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Panissa ligure

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Panissa ligure

Delizioso antipasto della cucina tradizionale della regione nota, soprattutto, per il pesto e la focaccia alla genovese, la panissa ligure è uno sfizioso snack, preparato con farina di ceci, sale, acqua e olio di semi, da sbocconcellare da soli o in compagnia come appagante aperitivo da passeggio. Oggi si parlerebbe (a ragione) di street food, ma la sostanza non cambia: mangiare questa prelibatezza non conosce né tempo né luogo!

Si tratta di un piccolo rettangolo di “polenta” subito riconoscibile, di una consistenza soffice interna che abbraccia al meglio la fragrante crosticina esterna. Certo, se vivete in Piemonte (o vi trovate a passare nella splendida regione), in particolar modo nel vercellese, chiedendo una “panissa” verrete serviti del caratteristico risotto con cotiche di maiale e fagioli. In Liguria, invece, la panissa è tra i “cibi di strada” per eccellenza.

Da consumare sia fritta sia non, la panissa ligure rappresenta un piatto tanto “povero” quando gustoso, dal profumo inebriante e dal sapore inconfondibile. Per provare l’autentica panissa ligure, amata da grandi e piccini, è possibile acquistarla in uno dei numerosi forni genovesi. Ma se non si vive nella città di De André, con la ricetta della panissa ligure che vi proponiamo potrete prepararla a casa vostra!

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Ingredienti

Preparazione

  1. Acqua e farina di ceci

    Setacciate la farina di ceci, poi aggiungete il sale e il pepe e versate a filo l’acqua mescolando, con una frusta. Nel momento in cui il composto sarà omogeneo, spostatelo in un tegame e cuocete a fuoco basso (mescolando) fin quando il composto non si sarà ben staccato dalle pareti.

  2. Stampo

    Oleate uno stampo di dimensione rettangolare e schiacciateci dentro il composto cotto, livellando la superficie con il dorso di un cucchiaio. Appena il composto sarà raffreddato utilizzate la pellicola per alimenti per ricoprire lo stampo e lasciate solidificare in frigo per 2 ore.

  3. Frittura

    Trascorso il tempo rovesciate lo stampo su un tagliere, poi tagliate la panissa prima a fette e poi a cubetti. In una pentola scaldate dell’olio di semi e, a 170° C, immergete i cubetti di panissa per pochi minuti (dovranno risultare ben dorati).

  4. Panissa

    Con una schiumarola scolate la panissa fritta dorata e ponetela su un vassoio dove, poco prima, avrete messo la carta assorbente per prosciugare l’olio in più. Servitela in tavola ben calda!

Consigli

Un suggerimento è quello di gustare la panissa anche senza friggerla, tagliandola a fette e servendola con cipollotti freschi e formaggi.

Conservazione

È possibile conservare la panissa ligure non fritta in frigorifero, coprendola nel suo stampo, per un periodo di circa 4-5 giorni. In alternativa, è anche possibile congelarla per prolungarne la conservazione. Una volta fritta, invece, si consiglia di consumarla immediatamente.

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