Ricetta Purè di fave
- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: -
- COSTO: Economico
- CUCINA REGIONALE: -
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: 279 kcal
- TEMPO: 15 min di preparazione7 min di cottura
Le fave sono il simbolo della primavera per eccellenza. La loro finsetra temporale per consumarle fresche e’ relativamente breve, si va da fine aprile a fine maggio. Tuttavia possono essere conservate facendole seccare. Con le fave secche si possono fare piatti invernali deliziosi come U maccu ri favi, uno dei piatti cardine della cucina povera siciliana.
La storia di questo baccello prelibato risale a 5 mila anni fa. Nell’antica Grecia venivano cotte e offerte a Bacco e Mercurio per le anime dei morti. Aristofane, nel 450 a.C., parla di una pietanza a base di fave schiacciate e cicoria: Le fave di Eracle.
In passato, venivano consumate dai contadini e dai ceti meno abbienti per questo, chiamavano le “carne dei poveri“.
Ingredienti
- Fave 600 g
- Broccoli 150 g
- Pecorino sardo Facoltativo a piacere
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Menta a piacere
Preparazione
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Togliete le fave dal baccello e sgusciatele con cura. Questa operazione risultera' migliore se immergete le fave in un poco di acqua fredda. In una pentola portate ad ebollizzione abbondante acqua salata con un pizzico di zucchero. A parte preparate una ciotola con acqua e ghiaccio. Sbollentate le fave per circa 2 minuti scolatele e immergetele in acqua e ghiaccio. Questa operazione aiutera' a mantenere il colore.
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Pulite i broccoletti. Tagliateli e ripetete l'operazione precedente con le fave. Sbollentate i broccoletti per 4 o 5 minuti e freddateli in acqua e ghiaccio. Tutte le verdure verdi necessitano di una freddatura in ghiaccio e acqua per mantenere il colore degli enzimi naturali.
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In un frullatore a media velocita' unite i broccoletti scolati dall'acqua, e le fave. Frullate fino a consistenza purea. Aggiustate di sale e pepe e un cucchiaio di olio evo. Trafserite il composto in una ciotola. Decorate con una foglia di menta. Potete gustarlo con una fetta di pane bruscato, oppure, ancora meglio con del pane guttiau. E una perche' no anche con del pecorino.