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​Tipologie di sale

Il sale, il cloruro di sodio, un mercato mondiale di oltre 200 milioni di tonnellate prodotte annualmente e commercializzate in ogni luogo. ​Tipologie di sale

E’ l’Europa a detenere il primato di produzione ed il mercato italiano conquista la felice posizione di 7° nella classifica mondiale e 3° in quella Europea, superata unicamente dalla Germania e dalla Francia.
Quello che comunemente chiamiamo ‘sale’ è uno dei tanti sali possibili, un composto chimico nato dall’insieme di più ioni.
Il sale oltre che usato, come ovvio, per condire, è anche fondamentale per la conservazione dei cibi.

E’ infatti un agente antibatterico poiché limita la crescita dei batteri in molti alimenti.
Preserva gli alimenti grazie alla proprietà di diminuire l’acqua presente nelle molecole degli alimenti: mancando l’umidità i batteri sono impossibilitati a svilupparsi e quindi a proliferare.
Oggi naturalmente disponiamo di differenti additivi industriali in grado di preservare il cibo ma sempre più spesso si rende necessario preferire i conservanti naturali anziché quelli chimici, a tutto vantaggio della salute.
Anche lo zucchero è un buon conservante sfruttando lo stesso principio del sale.

Davvero tanti sono i tipi di sale disponibili in commercio.
Recentemente gli scaffali dei supermercati si sono riempiti di sali colorati, di differenti zone di produzione e con caratteristiche differenti ed utilizzi in grado di esaltare il sapore delle pietanze.

Nelle prossime pagine avremo modo di scoprirne alcuni.

IL SALE ALLE ERBE

IL SALE ROSA DELL’HIMALAYA

IL SALE KOSHER

IL SALE INTEGRALE MARINO

IL SALE CELTICO

 

  1. Pane con il lievito madre HEALTHY
  2. Focaccia con il lievito madre

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