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Ricette con Maiale

Consumata tanto quanto quella bovina, la carne suina è molto versatile e può essere lavorata e cucinata in modi differenti. Conosciamo meglio le sue caratteristiche. Su un tagliere rettangolare in legno, due spesse fette di carne suina ancora da cuocere, dalla carne tenera e parti lipidiche visibili

Maiale, proprietà principali

Dato che gli animali scelti per la macellazione sono estremamente meno grassi di quelli usati in passato, oggi la carne di maiale è consumata tanto quanto quella bovina (perdipiù è più economica). Per la cottura si impiegano infatti i magroni, ossia dei suini dal peso inferiore al quintale e di età massima di 6 mesi, il cui periodo di macellazione tradizionale va da novembre a marzo. Le modalità con cui viene cucinata la carne di maiale sono numerose: dalla griglia come nell’asado a la parillaarrosto e in umido. Tra i prodotti suini legati alla tradizione italiana ricordiamo, oltre ai diversi insaccati, la porchetta – un maialino intero cotto allo spiedo insaporito con erbe aromatiche e venduto a fette, tipico del Centro Italia -, il maialino al mirto – preparato con bestie più giovani le cui carne sono servite su un letto di aromatico mirto, pianta diffusissima in Sardegna– e il maiale al latte, del Veneto, che però fa ricorso a un maiale adulto.

Maiale, valori nutrizionali

La carne di maiale fornisce 297 calorie ogni 100 g. Contiene perlopiù acqua e proteine di alta qualità, e un quantitativo di grassi non trascurabile. Tuttavia, rispetto alla carne bovina presenta una percentuale minore di colesterolo e maggiore di acidi grassi polinsaturi come gli omega-3 e gli omega-6. Tra le vitamine sono ben rappresentate quelle del gruppo B, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di fosforo, ferro, selenio e zinco.

Maiale, benefici e controindicazioni

La carne di maiale è perfetta per gli sportivi perché favorisce lo sviluppo della massa muscolare; inoltre sostiene il funzionamento dell’organismo e ha proprietà antiossidanti che ritardano l’invecchiamento cellulare. Tuttavia, contenendo una buona dose di grassi saturi, e colesterolo, è bene consumarla al massimo una o due volte a settimana, senza esagerare con i quantitativi. Sconsigliata in caso di ipercolesterolemia.

 

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