Social eating: indovina chi viene a cena?
Addio ristorante. La nuova tendenza è mangiare a casa di sconosciuti a prezzi low cost grazie ai network del gusto
Una volta era il couch surfing, la generosa pratica, made in USA, di ospitare un illustre sconosciuto sul divano di casa (couch) a prezzi low cost (o addirittura gratis).
Adesso l’ultima frontiera del web 2.0 è il social eating, definito anche "pasto al buio". Il principio della condivisione è lo stesso, solo che al posto del divano è possibile trovare un bel piatto di pastasciutta.
Ma come funziona il social eating?
Basta iscriversi ad uno dei network del gusto attivi in rete per scovare una miniera di appuntamenti golosi. Chi organizza mette a disposizione gli spazi di casa, elabora il menu, sceglie la data e fissa il prezzo (nella maggior parte dei casi si tratta solo di un contributo spese).
Il potenziale ospite, in pochi clic, può prenotarsi all’appuntamento che considera più goloso e dividere la tavola con nuovi amici. Le probabilità di mangiare bene sono alte, visto che l’organizzatore di solito è un appassionato di gastronomia che gioca a fare il piccolo chef.
I network del gusto
I più famosi network del gusto sono Gnammo, una vera e propria community per gourmand o People cooks, il più solidale di tutti, che ha dato vita a una rete di pasti economici per studenti fuorisede, disoccupati e viaggiatori a bassissimo budget.
E ancora: Ma’Hidden Kitchen Supper Club, dove le cene hanno liste d’attesa anche di 1000 persone; Let’s Lunch, che offre l’opportunità di organizzare colazioni di lavoro e fare networking; New Gusto , nato in Italia e attualmente presente in ben 56 Paesi. E la lista sarebbe ancora lunga.
I menu
Ce n’è per tutti i gusti e tutte le esigenze. Si spazia dalla cucina regionale a quella etnica o vegetariana, fino ad arrivare al sushi, al vegan o al gluten free.
Oltre il cibo
Grazie alle community dei golosi è possibile fare un’esperienza che va molto al di là del cibo (l’elemento più "social" di sempre). Davanti a un bel piatto di spaghetti alla carbonara si fanno colloqui di lavoro improvvisati, si trovano nuovi amici, e, perché no, si incontra anche l’amore.