Trippa alla Parmigiana: la Ricetta
- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: -
- COSTO: Alto
- CUCINA REGIONALE: -
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: -
- TEMPO: 1h di preparazione
La trippa viene considerata un piatto povero… perchè appartiene alla categoria delle “frattaglie” e quindi le parti meno nobili dei vitelli. Bisogna sfatare la convinzione che sia grassa…. non è vero!
Ingredienti
- Trippa 600 g
- Carote 2
- Cipolla bianca 2
- Sedano 2
- Pomodori ramati 1
- Prezzemolo 1 ciuffo
- Alloro (lauro) 2 foglie
- Sale q.b.
- Passata di pomodoro 800 g
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Peperoncino fresco 1 pizzico
- Rosmarino qualche foglia
- Basilico 1 ciuffo
- Parmigiano Reggiano DOP q.b.
Preparazione
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Sciacquare la trippa un paio di volte, poi in una pentola (io di coccio) mettere 1 cucchiaio di sale, una cipolla, due carote a pezzi, una foglia d'alloro, un pomodoro e due coste di sedano a pezzi e coprire con acqua.
Portare a bollore e aggiungere la trippa lasciando bollire per 1/2 ora. -
Trascorso questo tempo scolare la trippa e mettere da parte il brodo che si è formato. Sempre nella stessa pentola di coccio (non c'è bisogno di lavarla) preparare un soffritto con 5 cucchiai d'olio extravergine e due cipolle affettate finemente, aggiungere 1 pizzico di peperoncino, qualche foglia di rosmarino e salvia, 1 foglia d'alloro.
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Quando la cipolla sarà lievemente appassita, aggiungere la trippa sgocciolata e fare rosolare per 1 minuto, poi aggiungere la passata, regolare di sale e fare cuocere, mescolando spesso e aggiungendo qualche mestolo di brodo della trippa.
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Quando la trippa sarà diventata morbida, la potrete servire aggiungendo una generosa spolverata di parmigiano e qualche foglia di basilico fresco.
Consigli
Considero questo piatto una vera leccornìa. Ne siamo ghiottissimi e la cucino spesso, sia per noi a casa, sia quando ho degli ospiti nella mia casa di campagna. Riscuote sempre moltissimo successo anche se è quella precotta che si trova nei supermercati. Niente a che vedere con quella "al naturale" che compravano i miei genitori, quando ero bambina e che mio padre,con infinita pazienza, puliva, per ore, raschiando tutte le impurità.
Ricordo che mia madre la metteva a bollire in una capiente pentola, con tutti gli aromi: le cipolle, il sedano, le carote, un pomodoro, il prezzemolo e sale abbondante e stava a cuocere per ore. Quando era pronta la assaggiavamo così, tolta dalla pentola a "stricasale" come si dice a Palermo che vuol dire senza nessun condimento, solo con un pò di sale..... era Divina, calda fumante e profumata. Adesso questi sapori si sono persi.... le carni sono tutte confezionate e, in questo caso, anche precotte e quindi tutto ciò va a discapito del sapore. Io ho cercato di elaborare un procedimento che restituisca alla trippa un altro pò di sapore e di profumo.