Forno statico e forno ventilato, cosa cambia per la cottura
Facciamo chiarezza tra il forno statico e quello ventilato analizzando come vengono cotti gli alimenti nei due casi ed i vantaggi dei diversi tipi di cottura.
Nella maggior parte delle ricette reperibili sul web, quando si parla di cottura in forno, non viene specificato se il tempo di cottura è riferito ad un forno statico oppure a uno ventilato.
E’ chiaro che stiamo parlando di forni elettrici, in quanto per quelli a gas o con altri tipi di cottura le cose cambiano moltissimo.
Ma in cosa differiscono queste tipologie di cottura?
E’ necessario fare prima un poco di chiarezza per comprendere come lavorano questi elettrodomestici:
Il forno statico cuoce il cibo grazie al calore irradiato dalle resistenze presenti nella volta e nella base del vano di cottura.
Il forno ventilato invece trasmette il calore grazie ad una ventola posta sul fondo del forno dotata di una terza resistenza di forma circolare, che riscalda l’aria che circola nel forno, garantendo così una temperatura uniforme in ogni punto del forno.
Il vantaggio è evidente, con il sistema ventilato è possibile cucinare su due livelli garantendo la stessa temperatura, cosa che non è possibile con un forno statico, dal momento che il vassoio inferiore costituisce un ostacolo per il calore proveniente dalla piastra inferiore e viceversa per il vassoio superiore.
Un altro pregio del forno ventilato è la maggior rapidità di riscaldamento del cibo, con un tempo di cottura nettamente inferiore, ma è necessario prestare attenzione a non far bruciare nulla se siete abituati ai tempi del forno statico.
D’altra parte il forno statico risulta il più efficace per la cottura di pizze o di pane, mentre per tutte le altre preparazioni, in particolare i dolci, è preferibile il ventilato.
Oggi tutti i forni più moderni prevedono 4 tipologie di cottura: forno statico, forno ventilato, grill statico e grill ventilato.
