Conservazione sottovuoto
La conservazione sottovuoto è un metodo di conservazione degli alimenti anche se non per lungo tempo come altri sistemi. Scopriamo tutto sulla conservazione sottovuoto.
Con l’abbattersi costante del costo delle macchine sottovuoto per alimenti, la conservazione sottovuoto è divenuta un’operazione possibile anche nelle nostre case.
Che cos’è la conservazione sottovuoto?
E’ un sistema semplice per eliminare dal contenitore dell’alimento tutta l’aria presente, in particolare l’ossigeno, colpevole dell’ossidazione dei cibi.
Per conservare un alimento sottovuoto occorrono sacchetti di plastica più o meno robusti conformati con una "bocca" che viene introdotta nella macchina a vuoto che, grazie ad una pompa, aspira l’aria presente facendo aderire il sacchetto all’alimento contenuto.
I vantaggi di un tale tipo di conservazione sono molteplici:
– L’arresto dello sviluppo dei microbi aerebici, che necessitano appunto di aria per svilupparsi;
– L’arresto delle alterazioni chimiche dovute all’ossigeno, che è un fortissimo ossidante;
– Il mantenimento della freschezza dell’alimento e la protezione dagli odori esterni.
Lo svantaggio principale della conservazione sottovuoto è quello di favorire lo sviluppo dei batteri anaerobici, che proliferano cioè in ambienti privi di aria, uno dei motivi per cui industrialmente si aggiunge del gas preservante che ne impedisce lo sviluppo.
Non si creda però che la conservazione sottovuoto possa consentire di preservare il cibo per tempi lunghi quanto le altre tipologie di conservazione, può tornare utile un prospetto chiarificativo:
– Carne fresca: con la conservazione sottovuoto la carne fresca si preserva in frigorifero per almeno 6 giorni, contro i due normali, consentendo di fare la spesa un’unica volta alla settimana anzichè due, attenzione alla carne macinata i cui tempi massimi di conservazione si aggirano sui quattro giorni.
– Pesce fresco: sottovuoto in frigorifero resiste fino a 4-6 giorni.
– Formaggi: grazie al sottovuoto quelli freschi possono essere conservati un paio di settimane, quelli semistagionati circa un mese e quelli stagionati due mesi.
– Frutta e verdura: la conservazione sottovuoto allunga di 2 o 3 volte i tempi di durata, mantenendo così i prodotti per circa una settimana.
Per quanto riguarda gli alimenti che non vanno conservati in frigorifero, abbiamo invece:
– Il pane, la cui durata media è di circa 2 giorni, sottovuoto resta fresco fino a otto giorni.
– I prodotti secchi, come frutta e funghi secchi, grissini, biscotti ecc. che temono l’umidità e perdono friabilità, diventando molli, con il sottovuoto mantengono inalterate le proprie caratteristiche organolettiche per diversi mesi.