Carciofi alla giudia

- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Castelli Romani DOC Bianco
- COSTO: Economico
- CUCINA REGIONALE: Lazio
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: 203.7 kcal
- TEMPO: 15 min di preparazione30 min di raffreddamento40 min di cottura
I carciofi alla giudia sono un piatto simbolo della gastronomia ebraico-romanesca. Il nome “alla giudia” deriva proprio dalla comunità ebraica di Roma, che ha dato vita a questo piatto semplice ma ricco di sapore. La preparazione prevede la frittura dei carciofi interi, che vengono prima puliti, con le foglie esterne divise e ripiegate, e poi immersi in olio bollente fino a diventare croccanti e dorati. Il risultato è un piatto davvero irresistibile, con una consistenza croccante all’esterno e tenera all’interno, ottimo come antipasto o contorno.
La ricetta dei carciofi alla giudia è molto semplice, ma ogni passaggio è fondamentale per ottenere il massimo. Un consiglio utile è scegliere carciofi freschi e teneri, preferibilmente quelli della varietà romana, per un piatto che esprima al meglio la tradizione.
Ingredienti
- Carciofi 4
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Sale q.b.
Preparazione
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Iniziate pulendo i carciofi, lasciando il gambo lungo circa 10 cm. Rimuovete le foglie esterne più dure e, utilizzando un coltello seghettato, tagliate la scorza verde del gambo, arrivando fino al bianco. Eliminate la parte più dura attorno alla base. Successivamente, tagliate le punte più dure delle foglie. Strofinate con del limone.
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Portate a ebollizione una pentola con 2 litri d’acqua e tuffateci i carciofi. Cuoceteli mantenendoli immersi nell’acqua per circa 10 minuti, fino a quando non saranno parzialmente cotti. Questo passaggio aiuterà a renderli più morbidi prima della frittura.
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Scolate bene e immergeteli, con la testa rivolta verso il basso, in una pentola con olio ben caldo. Fate attenzione agli schizzi! Lasciate cuocere per circa 3-4 minuti, poi girateli e immergeteli di nuovo con il gambo sotto per altri 2-3 minuti. Devono assumere un colore dorato-ambrato e le foglie esterne devono arricciarsi.
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Quando i carciofi sono pronti, scolateli e adagiateli su carta assorbente per far eliminare l’olio in eccesso. Impiattate posizionandoli su una base di carta da pane al centro del piatto, aggiungendo due pizzichi di sale e una macinatina di pepe nero.
Consigli
Per preparare al meglio i carciofi alla giudia, è fondamentale utilizzare la mammola romana, il carciofo tipico del Lazio. Non rimuovete troppe foglie esterne e lasciate un bel pezzo di gambo, perché del carciofo romanesco si mangia tutto, tranne le spine. Non saltate mai la doppia frittura: la prima serve a renderli croccanti, mentre la seconda garantisce la giusta consistenza senza farli impregnare di olio.
Conservazione
I carciofi alla giudia sono migliori se consumati subito dopo la preparazione, per mantenere la croccantezza. Se dovete conservarli, riponeteli in un contenitore ermetico in frigorifero per un massimo di 1 giorno. Per riacquistare un po’ di croccantezza, riscaldateli brevemente in forno o in padella prima di servirli.
Impiattamento
Disponete i carciofi con il gambo verso l’alto. Aggiungete un pizzico di sale grosso e una macinatina di pepe nero per esaltare il sapore. Se volete, potete decorare con qualche foglia di prezzemolo fresco per un contrasto di colore e freschezza.
Abbinamento
Per abbinare un vino ai carciofi alla giudia, un bianco fresco e profumato come un Vermentino o un Fiano di Avellino è ideale, poiché la loro acidità bilancia la ricchezza del piatto. Un vino rosato, come un Cerasuolo di Vittoria, può essere una scelta interessante.