Liquori, caratteristiche e ricette
Le ricette che utilizzano i liquori per la loro preparazione aggiungono aroma e sapore diversi diventando più gradevoli e aromatiche, specie con liquori fatti in casa. Conosciamo meglio i liquori.
Preparare in casa dei liquori e delle grappe a base di erbe significa rivalutare una cultura fatta di fantasia e salute.
La funzione terapeutica, ma anche la funzione sociale di bere in compagnia, è stata sepolta dalla dilagante marea di liquori che coprono la piattezza del gusto innalzando l’esteriorità della veste.
Riscopriamo insieme quindi le vecchie tradizioni e le buone abitudini, navigando tra le nostre proposte consigliate. Innanzitutto occorre ricordare che i liquori dolci si servono preferibilmente in bicchierini, necessariamente trasparenti, così che chi assaggia il liquore ne possa anche apprezzare la colorazione naturale.
I liquori amari e digestivi in genere, vengono invece serviti in bicchieri di media dimensione, anch’essi in vetro trasparenti.
Liquori: consigli
Per i macerati a base di grappa consigliamo di scegliere una grappa di qualità non aromatica, cioè bianca.
Grazie alla macerazione in alcool oppure in grappa di ingredienti particolari e alla sapiente unione con infusi, sciroppi, miele etc. , è possibile produrre liquori deliziosi, che pur non avendo le proprietà curative di quelli presentati negli altri ricettari, daranno grande soddisfazione per aroma e sapore.
Liquori: classificazione del prodotto
– Alcool da liquore : trasparente, incolore, molto volatile e possiede un odore penetrante e gradevole. L’alcool messo in commercio per la preparazione, con l’aggiunta di altri ingredienti, dei vari liquori è di solito a 95° o a 45°.
– Acquavite : secondo alcuni è un distillato del vino, ma si usa per indicare i distillati alcolici a base di frutta ( fragola, lamponi, mele, ecc ). E’ spesso usato per la preparazione di infusi alcolici, di frutta sottospirito o di frutta sciroppata.
– Cognac & Brandy : sono anch’essi distillati del vino, invecchiati. Il termine cognac è di esclusivo dominio della zona di Charente, in Francia, vengono usati anche per ricette a base di carne.
– Cordiale : é il termine con cui si indicano alcuni infusi in acquavite di erbe medicinali, di solito corretti anche con lo zucchero (l’amalgama di sapori di più tipologie di frutta in armonia rende il tutto squisito).
– Elisir : in origine era il liquore ottenuto mescolando diversi infusi alcoolici,variamente aromatizzati, di solito abbastanza dolci e con proprietà medicinali di una certa efficacia. Deriva infatti dal termine arabo ” al-ikir”, ovvero “la medicina”.
– Grappa : é un distillato di vinacce selezionate e sottoposto ad invecchiamento. Le vinacce sono il residuo dell’uva utilizzata per preparare il vino. A volte si usa il termine grappa anche per distillati di frutta diversa dall’uva, un uso originale che se ne fa è nella mousse di grappa.
– Marsala : vino che prende il nome dalla omonima cittadina siciliana. Ha una gradazione alcoolica di 17°, si presta all’invecchiamento ed è in commercio nel tipo dolce, secco ed abboccato. Viene usato, oltre che per fine pasto, anche per la preparazione di salse, dolci, infusi, per condire seppie e per la conservazione della frutta.
– Porto : vino liquoroso portoghese prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo. La caratteristica principale del porto è la sua fermentazione incompleta che consente di avere un vino naturalmente dolce usato anche per le frittelle di zucca.
– Ratafià : é il nome che viene dato sopratutto agli infusi di frutta fresca, particolarmente ciliegie ed amarene, ma a volte il suo uso è più generico.
– Rosolio : anche questo termine indica un gruppo di infusi dolci aromatizzati con spezie, di solito anice ed erbe.
– Rum : viene ottenuto distillando la canna da zucchero e la melassa. Tipico del Centro America (sopratutto Cuba e Giamaica ma prodotto in realtà in numerosi paesi) è molto usato per la preparazione di cocktails e long drinks, ma anche per infusi sotto alcool e frutta sciroppata.