Portogallo (19 Ricette)
Le ricette del Portogallo sono spesso a base pesce ed in particolare il merluzzo e hanno la caratteristica di essere piuttosto abbondanti nelle porzioni. Scopriamo la cucina del Portogallo.
La cucina portoghese è una cucina tradizionale e generosa nelle porzioni
. I suoi piatti forti sono tutti a base di pesce o di carne.
Parlare di cucina del Portogallo è quasi l’equivalente che parlare di baccalà o di merluzzo.
Questo pesce è infatti il principe incontrastato a tavola ed è con assoluta certezza uno dei piatti più comunemente consumati in questa terra che presenta molto estese.
Tuttavia, e lo scoprirete leggendo le ricette, il Portogallo non è solo baccalà e sicuramente non è solo pesce.
Un piatto che sicuramente è da provare è il porco à Alentejana, un piatto che viene cucinato nella tipica pentola di rame a chiusura ermetica, la Cataplana, che racchiude i sapori del maiale e quelli della vongola, uniti con dei peperoni, tutti ingredienti di questa preparazione.
Solitamente si pranza tra le 12.30 e le 15, mentre si cena per lo più tra le 20 e le 21.30.
Consigliamo di iniziare con piatti freddi, a base di pesce o affettati.
In alternativa, vi potranno essere offerti la caldeirada, ossia una zuppa di pesce, la sopa de legumes (passato di verdure, con aggiunta di vino e spezie), il caldo verde (zuppa di cavolo tagliato finissimo con patate e lardo affumicato).
Per il secondo, si ha l’imbarazzo della scelta tra una miriade di piatti a base di peixe (pesce), che è l’elemento principe di tutta la cucina portoghese.
I pesci più gettonati sono appunto il merluzzo, il pesce spada, il nasello, la triglia, la sogliola.
Spesso vengono accompagnati da un contorno di verdure o patate.
Al merluzzo, come abbiamo detto, è dedicato un vero culto: si dice che in Portogallo esistano ben 365 modi per cucinare questo pesce.
Il merluzzo, “bachalau” in portoghese, pescato nell’Atlantico, viene poi essiccato e poi salato. Spesso vi verrà offerto “assado”, ossia fritto con contorno di patate, o “cozido” (bollito) o al forno con patate e cipolle. Il vino ideale per queste pietanze è il vino verde o un rosso, serviti ovviamente freschi.
Un altro piatto molto rinomato, sempre a base di pesce, la “fataça na telha” (letteralmente: cefalo grigliato sulla teglia).
Ma i Portoghesi amano anche la carne: quindi potrete pure gustarvi la bife com batatas (la bistecca con patate), il leitao assado (carne di maiale arrosto), il pollo arrosto o il cabrito (capretto).
Da assaggiare assolutamente è poi la carne de porco a Alentejana, ossia una combinazione di maiale e frutti di mare, che si può trovare solo in Portogallo. Spesso si conclude il pranzo con il gustosissimo “queijo de serra”, un formaggio ricavato dal latte di pecora.
I dolci nei ristoranti non sono all’altezza delle altre portate: oltre alle solite mousse, però, si può assaggiare l’arroz doce (riso dolce). Agli amanti del dessert, quindi, consigliamo di cercare le pastelerias (pasticcerie) dove si possono gustare dolci davvero nutrienti dai nomi fantasiosi come il touchinho do ceu (lardo del cielo) o la barriga de freira (ventre di monaca), che nel ‘700 venivano prodotti solo nei monasteri.
Pasta di mandorle, fichi, cannella, miele, zucca, noce di cocco, vaniglia conferiscono a questi dolci un sapore tipicamente arabo.
Trovandosi come turisti in Portogallo potrete notare quanto differisca, nei ristoranti, il famigerato “coperto” rispetto a quello al quale siamo normalmente abituati. Una volta seduti vi verrà subito offerto del pane ma anche dei salumi, dei formaggi fusi, del pesce e altro ancora.
Sia chiaro, non è un omaggio della casa, è semplicemente un loro modo per accogliervi ma questo “coperto” ha un costo, per cui se non lo desiderate rifiutatelo subito. Non sarà però facile, visto che ad accogliervi saranno sapori, odori e colori decisamente invitanti.
Ricordatevi infine che in Portogallo le porzioni sono sempre piuttosto abbondanti. Se la vostra fame non è da “conquistadores”, vi conviene forse chiedere una mezza porzione oppure condividerla con il vostro commensale.