Ricette con Sciroppo di mais
Lo sciroppo di mais si ottiene dalla germinazione ed essiccazione dei chicchi di mais e viene utilizzato principalmente come dolcificante
Lo sciroppo di mais si ottiene dall’amido di mais ed è noto per le sue proprietà dolcificanti. È stato introdotto nell’industria alimentare a partire dagli anni ‘70 e si trova spesso in dolci confezionati e bibite gassate. Di sovente è presente nelle bevande definite senza zucchero, questo perché contiene il fruttosio, che rende il suo sapore dolce. Lo sciroppo (o malto) di mais è quindi un prodotto lavorato industrialmente che si ottiene dalla germinazione ed essiccazione dei chicchi di mais e il suo utilizzo principale è quello di dolcificante, in sostituzione del classico zucchero.
Sciroppo di mais, caratteristiche principali
Lo sciroppo di mais viene consumato al naturale oppure inserito nella preparazione di dolci e bevande. Ha una consistenza fluida e un colore chiaro, simile a quello del miele. Viene spesso preferito allo zucchero bianco nella preparazione di torte, per via delle sue proprietà favorevoli alla lievitazione degli impasti dei dolci.
Sciroppo di mais, valori nutrizionali
100 g di sciroppo di mais apportano circa 286 calorie e contiene 155 mg di sodio, 44 mg di potassio, 78 g di carboidrati (zuccheri), Ferro, Magnesio e Calcio.
Sciroppo di mais, benefici e controindicazioni
Lo sciroppo di mais è utile per proteggere l’apparato urinario. È tuttavia sconsigliato per chi soffre di celiachia e in generale consigliato in piccole e sporadiche quantità. È infatti la presenza di un alto tasso di fruttosio che rende il suo utilizzo piuttosto dibattuto: nonostante sia una grande fonte di energia, se assunto in grandi quantità il fruttosio può fare insorgere disturbi di meteorismo e flatulenza, oltre a causare disturbi a carico del fegato. Diverse ricerche condotte da specialisti soprattutto negli Stati Uniti, associano il fruttosio e il consumo di zuccheri raffinati al problema dell’obesità: il fruttosio nello specifico sarebbe capace di bloccare il consumo del grasso corporeo in eccesso oltre a far sviluppare una certa resistenza alla leptina, con conseguente senso di fame continuo.