Dilemma: cibo cotto o crudo? (II parte)
Ecco la seconda parte del cibo è meglio cotto o è meglio crudo? Proseguiamo la lettura e scopriamo altri miti e leggende sul cibo crudo.
Nella prima parte del nostro articolo abbiamo illustrato come i gusti alimentari della nostra società stiamo mutando in favore del consumo di cibi crudi piuttosto che cotti. Questo cambio di rotta nella scelta dell’alimentazione a volte può risultare anche pericoloso a causa di una cattiva informazione dei consumatori, cerchiamo pertanto di fare un poco di chiarezza sull’argomento:
– Uova: andrebbero sempre cotte sia perchè il calore distrugge l’avidina (presente nell’albume) che blocca l’assunzione della vitamina H (importante per la salute della pelle e dei capelli), che per scongiurare il rischio (seppur remoto) di salmonellosi. Nella cottura vanno persi una parte della vitamina B e di due aminoacidi che secondo studi fatti sarebbero antiossidanti. Preferite le uova cotte alla coque o in camicia a quelle sode, in quanto risultano più nutrienti e anche più facilmente digeribili.
– Carne: la carne andrebbe sempre cotta, perchè malgrado gli assidui controlli sulla produzione il rischio di virus e batteri è sempre presente. La cottura oltre a "pulire" la carne ne rende le proteine più facilmente utilizzabili dal nostro organismo. Durante la cottura va persa una percentuale di vitamina B che va dal 10 al 30%, ed il ferro risulta meno facile da assimilare. Una cottura ideale della carne la vede tagliata a fette spesse e cotta rapidamente in padella con poco olio.
– Frutta: La frutta cruda è un vero concentrato di vitamine, antiossidanti e minerali, un contenuto che andrebbe perso in larga percentuale con la cottura. Il punto debole del consumo di frutta cruda è tutto nelle digeribilità, che risulta così più difficoltosa. Sarebbe anche opportuno mangiare la frutta con la buccia, dove sono contenute in massima parte tutte le sostanze, ma soltanto se è biologica.
– Verdure: andrebbero cotte in quanto alcune sostanze, grazie al calore che rompe le cellule vegetali, vengono rese maggiormente disponibili, inoltre la cottura rende le fibre più morbide e meglio tollerate dal nostro organismo. La cottura elimina parte degli antiossidanti e sopratutto fino al 50% della vitamina C. Gli ortaggi di colore arancione e quelli molto ricchi di sale, come bietole e spinaci, andrebbero sempre cotte in un tegame aperto con un filo d’olio o cotte a vapore con poca acqua. Ok per sedano, finocchi e cetrioli crudi.
Abbiamo parlato del pesce nella prima parte dell’articolo, aggiungiamo soltanto che i preziosi Omega 3 presenti nel salmone, per esempio, non risentono delle alte temperature che subiscono durante la cottura.
° Questo articolo prende spunto da numerosi testi discussi in tema e disponibili in rete. E’ consigliabile sempre rivolgersi al proprio medico curante in grado di fornirvi aiuto ed assistenza mirata e specifica.