Brasile (26 Ricette)
Le ricette del Brasile risentono dell'influenza sia della cucina portoghese sia di quella africana e sono quindi differenti da quella degli altri paesi del Sudamerica. Scopriamo la cucina brasiliana.
La cucina brasiliana risente della influenza portoghese coloniale
avvenuta nel XVI° secolo, ha portato in cucina il pesce, i frutti selvatici, le patate dolci e le arachidi.
Ma la vera cucina brasiliana viene poi integrata dall’apporto fornito dagli schiavi Africani che lavoravano nelle piantagioni di zucchero e caffè.
La cucina brasiliana è caratterizzata dalla suddivisione in 4 regioni ognuna delle quali vanta numerose specialità tradizionali.
La cucina del nord del paese è caratterizzata da piatti tipici quali ad esempio il vatapá, il moqueca ed l’acarajé, una focaccina salata fatta con i fagioli bianchi e cipolla, fritta in olio di palma e riempita con gamberi e pepe rosso.
Il pesce, soprattutto nella zona del nord-est, si trova in abbondanza, molto apprezzato il caranguejo, il granchio, i gamberetti e i vari tipi di moqueca, tipici della zona di Salvador de Bahia.
I piatti tipici sono costituiti da riso bianco e fagioli neri, anche se altre ricette importanti includono la farofa, farina di manioca al salto, il paçoca, il canjica, il pamonha ed il quibebe, purea di zucca.
Ricette particolari si preparano proprio nella zona di Bahia e sono a base di latte di cocco risentendo fortemente dell’influenza indigena: l’anatra al tucupi, la caldeirada, gamberetti e frutti di mare con granchio e i pesci amazzonici. La frutta esotica presente è squisita: açaì, cupuaçu, graviola, bacuri, castagne; i dolci, le bevande e i gelati ricavati da questi frutti sono famosi in tutto il Brasile come il quindim, un dolce di cocco all’uovo.
La cucina delle regioni del centro-ovest è invece caratterizzata da ricette a base di pesce e maiale, che dominano sulle ricette a base di soia, riso, mais e manioca.
Nella cucina del sud-est le ricette regionali includono il mais, i fagioli, la carne di maiale ed i formaggi molli locali. A Rio, la feijoada, un piatto di carne e fagioli, è popolare soprattutto come portata principale del pranzo del sabato o del mercoledì. Inoltre sono consumati frequentemente l’arroz e il feijão, come il paulista tipico di São Paulo. Nella città di Espírito Santo, c’è una forte influenza delle cucine italiana e tedesca. Piatti tipici sono il moqueca capixaba, pesci e pomodoro, la farofa, il chouriço, un tipo di salsiccia, il mineira e la banana fritta
Nella cucina del sud, troviamo le influenze argentine dei gauchos con piatti tipici a base di carni salate e secche ed il churrasco, carne alla griglia.
Immancabili ovunque sulle tavole dei brasiliani i legumi e la farina di manioca, la leggera birra locale e la cachaça, distillato della canna da zucchero.
I ristoranti tipici sono le churrascarie dove si inizia con antipasti freddi e caldi al buffet a base di carne, pesce, riso, pasta, frutta e verdura e si mangia al tavolo una quindicina di tipi di carne differenti cotti alla brace, serviti su di uno spiedo che il cameriere affetta al momento direttamente nel piatto.
Se invece riceverete un invito a casa preparatevi ad una lunga serata: difficilmente uscirete prima delle 3 di notte! Infatti, dopo la cena, assisterete a balli, danze tra cui la samba.
Per aiutarci a rimanere svegli potremmo allora indirizzarci verso una tazzina di caffè: anche se il Brasile è terra del caffè, noi europei, probabilmente, rimarremo molto delusi dal berlo. Ciò dipende da una differenza di torrefazione: ed ecco spiegato il motivo per cui le migliori torrefazioni sono presenti nel nostro paese.
Prima di andarvene fatevi però offrire una delle innumerevoli bibite a base di frutti tropicali dato che sono squisite e dissetanti come la famosissima caipirinha, fatta con zucchero, lime e cachaça.
Il Brasile ha un ricco patrimonio vitivinicolo conosciuto ed amato in tutto il mondo.
Il Brasile occupa infatti il sedicesimo posto nella scala vinicola mondiale, con circa 50.00 ettari di vigneti per la produzione di 3,6 milioni di ettolitri di vini e succhi d’uva. Si presenta sullo scenario vitivinicolo come un paese potenzialmente interessante del Nuovo mondo, con prodotti che migliorano sempre di più in materia di qualità, premiati con riconoscimenti internazionali fin dal 1999, e che ora cominciano a trovare spazio sugli scaffali di cantine e ristoranti all’estero. I vigneti si trovano in un territorio unico, dove il clima è ideale per la viticoltura, con 310 giorni di sole nell’arco dell’anno, piogge concentrate in brevi periodi e temperature medie piuttosto elevate.