come carboidrati, proteine, grassi ed ogni nutriente che mangiamo vengono digeriti in zuccheri semplici, come il glucosio, aminoacidi ed acidi grassi.
Questi passano poi nel flusso sanguigno da dove inizia la distribuzione agli organi ed ai tessuti ed utilizzati per la produzione di energia.
Con il passare del tempo dopo l’ultimo pasto, la quantità di questi nutrienti che circolano nel sangue inizia a ridursi. Se i livelli di glucosio nel sangue si riducono troppo, il cervello percepisce questa come una situazione di "pericolo di vita".
Il cervello, spiega la Salis, è strettamente dipendente dal glucosio per riuscire a svolgere correttamente il suo lavoro.
E questo chiarisce anche il fenomeno per cui quando si ha fame anche le cose semplici diventano difficili e si commettono errori da distrazione, spesso anche estremamente gravi.
Il movimento in assenza di glucosio diventa lento e le parole possono essere poco chiare.
Da qui a diventare aggressivi il passo non è estremamente lontano.
Ad amplificare "l’effetto ‘hangry’ c’è anche la produzione di adrenalina, che avviene quando i livelli di glucosio nel sangue scendono sotto una certa soglia, per cui il cervello invia istruzioni ai vari organi per sintetizzare e rilasciare ormoni che aumentano la quantità di glucosio nel sangue.
Ecco quindi una ulteriore spiegazione della validità della nostra dieta mediterranea che prevede 5 pasti durante la giornate.
In questo modo garantiremo al nostro cervello la risorsa necessaria per fornire la migliore concentrazione e, naturalmente, il corretto processo di salute.