Iodio, perché fa bene in gravidanza e dove lo si trova
L’importanza dello iodio in gravidanza e nei bambini. Elemento indispensabile è presente in numerosi alimenti.
Ibsa Farmaceutici ha realizzato un opuscolo, disponibile in diverse lingue, sull’importanza dello iodio in gravidanza e nei bambini. E’ un volume dedicato alle donne in età fertile ed in generale alle mamme dei paesi in cui vi è carenza di assunzione di iodio e che vivono in Italia.
Sono diversi infatti i paesi che hanno un livello di iodio insufficiente generando seri problemi sia alle mamme che ai nascituri.
Lo iodio è infatti un micro nutriente che è in grado di far funzionare in maniera regolare la tiroide assicurando il corretto sviluppo del feto. Una carenza in tal senso può sfociare anche in una carenza mentale e dare luogo a diversi ulteriori possibili problemi di crescita ma anche nelle mamme può crescere la possibilità di aborto spontaneo o di un parto prematuro.
Ecco quindi come l’eliminazione della iodo-deficienza sia una priorità sanitaria in diverse aree del mondo.
Anche in Italia si trovano diverse aree che non rispettano le indicazioni sull’assunzione di iodio che naturalmente viene da noi assunto dall’alimentazione.
Si stima infatti che per una corretta funzione tiroidea di un adulto si debbano assumere 150 mcg/giorno da pesci, crostacei, uova e latticini.
La dose necessaria si può raggiungere mangiando quindi pesce marino 2-3 volte alla settimana integrando con una tazza di latte ed utilizzandolo come condimento per gli alimenti.
Piuttosto semplice quindi raggiungere autonomamente un giudizio in grado di comprendere se stiamo rispettando le regole di assunzione ideale di iodio.
Se queste semplici regole non vengono rispettate è facile pensare che il nostro apporto sia insufficiente è quindi fondamentale che la donna in gravidanza ponga subito rimedio e quando possibile rispettare queste indicazioni molto prima della gestazione per evitare di incorrere in carenze che, come abbiamo visto, possono generare seri disturbi.
Assumere iodio si rivela ad ogni modo indispensabile nei casi di dieta vegana o vegetariana e nei casi di intolleranza al lattosio.
Durante i 3 mesi precedenti alla gravidanza, specie se non si sono seguite le regole in precedenza, è opportuno assumere una dose supplementare di ulteriori 100-200 mcc/giorno di iodio.
Una volta portata a termine si potranno invece assumere degli integratori fino al completamento dell’allattamento.