Ricette con Semi di carvi
I semi di carvi, ottimi per insaporire decine di ricette dolci e salate, sono un'ottima fonte di sostanze importanti: ecco i benefici e le controindicazioni.
I semi di carvi, o “cumino dei prati”, provengono dalla pianta erbacea Carum Carvi: sia la pianta che i semi sono molto simili al cumino, anche se i semi sono leggermente più piccoli ed hanno un sapore più delicato. La pianta del carvi è un’erbacea biennale, che cresce in zone soleggiate, fino ad un’altitudine di 2000 metri. I semi vengono raccolti nella stagione estiva (ogni due anni, essendo una pianta biennale), ed hanno un sapore che ricorda quello dell’anice.
Semi di carvi, proprietà principali
I semi di carvi possono essere utilizzati in diversi modi. Possono ad esempio essere direttamente inseriti negli impasti di prodotti da forno, come pane o biscotti: questo tipo di impiego è diffuso soprattutto nel nord Europa. I semi di carvi possono inoltre essere aggiunti alle insalate, o essere usati come aromatizzatori per carni e verdure. Esiste anche un liquore, chiamato Kummel, che viene aromatizzato con i semi di carvi. Si possono inoltre utilizzare anche per infusi o decotti. Della pianta del carvi si possono usare anche le foglie, adatte per preparare insalate o salse.
Semi di carvi, valori nutrizionali
I semi di carvi hanno un apporto calorico molto importante: in una porzione di 100 grammi ci sono fino a 350 kcal, distribuite tra carboidrati, fibre e proteine. Il contenuto di grassi è invece molto ridotto. Hanno un profilo vitaminico molto interessante, in quanto troviamo vitamina A, C ed E, oltre ai folati. Il contenuto di sali minerali è rilevante: ci sono sodio, potassio, zinco, rame, ferro, calcio e magnesio.
Semi di carvi, benefici e controindicazioni
I semi di carvi sono noti, fin dall’antichità, per le loro proprietà digestive. Sono inoltre molto utili per il ripristino della flora batterica e combattono il gonfiore intestinale e il meteorismo. L’abbondante quantità di fibre presente in questi semi contribuisce al senso di sazietà e a diminuire l’assorbimento del colesterolo. Oltre a dover essere consumati con moderazione, per via del loro contenuto calorico, i semi di carvi sono controindicati nel caso di patologie epatiche.