Ricette con Takuan
Dal gusto deciso e piccante, il takuan è una radice giapponese con tantissime proprietà e ricca di benefici, perfetta per preparare tante ricette
Il takuan è un sottaceto orientale che viene ottenuto dall’essiccazione e dalla fermentazione del ravanello giapponese. Questo ortaggio è conosciuto con il nome di daikon nella sua versione naturale, in ricordo del monaco buddista, Takuan Sōhō che inventò la ricetta. Si tratta di un ingrediente molto importante sia per la cucina giapponese che per quella coreana, sfruttato per le sue proprietà digestive.
Takuan, proprietà principali
Il takuan è caratterizzato da un gusto deciso, pungente e acidulo. Diversamente dal daikon tradizionale ha un sapore molto più piccante e fresco. Da sempre è utilizzato come ingrediente per diverse ricette della cucina orientale, servito alla fine del pasto come alimento digestivo. Si può usare come condimento di insalate oppure contorno di piatti a base di cereali. Accompagna spesso sushi, zuppe, stufati e pietanze con riso. Per adoperare il takuan basta passarlo sotto l’acqua corrente, eliminando il sale e tagliandolo nella forma preferita. Viene mangiato spesso anche come spuntino, aperitivo o merenda, rappresentando uno snack orientale buono e sano.
Takuan, valori nutrizionali
In 100 g di takuan ci sono 40 calorie, equivalenti a 167,47 kJoule. Le calorie di questo alimento sono divise in: grassi 2% (0,93 kcal, di cui saturi 0 kcal), carboidrati 84% (34,58 kcal, di cui zuccheri 0 kcal), fibre 0% e proteine 14% (5,6 kcal).
Takuan, benefici e controindicazioni
Il takuan viene consumato per stimolare la diuresi, depurare il fegato e favorire l’eliminazione dei grassi. Questo alimento inoltre favorisce la salute a livello respiratorio ed è indicato per chi segue una dieta vegana o vegetariana. Contiene inoltre potassio, vitamina C e tantissimi minerali, oltre a un basso livello di grassi. Non esistono particolari controindicazioni per quanto riguarda il consumo di questo ingrediente. Questa radice però contiene i goitrogeni, delle particolari molecole di origine vegetale che possono creare problemi al funzionamento della tiroide. Infine un consumo prolungato ed eccessivo può causare delle infiammazioni all’apparato gastrico e alle vie urinarie.